7.06.2007

lo Strega e gli stregoni

Non poteva che intotolarsi "Come Dio comanda" il libro che ha vinto il Premo Strega. Sicuramente parla d'altro ma tant'è. Pensate voi che Ammaniti ha dedicato la vittoria alla sua casa editrice e a me stesso. Un autore serio a presto, sicuramente, il film.

7.05.2007

intervallo

Capezzone vi aspetta domenica alle 930, chiamate chiamate chiamate

L'altro giorno spiegavo a un amico ex dissidente questa strana vicenda. Paese che vai vittime che trovi.


OGNI DOMENICA ALLE ORE 9.00 A PARTIRE DALL'8 LUGLIO

Roma, 5 lug. (Adnkronos) - Arriva sulle frequenze di Radio 24 la

rassegna stampa di Daniele Capezzone. Il Presidente della Commissione

Attivita' Produttive della Camera condurra', a partire da domenica 8

luglio dalle ore 9.00 alle ore 10.00, la puntata domenicale del

programma di Radio 24 ''E' la stampa bellezza?''.

Ogni domenica la prima mezz'ora del programma sara' dedicata

alla lettura dei quotidiani. Nella seconda parte, microfoni aperti

agli ascoltatori che potranno intervenire e dialogare con Capezzone

sugli argomenti del giorno chiamando il numero verde 800.24.00.24.

E dopo il No Vat e il No Tav, il No Crav.

E se lo dice il Foglio...

LiberalMedia, quando non basta essere giovani

Sulla home di TV c'è una breve intervista a Carlo Stagnaro che ragiona di media e a un certo punto dice che "i giornali, la televisione eccetera sono lo specchio della società". Alla faccia dell'analisi liberale!!!

Ecco se questi sono i "giovani" pensatori del nostro paese a dir la verità Stagnaro conclude modestamente anticipando "per quel poco che posso capire di politica" (ditegli comunque che la smetta di dice eccetera ogni tre parole ;) bisognerà in esordio dei prossimi convegni intonare l'inno di Garibaldi:

Si scopron le tombe, si levano i morti
i martiri nostri son tutti risorti!
Le spade nel pugno, gli allori alle chiome,
la fiamma ed il nome d'Italia nel cor:
corriamo, corriamo!
Sù, giovani schiere,
sù al vento per tutto le nostre bandiere
Sù tutti col ferro, sù tutti col foco,
sù tutti col nome d'Italia nel cor.
Refrain:
Va' fuori d'Italia,
va' fuori ch'è l'ora!
Va' fuori d'Italia,
va' fuori o stranier!

Il Partito Radicale storico è ancora vivo

L'altra sera a cena in un ottimo ristorante di pesce davanti a una delle abitazioni di Felice Cavallotti con Umar Khanbiev, Marco Pannella raccontava all'ex ministro ceceno le gesta del radicale ottocentesco e del suo Partito Radicale storico. Eccovene una versione bignami grazie a Wikipedia.org. C'è di che essere orgogliosi.

Il Partito Radicale Storico, fondato da Felice Cavallotti alla fine degli anni Settanta del XIX secolo, è rappresentato a sinistra nel parlamento post-unitario dal gruppo detto dell'Estrema Sinistra; esso affonda le proprie radici ideali nel filone più radicale – laico, democratico e repubblicano – del Risorgimento, quello mazziniano e garibaldino, ma con riferimenti propri al pensiero e all'azione di Carlo Cattaneo e Carlo Pisacane.

Dopo essersi opposto ai governi della Destra storica, Felice Cavallotti prende le distanze (1877) anche dalla Sinistra di Agostino Depretis, condannando sul piano politico e morale la pratica del "trasformismo" ed avversando in seguito il governo autoritario di Francesco Crispi.
I punti fondanti del programma di Cavallotti e dell'Estrema Sinistra sono:

- completa separazione dello Stato e della Chiesa;
- superamento del centralismo a favore di un decentramento amministrativo di matrice comunale;
- promozione dell'ideale federale degli “Stati Uniti d’Europa” mutuato da Carlo Cattaneo;
- opposizione al nazionalismo, all’imperialismo e al colonialismo.
- indipendenza della magistratura dal potere politico;
- abolizione della pena di morte;
- tassazione progressiva;
- istruzione gratuita ed obbligatoria;
- emancipazione sociale e nel lavoro della donna;
- suffragio universale per uomini e donne;
- un piano di lavori pubblici per la riduzione della disoccupazione;
- sussidi, indennità, pensioni e garanzie sociali per i lavoratori;
- riduzione dell’orario di lavoro;
- riduzione del servizio di leva;

Il radicalismo laico e democratico italiano conosce negli anni successivi delle figure significative in Ernesto Nathan e in Francesco Saverio Nitti. Ernesto Nathan, dal 1907 al 1913 sindaco di Roma con il sostegno di repubblicani e socialisti, si rende fautore di accese battaglie a beneficio dei ceti più poveri della capitale e contro le ingerenze della Chiesa cattolica. Francesco Saverio Nitti, Ministro dell'Economia nel governo Giolitti e primo radicale a diventare presidente del Consiglio dal 1919 al 1920, smobilita l'esercito dopo la Prima Guerra Mondiale, vara un'amnistia per i disertori, avvia un'ampia indagine sull'arretratezza e i bisogni del Mezzogiorno e fissa un prezzo politico per il pane.

