7.02.2007

Su Capezzone piu' Salon che Voltaire

Povero Voltaire, quello vero, sara' li che danza la paranza nella tomba a leggere le banalisi che vengono ospitate in luoghi virtuali che portano il suo nome.

Siccome le si leggono anche altrove occorre interessarsene.
Infatti, a leggere i giornali - ma si sa quel che si legge sui giornali raramente e' al servizio del cittadino e sicuramente viene ospitato con dei ritardi piuttosto clamorosi relativamente alle urgenze sociali del momento - sembra quasi di vivere in una congiuntura politica per cui, tra le questioni di rilavanza nazionale vi sarebbero anche i costi della casta politica.

Pero' a ben vedere, mentre tutti si sbracciano a fare le pulci ai parlamentari su quanto guadagnino, di quanti privilegi godano nel presente e nel futuro eccetera eccetera, tra l'altro espellendo dal dibattito un patrimonio di lotte e non proteste o peggio ancora lamentele di decenni dei radicali di scontro col partito unico della spesa pubblica e della privatizzazione dei profitti, mentre tutto questo accade, dicevamo, gli stessi attenti censori della casta piuttosto che salutare un'
iniziativa che partendo da delle condotte che sono evidentemente scandalose del Presidente della Commissione Attivita' produttive della Camera la bollano come fatwa.

La fatwa questa sconosciuta. Infatti, dicesi fatwà, pl. فتاوى, fatāwa) la risposta fornita a un giudice musulmano da un giurisperito ( faqīh ) su un quesito presentatogli per sapere se una data fattispecie sia regolamentata dalla Sharī‘a e quali siano le modalità per applicarne il disposto. In questo caso il faqīh viene detto Muftī. Mi pare pacifico che nel caso di specie si tratti di altro.

Capezzone e' riuscito ad arrivare alla sintesi, tecnicamente quasi perfetta tra la vuotezza politica e la sua rappresentazione di proposivita' programmatica. Anche grazie alla sua capacita' di autoimposizione di slogan ripetuti all'infinito tanto da divenire vere e proprie (auto) allucinazioni auditive, pure ossessive per alcuni, fornisce il piatto precotto a chi di lui vuole o deve parlare. Ganzo no?

Per capire come va a finire questa storia andate, o tornate, a vedere
The Talented Mr. Ripley.

22 comments:

mattia panazzolo said...

Caro Varco, se davvero credi che l'auto-emendamento alla mozione particolare di Pannella sia stata una scelta saggia ed utile per il partito me ne rallegro. Io la penso diversamente.

perdukistan said...

non lo metto in dubbio che tu la pensi diversamente, motiva pero'

Nico Valerio said...

"Perinde ac cadaver", fedele alla linea ricevuta come un morto. Ché se s'interrompe, dio non voglia, l'ambiguo rapporto col guru-padre, chi, che cosa, saresti?
Eppure ricordo che gli intelligenti erano tanti nell'allora Partito Radicale. Ma anche allora, come insegna la psicologia o piuttosto la psico-patologia, le migliori menti si ottundevano con l'emotività, l'appartenenza anima e corpo alla Setta.
In giudizio avresti perso: il tuo articolo non dimostra nulla, se non la tua appartenenza tribale, etnica.
E Voltaire lo frequenti così poco che non lo sai neanche scrivere, perfino nel titolo.
Ti dirò: sarai pure teoricamente (quando tutto fila liscio, cioè non ci sono emozioni) intelligente. E ho avuto modo di constatarlo attraverso Radio Radicale. Ma sei così inaffidabile ed emotivo che la politica in mano a te diventa un'arma impropria, una cosa pericolosa.
Ho paura d'un radicale fanatico come d'un comunista e d'un fascista, pur sapendo che sono persone abissalmente diverse.
Ma è possibile che non riusciamo a fondare un partito di Radicali Normali, razionali, non caratteriali?
Lascia stare, non è per te la politica. Tu, come molti radicali, sei fatto per convertirti ad una Chiesa.
Ora in risposta non commettere lapsus emotivi: si scrive "Chiesa".
O se vuoi "Setta".
Ciao
Da radicale a