Il radicalismo durante il regime fascista
Il Partito Radicale rimane attivo fino all'avvento del fascismo. Durante il ventennale regime mussoliniano, il radicalismo italiano si esprime nel rigoroso antifascismo di uomini come Piero Gobetti (la cui "rivoluzione liberale" rappresenta il tentativo di rifondare il liberalismo in senso progressista e popolare), Carlo Rosselli (che nel libro Socialismo liberale cerca di integrare il meglio del pensiero liberale e di quello socialista), Ernesto Rossi, Leo Valiani, Ferruccio Parri, e del teorico del liberalsocialismo, Guido Calogero, così come nel movimento Giustizia e Libertà e nel Partito d'Azione. Il Partito d'Azione, guidato appunto da Parri, Valiani e Rossi sarà protagonista della Resistenza partigiana contro il nazifascismo, del CLN, della Liberazione, dei primi governi di unità nazionale (uno dei quali, dal giugno al novembre 1945, presieduto dallo stesso Parri), fino al varo insieme alle altre forze antifasciste della Costituzione repubblicana nel 1948.

la 500 del miracolo

chi gielo dice a Elio adesso?

What's in a name

La bellezza dell'onomastica Maccabea, ai giochi iniziati ieri a Roma ci sarà anche la tennista Anna Smashnova. Just Great!

Le olimpiadi invernali del 2014 a Sochi!

Scrive Repubblica.it che il presidente russo Vladimir Putin, prima della decisione del Comitato olimpico internazionale (Cio), aveva fatto un'ottima pubblicità alla località candidata: Sochi, sul Mar Nero. "E' un posto unico - aveva spiegato - con un clima mite e una grande quantità di neve vera che è necessaria per i Giochi olimpici".

Il caso ha voluto che ci sia atterrato un mesetto va per andare nella vicina Abkhazia. Non è unico è allucinante, a partire dall'aereoporto... Putin ci ha investito quasi 10 milardi di dollari per ammodernarla, peroccerto!

Il 754esimo dei 1000 era un Perduca

Visto che Garibaldi è tornato di moda da ieri, ci tengo a ricordare che la 754 camicia rossa si chiamava PERDUCA Biagio fu Annibale nato a Pavia nel 1835, morto nel manicomio di Milano il 13 febbraio 1871.

I guardiani della rivoluzione liberale

Vediamo se mi riesce riassumere il senso dell'iniziativa dell'anagrafe pubblica degli eletti posta dalla Mozione particolare adottata dal Consiglio Nazionale di Radicali italiani il 1 luglio.

Posta l'assenza del vincolo di mandato per gli eletti esplicitata dalla Costituzione italiana, e soprattutto l'impossibilità allo stato attuale, e pure futuro visto il modo con cui il referendum "Guzzetta" intende cambiare il porcellum, di poter scegliere o in collegi uninominali oppure grazie al proporzionale puro senatori e deputati, un liberale dovrebbe comunque porsi il problema di guadagnare leggi e politiche che, magari con l'ausilio di tecnologie avanzate, possano far conoscere, a tutti coloro che lo vogliano, la qualità e quantità del lavoro degli eletti della repubblica (o del regno) al fine di consentire ai cittidini di deliberare in occasione delle future elezioni.

Marco Pannella, nel suo intervento di domenica 1 luglio, ha ammesso senza falsi pudori che in tutti questi anni, seppur a 16 iniziò a far politica leggendo sul Monde i resoconti delle presenze e voti parlamentari francesi, non si era mai posto il problema in questi termini. Adesso, perché colpito dall'evidente comportamento di "uno dei suoi" ha proposto al Comitato di Radicali italiani di tradurre questa sua agnizione o epifania (fate un po' voi) in iniziativa politica di riforma dell'esistente chiedendo, tra l'altro, un adeguamento a direttive europeee della normativa italiana relativa alla pubblicizzazione del lavoro delle istituzioni e/o pubblica amministrazione. Si tratta di questo. Poi ciascuno lo condisce con le spezie che si ritrova in cucina (ma non olii, quindi la battuta su quello di ricino sarebbe stata carina ma non calzante), ma la ricetta del piatto dell'anagrafe degli eletti è questa.

Siccome poco si sa, e se non ci fosse Radio radicale meno ancora si saprebbe, di quanto accade nel palazzo, ho paura che "accontentarsi", come m'è stato fatto notare da qualcuno che tra l'altro così ritiene ci inviti a fare la Costituzione, di esprimere un giudizio sull'operato degli eletti ex post in occasione delle elezioni sia una reazione totalmente impolitica e sicuramente agli antipodi della rivoluzione liberale che tanto ci garba.

Spero comunque che vi sia sfuggito a più acuti analisti politici che la valutazione della politica, come della giustizia o delle questioni etiche, sia totalmente assente dalla schedina dei deciderosi. Vorrà pur dire qualcosa?

7.04.2007

Su cosa si dovrà Dec!dere(.net)?

Passata la tempesta, io, ammetto, di non udir augelli far festa. Con chi ce l'ho? Un po' con tutti, ma con questi ragazzi di Dec!dere.net in modo particolare. Ora, che Capezzone e i suoi avrebbero attinto dalla storia radicale per i contenuti era piustosto prevedibile, ma che il tutto si sarebbe risolto con la fotocopia sbiadita dei 20 referendum del 1999 e in allegato la lista degli invitati a cena in terrazza francamente mi pare quasi offensivo anche per chi in questi ultimi giorni ha voluto mettere un paio di puntini sulle i.

Certo, nei prossimi giorni arriveranno altre adesioni al network, i cantieri inizieranno a lavorare e "produrre" ma il salto di qualità di fronte al bignamino radical-moderato mi pare difficile. Par quasi di poter rinominare il network con Vend!care(.net), prendersi la rivincita nei confronti dello Stato... Non credo inoltre che si potrà recuperare o integrare in zona cesarini la parte mancante più squisitamente pro-diritti civili della "piattaforma". Non sarà mica che sulle questioni "sensibili" non si dovrà decidere politicamente perché esse attengono alla sfera personale? Aznar e Sarkozy così fanno, in effetti...

Ancora mi ricordo una riunione di Direzione di Radicali italiani nella primavera del 2004, ma forse era una riunione "allargate" di quelle dell'ultimo minuto quindi magari difficilmente classificabile, in cui Capezzone era molto dubbioso, per non dire contrario, alla proposta di ALTRI di perseguire la strada referendaria contro la Legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita. In quella primavera, c'è stato chi ha cominciato a decidere, certo che quando si decide con un tasso variabile di convinzione, esse non portano da nessuna parte. Oggi è uno di quei giorni in cui è mancato l'entusiasmo. Brutti presagi, brutti davvero.

Ma visto che la vita è cagnara speriamo che, come diceva il Cimabue della pubblicità, ci sia chi dice "sbagliando s'impara". Va quindi salutato il punto 13 "Abolizione valore legale titolo di studio e valutazione dei docenti" Abolizione del valore legale del titolo di studio, e valutazione dei docenti di ogni ordine e grado (con messa online dei relativi risultati, sul modello inglese). Perché scusate ma al Comitato del finesettimana scorso che era stato chiesto?

la schedina di Capezzone

Spero comunque che non vi sia sfuggito che la valutazione della politica e dei politici, come delle giustizia o delle questioni etiche, sia totalmente assente dalla schedina dei deciderosi. Chissà perché...

1. Fisco: tassa piatta al 20% . La rivoluzione fiscale è possibile
Passaggio progressivo, in 5 anni, ad un'aliquota unica (flat tax) del 20%. Il costo è coperto da una riduzione della spesa pubblica (al netto della spesa per investimenti e per interessi sul debito) dell'1% annuo (5% in 5 anni), il che equivale a dire riduzione della spesa pubblica complessiva, calcolata in rapporto al Pil, dello 0,4% annuo (2% in 5 anni, dal 51 al 49%).
Va osservato che:
a. queste stime non tengono conto dell'assai verosimile effetto di recupero di gettito legato all'emersione di nuova base imponibile;
b. all'aliquota unica si arriverebbe per gradi, per cui fino all'entrata a regime (fino al 5° anno), i costi annualizzati sarebbero anche inferiori;
c. va prevista una rimodulazione del sistema delle detrazioni e delle deduzioni, nonché della no tax area, al fine di assicurare il rispetto del principio di progressività sancito dall' art.53 della Costituzione (riduzione delle detrazioni e delle deduzioni per le fasce di reddito più alte, e aumento per le fasce più basse)

2. Federalismo fiscale e competitivo
Puntiamo a:
-un significativo trasferimento della potestà impositiva dal livello centrale a quello periferico;
-possibilità anche di pervenire a diversità di livelli di pressione fiscale locale nei diversi territori, per favorire la competizione

3. Presidenzialismo
Presidenzialismo sul modello americano o francese. Una sola Camera con 500 deputati eletti con sistema maggioritario. Abolizione delle province.

4. La "società della scelta" per scuola, sanità e università
Credito d'imposta per le spese sanitarie e di istruzione (scuola e università)

5. Privatizzazioni
Privatizzazione vera di Rai, Ferrovie, Alitalia, Poste, servizi pubblici locali. Nel primo anno di Governo, José Maria Aznar privatizzò le 29 maggiori aziende pubbliche spagnole.

6. Responsabilità patrimoniale del pubblico amministratore
Responsabilità patrimoniale del pubblico amministratore: chi sbaglia e arreca un danno, paghi.

7. Semplificazione burocratica e "impresa in un giorno"
Apertura immediata delle nuove imprese ed ulteriori sburocratizzazioni

8. Riforma delle pensioni e ammortizzatori sociali: modello welfare to work
Pensioni: età pensionabile a 65 anni per uomini e donne (con salita graduale di un anno ogni due anni, fino ai 65 anni nel 2018: a quel punto, ogni anno ci sarebbe un risparmio di 7 miliardi di euro). Con queste risorse, realizzazione di una vera rete di ammortizzatori sociali: sostituzione dei miseri ammortizzatori esistenti (che tutelano 17 lavoratori licenziati su 100) con un ammortizzatore unico di un anno

9. Statuto dei lavori
E' l'idea originaria di Marco Biagi e Tiziano Treu del 1997 che viene ora ripresa dal Libro Verde della Commissione Europea sul futuro del diritto del lavoro (novembre 2006). Regime universale delle tutele minime (compresi gli ammortizzatori).

10. Detassazione del lavoro straordinario e aumenti salariali legati all'andamento dell'azienda
Detassazione del lavoro straordinario, rendendo l'operazione conveniente sia per il lavoratore che per il datore di lavoro. Aumenti salariali legati all'andamento dell'azienda: è possibile legare la parte variabile dei salari ai risultati raggiunti e alla produttività.

11. Abolizione del sostituto d'imposta per i lavoratori dipendenti
Possibilità per il dipendente di optare per il versamento in proprio dell'imposta senza avvalersi del sostituto.

12. Superamento degli ordini professionali
Superamento degli ordini professionali, per rendere più aperto l'accesso alle professioni.

13. Abolizione valore legale titolo di studio e valutazione dei docenti
Abolizione del valore legale del titolo di studio, e valutazione dei docenti di ogni ordine e grado (con messa online dei relativi risultati, sul modello inglese).

Io già decisi


Dice uno che si vergogna ad apparire che pare il bollettino del primo della classe. Magari ha ragione lui, se così fosse, ecco gli altri pierini:

Salvatore Abbruzzese, Chiara Battistoni, Annamaria Bernardini De Pace, Stefano Caliciuri, Edoardo Camurri, Daniele Capezzone, Stefano Carluccio, Luigi Castaldi, Giuliano Cazzola, Luigi Crespi, Stefano De Luca, Alessandro De Nicola, Filippo Facci, Gian Maria Fara, Giuliano Gennaio, Guido Gentili, Ettore Gotti Tedeschi, Francesco Grillo, Giordano Bruno Guerri, Michael Ledeen, Vittorio Macioce, Maria Giovanna Maglie, Pio Marconi, Benedetto Marcucci, Carla Martino, Michel Martone, Primo Mastrantoni, Anna Mazzone, Guido Meak, Piero Melograni, Barbara Mennitti, Alberto Mingardi, Daniele Nahum, Francesco Nardi, Giovanni Orsina, Pietro Paganini, Giancarlo Pagliarini, Gaetano Pellicano, Giuseppe Pennisi, Riccardo Pugnalin, Federico Punzi, Giorgio Rebuffa, Andrea Romano, Florindo Rubbettino, Sergio Scalpelli, Alessandra Servidori, Paola Severini, Luca Solari, Carlo Stagnaro, Roberta Tatafiore, Michele Tiraboschi

Ma non era Capezzone il "radicale" di Montezemolo?

Obbedendo all'imperativo di queste ore, il Conte di MonteZemolo ha deciso chi merita la sua riconoscenza. Infatti, dicono le agenzie, prendendo la parola a conclusione dell'assemblea degli industriali torinesi, il presidente di Confindustria ha voluto ringraziare "a nome di tutti gli imprenditoriitaliani" il ministro delle politiche comunitarie Emma Bonino intervenuta all'assemblea. "Ci sono -ha sottolineato- tre ragioni per cui la voglio ringraziare, innanzitutto per il suo impegno nelle attivita' internazionali, poi per una coerente e non totalmente condivisa, da tutte le aree politiche di maggioranza e opposizione, cultura industriale. Inoltre, la voglio ringraziare per la condivisione su duegrandi temi: la legge Biagi che e' una riforma importante che va nel verso giusto e quindi va completata con moderni ammortizzatori sociali, e poi per la questione delle pensioni, anche se prendiamo atto con soddisfazione che su questo tema la posizione del ministro, di altri autorevoli esponenti, di Confindustria e' tutto meno che isolata se guardiamo a quanto ci viene sollecitato da Ue, Fondo monetario, Banca d'Italia e molti altri competenti osservatori".

Urka!

Tutti all'asilo di Radicology!

In occasione della festa dell'indipendenza degli Stati uniti d'America, quel grande paese dove no child is left behind, oggi, cari bambini, tutti in gita all'asilo degli amichetti di Radicology! Per l'occasione ci sarà una guida d'eccezione, il Professor Islam Bin Roc Al-Avariaty, esperto di psicopatologie infantili di fama mondiale.

Ma ecco che, appena entrati negli angusti locali dell'asilo, l'Al-Avariaty interroga senza preavviso la sconcertata scolaresca "Avete letto l'ultima, patetica, iniziativa pannelliana?" dice l'esperto ai frugoletti terrorizzati "Una crociata, peraltro confusa, su un argomento che non importa (ma c'entra fare un mazzo così a Capezzone), perché l 'unica cosa che importa, come dice lo stesso comunicato stampa, è l'appropriazione un giorno prima del lancio dell'iniziativa di Daniele Capezzone delle parole "decidere" e "network". Togliete lo scalone a Pannella, please."

I bimbi in spirito gioviale da gita, convinti di esser stati portati in un luogo dove la libertà, la tolleranza, ma anche l'acutezza e la felicità interiore la fanno da padroni e dove non si tolgono né scaloni né scalini a nessuno - men che meno al Preside - rattristati e intimoriti dall'improvvisa interrogazione in un dì di festa, rimasti basiti son scoppiati a piangere.

Nel frattempo, il Prof. Al-Avariaty era già scomparso, pronto a guidare un'altra scolaresca alla scoperta della vera verità. (continua)

Mi son fatto aBbindolare

Oggi, avendo comprato il Foglio per questo motivo, c'ho trovato due lettere che m'han fatto pensare, anzi una agire e l'altra "sperare". La prima è quella di Maurizio Lupi, deputato di Forza Italia e Khaled Fouad Allam, deputato della Margherita che annunciano la loro partecipazione alla manifestazione di stasera per la libertà religiosa, alla quale andrò, la seconda invece è del Ministro della Famiglia Rosi Bindi. Eccovela, meditate teocon e teodem, meditate...

Al direttore - Non mi stupisce che il Foglio continui a pensare che la chiesa e la Cei siano la stessa cosa. A Bose abbiamo discusso molto del rapporto tra magistero della chiesa e responsabilità dei laici, convinti che la laicità è il cuore della differenza cristiana e che vada affermata e praticata come un bene per la chiesa e la politica. A maggior ragione, non sarebbe serio immaginare di dar vita ad una nuova corrente cattolica nel futuro Partito democratico. Non l’ho mai fatto nel passato e non intendo farlo adesso, quando il rischio del collateralismo è quello di accettare la riduzione della fede a religione civile. Al contrario, nel seminario di Bose ci siamo detti che il nostro compito non è quello di una difesa identitaria di valori non negoziabili, bensì quello di mescolarci con i compagni di viaggio di una sinistra che ha più che mai bisogno di laicità. Laicità per superare il dogmatismo laicista, che facilmente scambia l’indifferenza etica e culturale come tolleranza, e affermare nella tensione continua tra profezia e mondo a cui costringe la radicalità del messaggio evangelico, la condivisione di un cammino, mite e paziente, di ricerca della verità sull’uomo che nessuno possiede ma che solo nell’incontro e nell’apertura con gli altri possiamo provare a capire.

Rosy Bindi ministro della Famiglia

Commento schiaffato a post

Promuovo a post questo commento perché se lo merita, e, voi m'insegnate che, oggicomeoggi - anzi, oggi! -, bisogna: competere, meritare, trasformare!

J. : -Com'era....? (gesto alla Toni), Ichino, i fannulloni, la licenziabilità, l'insegnante assenteista... sempre in malattia...
D.C. : - Che c'entra, sono storie di professori, di operai di impiegati, noi no, noi siamo gente di "Class".
J : - Quando hai ragione hai ragione, vuoi mettere..."lavoratori..."( gesto dell'ombrello). Ma che dici, sono stato abbastanza di "Class"?
D.C. : - Perfetto, ti diamo la tessera del Fan-club.
J : - Cribbio!!!!
D.C. : - Vedi che s'impara subito!
J : - In giacca e cravatta come sto?
D.C. : -Da cocktail!
J : - Senza cravatta?
D.C. : - Lo vuole il popolo!
J : - Con la bandana?
D.C. : - Da Dio!

7.03.2007

il 4 luglio comprate Foglio e Riformista

2 euri spesi bene. Guardate qua.

Allo stesso tempo però toglietevi qualche soddisfazione chez jimmomò, perché ormai è stato deciso che il senso del ridicolo non esiste più, e se lo decidono quelli che quanto parlano iniziano il periodo con "è mia ferma convinzione" sicuramente non esiste più davvero. Leggete qui:
"Ho sempre pensato, e avvertito quando e come potevo, che la demonizzazione di Capezzone da parte di Pannella e delle sue "guardie svizzere" avrebbe danneggiato seriamente ciò che rimane del soggetto politico radicale - in grave crisi finanziaria, strategica (dopo il fallimento della Rosa nel Pugno e l'irrilevanza in uno dei peggiori governi di sempre), ma anche umana - privandolo ulteriormente di un valore certo dal punto di vista culturale, politico e comunicativo.

Ma ho anche sempre pensato che a uscirne indebolito sarebbe stato anche il reprobo costretto, se non altro per non uscirne pazzo, a sperimentare altre vie. Insomma, non mi sembra che lanciando questa nuova sfida Capezzone scelga la via più comoda. Salpa da un porto, malmesso e ostile, ma in fin dei conti sicuro nella sua inerzia, a volerci rimanere da spettatore, per veleggiare in un oceano impervio, esposto alle insidie, entrambe potenzialmente letali, della bonaccia e della tempesta."

Errata corrige: è "Recidere.net"

L'ufficio stampa del nuovo movimento del giovane Presidente della Commissione Attività Produttive della Camera ha diramato un comunicato in cui si rende noto il refuso sul nome del network, si tratta di Recidere.net e non Decidere. "Cribbio, come direbbe Punzi", ha sbottato il fido Simone Cergnul, "possibile che nessuno si sia accorto della svista? ma vi pare possibile che un movimento che si candida, che dico, che cambierà la politica italiana andando oltre questo bipolarismo, che è malato, diciamocelo, si potesse chiamare DECIDERE?!?! Suvvia, cribbio!!!"

Resta invece avvolto dal mistero il simbolo, ma la combinazione degli aspetti bi-partisan e il fatto che si sia scelto largo Goldoni per il lancio ha fatto partire una serie di scommesse. Il più accreditato dia bookmakers è?

bè troppo facile

Epperò chi si chiamò Perdukistan

Alla vigilia dello choc radicale per il terzo millennio - di un altro a dire la verità che il primo c'è già stato (e che scossone!) - che ci farà entrare nella Terza Repubblica si legge su Camail un pezzo dal titolo "Il giorno dell'indipendenza" che informa grandi e piccini che "il partito radicale è di proprietà intellettuale, politica e patrimoniale di Marco Pannella, liberissimo quindi di averlo trasformato in un incrocio tra Scientology e il Consiglio degli Ayatollah iraniani. L'ultimo atto del jihad contro Daniele Capezzone di Marco Khamenei Pannella (e del suo esercito del Mahdi) è stato uno degli spettacoli più bassi della recente storia politica italiana. Non s'era mai vista una cosa simile e credo che non si vedrà mai più. Alì Pannella, infatti, non ha trovato nessuno per sostituire Daniele. E' finita, almeno spero. Domani, 4 luglio, intanto si festeggia l'indipendenza americana dagli inglesi e quella di Daniele da Pannell: nasce il suo network bipartisan per una nuova repubblica".

Voi che lo conoscete, in particolare mi rivolgo al mio amico P.Breccia, fategli sapere che i ragazzi del Mahdi presto gli si avvicineranno per reclutarlo col nome di Islam bin Roc Al-Avariaty, c'è sempre bisogno di un giullare alla Corte dell'Ayatollah.

Massalam!

L'inno del n(i)etowork di Capezzone: "Come Daniel"

Come Daniel

Vogliam decidere, Signore,
offrendo a Te la nostra vita;
con questo pane e questo vino accetta quello che noi siamo.
Vogliam decidere, Signore,
abbandonati alla tua voce,
staccati dalle cose vane,
fissati nella vita vera.

Vogliam decidere come Daniel,
l'irragiungibile,
il frate amato,
che vince il mondo con l'Amore
e offrire sempre la Tua vita
che viene dal Cielo.

Accetta dalle nostre mani
come un offerta a Te gradita,
i desideri di ogni cuore
le ansie della nostra vita.

Vogliam decidere, Daniel,
accesi dalle tue parole,
per ricordare ad ogni uomo
la fiamma viva del tuo Amore.

Vogliam decidere come Daniel,
l'irragiungibile,
Il Frate amato
che vince il mondo con l'Amore
e offrire sempre la Tua vitache viene dal Cielo.
e offrire sempre la Tua vitache viene dal Cielo.

Per la società della sciolta

Punzi isola il succo del N(i)etwork su Jimmomo. A leggere che questi signori(ni) son pronti a dar voce ai non garantiti e agli outsider fa - come dicono nelle banlieues - "cagare dal ridere"!!!

Pallottola recapitata a Daniele Capezzone

Non poteva esserci altro epilogo: le minacce fisiche. Oggi su il Giornale, organo del nascituro network del giovane Presidente della Commissione Attività Produttive della Camera (che pare si chiamerà "decidere" - speriamo sia almeno un acronimo!) Filippo Facci conclude il suo editoriale in prima pagina sostenendo che "Pannella vuole che Capezzone ne esca pazzo e lasci i radicali, ma sta uscendo pazzo lui. Il prossimo passo, per il gandhiano Pannella, sarà la violenza fisica".

All'interno poi altro in un pezzo di Adalberto Signore, il mobbizzato per eccellenza della politica italiana dice che si trova costretto a sfuggire a Pannella perché, come dice lo stesso Capezzone, «l’unica cosa che possono ancora fare è attentare alla mia persona sul piano fisico». Cioè, mettergli le mani addosso. Siccome domani l'attenzione deve essere concentrata sul "fatto nuovo", dovremo aspettare il fine settimana per leggere delle scritte sotto casa di Capezzone e delle minacce a mezzo pallottole recapitate via posta ordinaria (magari con una lettera scritta a mo' di collage).

Nel 2000, il Partito Radicale Transnazionale fu oggetto di una serie di accuse, che Capezzone stesso non esitava a definire "infamanti", che andavano dal sostegno al terrorismo ceceno alla promozione della pedofilia passando per le collusioni con le narco-mafie mondiali. Un giorno, a vincenda in fase di conclusione, un diplomatico francese mi raccontò che il suo collega russo andava in giro a dire che tali e tante erano le nefandezze del Prt che tutte le volte che lui correva il rischio di ritrovarsi solo in una stanza con un rappresentante del Partito (nella fattispecie chi scrive) egli arrivava a temere per la propria incolumità fisica.

In quell'occasione la Russia subì una sconfitta storica in sede di voto al Consiglio economico e sociale segnando il precedente secondo il quale l'ECOSOC respingeva una raccomandazione della maggioranza degli stati membri del Comitato sulle ONG. Al termine di un'ora e mezzo di dibattito e del voto conseguente, seduta che gli ascoltatori di Radio Radicale potettero ascoltare in una diretta pirata durante la trasmissione notturna di Capezzone che si era collegato con me telefonicamente, mi avvicinai al banco della Federazione russa per stringere la mano agli sconfitti, ricordandomi però di quanto mi aveva detto il delegato francese mi diressi verso il vice-capo delegazione.

Mi date per favore il numero di cellulare di Punzi?

Grazie, grazie davvero

7.02.2007

Finalmente una buona notizia

l'Oca vince il Palio, sarebbe stato contento il mio nonno.

Ch'emozione, che vergogna radicale!

COMITATO DI RADICALI ITALIANI: DELIBERATA UNA GRANDE RIFORMA PARLAMENTARE E POLITICA: IMMEDIATAMENTE SIA RESA PUBBLICA TUTTA LA DOCUMENTAZIONE SUI COMPORTAMENTI ISTITUZIONALI DI TUTTI I DEPUTATI E SENATORI, NELL’ESERCIZIO DELLA LORO FUNZIONE, NELLE LORO ATTIVITA’ E INATTIVITA’ PARLAMENTARI. A PARTIRE DAL CASO PARLAMENTARE E POLITICO DI DANIELE CAPEZZONE.

MOZIONE approvata per appello nominale dal Comitato Nazionale di Radicali Italiani con 28 voti a favore, 7 contrari e 3 astenuti.

Roma, 1 luglio 2007

Il Comitato Nazionale di Radicali Italiani, riunito in Roma il 29/30 giugno – 1 luglio, preso atto delle informazioni e notizie relative a comportamenti parlamentari, specie alla Camera dei Deputati, notizie assolutamente, nella loro gravità e puntualità, sconosciute, ulteriore scandalosa preziosa testimonianza del “Caso Italia”, di ulteriore negazione di qualsiasi parvenza di democraticità e di un qualsiasi rispetto della Stato di Diritto,

Preso altresì atto che:

- il deputato Daniele Capezzone, Segretario nazionale di Radicali Italiani in carica quando fu eletto per designazione della Rosa nel Pugno – e non solamente dai soggetti politici radicali – sia deputato e poi alla più prestigiosa carica parlamentare della storia radicale;

- dall’inizio della legislatura fino al 7 giugno 2007, in 96 giorni in cui si è votato alla Camera dei Deputati, Daniele Capezzone aveva partecipato a 118 delle 3.116 votazioni complessive; al 3 aprile 2007, dopo quasi un anno di legislatura, aveva partecipato solo a 52 votazioni su 2.458; è stato presente solo 8 sui 96 giorni di votazioni della Camera dall’apertura della legislatura (assente 44 giorni “giustificato” e 44 ingiustificato) insomma lui, il leader liberale e radicale è il più assenteista dei deputati, il più sistematico nell’abusare di una prassi anti-regolamentare sulla figura delle “missioni”;

- risulta aver quotidianamente pressoché ossessivamente praticato – riservandoli ai mass-media, quasi mai a momenti istituzionali e democratici – critiche e attacchi prevalentemente indirizzati a Governo, Maggioranza, Rosa nel Pugno, soggetti politici radicali;

- risulta inoltre aver del tutto espletato la sua linea di comportamenti extraparlamentari con una totale mancanza di impegno nella e della Commissione che presiede, interlocutrice parlamentare, istituzionale, sui temi connotanti la presenza politica e parlamentare, civile radicale e della Rosa nel Pugno, al contrario di quanto realizzato dagli altri parlamentari radicali della Rosa nel Pugno;

Preso atto di tutto ciò, di un comportamento che esaspera i comportamenti di casta, anti istituzionali, antidemocratici sia in parlamento, sia nell’azione politica nei confronti dei soggetti politici radicali cui appartiene;

DELIBERA

una immediata mobilitazione di opinione pubblica e istituzionale perché venga immediatamente resa pubblica tutta la documentazione sui comportamenti istituzionali di tutti i deputati e senatori, nell’esercizio della loro funzione, nelle loro attività e inattività parlamentari.

Hanno votato a favore:

1. Matteo Angioli

2. Nicolas Ballario

3. Marco Beltrandi

4. Rocco Berardo

5. Daniele Bertolini

6. Werther Casali

7. Jolanda Casigliani

8. Lorenzo Cenni,

9. Antonio Cerrone

10. Deborah Cianfanelli

11. Sergio D’Elia

12. Bruno Pasin (Rappresentante Associazione Loris Fortuna)

13. Umberto Gambini

14. Sabrina Gasparrini

15. Marco Gentili

16. Alessandro Massari

17. Matteo Mecacci

18. Antonio Mosca

19. Walter Noli

20. Rodolfo Viviani

21. Alessandra Pinna (Rappresentante Associazione Radicaliroma)

22. Pio Rapagnà

23. Sergio Pasquale Ravelli

24. Alessandro Rosasco

25. Giuseppe Rossodivita

26. Maurizio Turco

27. Marco Pannella

28. Marco Cappato

Hanno votato contro:

1. Raffaele Ferraro

2. Danilo Carmelo Maccarrone

3. Bruno Giovanni Mellano

4. Mattia Panazzolo

5. Pietro Pipi

6. Fabrizio Tosti

7. Luca Perego

Si sono astenuti:

1. Lucio Bertè

2. Francesco Maria Pullia

3. Giorgio Ragazzini (Rappresentante Associazione Andrea Tamburi)

Su Capezzone piu' Salon che Voltaire

Povero Voltaire, quello vero, sara' li che danza la paranza nella tomba a leggere le banalisi che vengono ospitate in luoghi virtuali che portano il suo nome.

Siccome le si leggono anche altrove occorre interessarsene.
Infatti, a leggere i giornali - ma si sa quel che si legge sui giornali raramente e' al servizio del cittadino e sicuramente viene ospitato con dei ritardi piuttosto clamorosi relativamente alle urgenze sociali del momento - sembra quasi di vivere in una congiuntura politica per cui, tra le questioni di rilavanza nazionale vi sarebbero anche i costi della casta politica.

Pero' a ben vedere, mentre tutti si sbracciano a fare le pulci ai parlamentari su quanto guadagnino, di quanti privilegi godano nel presente e nel futuro eccetera eccetera, tra l'altro espellendo dal dibattito un patrimonio di lotte e non proteste o peggio ancora lamentele di decenni dei radicali di scontro col partito unico della spesa pubblica e della privatizzazione dei profitti, mentre tutto questo accade, dicevamo, gli stessi attenti censori della casta piuttosto che salutare un'
iniziativa che partendo da delle condotte che sono evidentemente scandalose del Presidente della Commissione Attivita' produttive della Camera la bollano come fatwa.

La fatwa questa sconosciuta. Infatti, dicesi fatwà, pl. فتاوى, fatāwa) la risposta fornita a un giudice musulmano da un giurisperito ( faqīh ) su un quesito presentatogli per sapere se una data fattispecie sia regolamentata dalla Sharī‘a e quali siano le modalità per applicarne il disposto. In questo caso il faqīh viene detto Muftī. Mi pare pacifico che nel caso di specie si tratti di altro.

Capezzone e' riuscito ad arrivare alla sintesi, tecnicamente quasi perfetta tra la vuotezza politica e la sua rappresentazione di proposivita' programmatica. Anche grazie alla sua capacita' di autoimposizione di slogan ripetuti all'infinito tanto da divenire vere e proprie (auto) allucinazioni auditive, pure ossessive per alcuni, fornisce il piatto precotto a chi di lui vuole o deve parlare. Ganzo no?

Per capire come va a finire questa storia andate, o tornate, a vedere
The Talented Mr. Ripley.

Altro gio(i)chino per l'estate

cliccate qui. per gentile concessione di dep

7.01.2007

La merce radicale avariata

di Christian Rocca.

Rupture radicali

DA PANNELLA MOZIONE-SCREENING SU LAVORO CAPEZZONE
(AGI) - Roma, 1 lug. - E' Marco Pannella il primo firmatario
della mozione al comitato nazionale dei Radicali italiani che
delibera "un'immediata mobilitazione di opinione pubblica e
istituzionale, preso atto delle informazioni e notizie relative
a comportamenti parlamentari, specie alla Camera dei deputati,
perche' venga immediatamente resa pubblica tutta la
documentazione sui comportamenti istituzionali di tutti i
deputati e senatori, nell'esercizio della loro funzione, nelle
loro attivita' e inattivita' parlamentari", e che rappresenta
la nuova puntata della guerra tra i Radicali e l'ex segretario
Daniele Capezzone.
I dati richiesti dalla mozione farebbero riferimento al
primo anno della legislatura, ed e' lo stesso Marco Pannella a
chiarire che e' proprio di Capezzone che si sta parlando:
"Evochiamo esplicitamente la richiesta sui dati essenziali di
questo radicale, il radicale che ha avuto il massimo
dell'esposizione mediatica".
"Ho un senso di saturazione", dice Pannella, che definisce
l'attuale presidente della Attivita' produttive alla Camera
come "assenteista nei confronti dei suoi doveri parlamentari e
di presidente della commissione". "Questa e' una rottura dentro
di me", aggiunge, non senza rimproverare che "rispetto a questa
situazione non c'e' stato nessuno che abbia reagito". Pannella
riconosce a Capezzone di essere "estremamente bravo nell'arte
della dissimulazione": "Lui fa l'extraparlamentare ogni giorno
rivolgendosi direttamente alla stampa.

Occupiamoci del futuro (di Capezzone)

RADICALI/ CAPEZZONE: DA PANNELLA-BONINO UNA FATWA CONTRO DI ME
RADICALI/ CAPEZZONE: DA PANNELLA-BONINO UNA FATWA CONTRO DI ME
"Il 'network per le riforme liberali' opportunità per tutti"

Roma, 1 lug. (Apcom) - Daniele Capezzone polemizza con Marco
Pannella e Emma Bonino, accusandoli di aver lanciato contro di
lui la "brutta copia di una fatwa". In un comunicato, Capezzone
spiega: "Da mesi, da settimane, e in particolare negli ultimi
giorni, ho continuato, per senso di responsabilità, a far finta
di non vedere e di non sentire. E proseguirò così, come mi sono
imposto da tempo, con sofferenza ma anche con rigore. Tuttavia
non posso negare di essere allibito e addolorato per il livello
degli attacchi che subisco da Emma Bonino e Marco Pannella
(proprio mentre sono raggiunto dall'affetto e dalla solidarietà
di tantissimi amici radicali e non radicali)".

"Questa 'brutta copia di una fatwa' nei miei confronti - aggiunge
- non mi pare esattamente una cosa seria. E' roba avvilente... Ma
come? Fino a pochi mesi fa ero "buono e bravo", e ora sono
"brutto e cattivo"? Quale malvagio "Capezzone-mister Hyde" si
nascondeva dietro all'irreprensibile "Capezzone-dottor Jekyll"?
Fuor di scherzo, possibile che un tale mostro abbia visto
approvate per ventisei volte le proprie mozioni da Comitati e
Congressi, come a me è capitato per cinque anni consecutivi e
senza eccezioni?. Ecco perché questa polemica non mi pare seria,
e non voglio parteciparvi. E' sterile e stantia. E, invece,
faccio a tutti l'augurio di dare il meglio e non il peggio di
sé".

"Ora - prosegue - occupiamoci del futuro (e dei problemi che
importano ai cittadini): il 4 luglio nasce il network per le
riforme liberali. E sarà per tutti, spero, una opportunità. Colgo
infine l'occasione per ringraziare Radio 24 e il direttore
Giancarlo Santalmassi per una testimonianza di stima e di
attenzione che mi onora".

Il temino di Punzi

Il Professor Capezzone ha distribuito ai suoi allievi preferiti il compito di buttarla in politica. C'è chi, come per esempio Federico Punzi, è arrivato all'ultimo giusto per prendere la parola indignandosi per le interruzioni della Segretaria e Tesoriera (fosse stato presente da venerdì ne avrebbe sentite delle belle...). Siccome ha letto presto lo troveremo su Jimmomo (dove in parte già c'è).

Da non perdere!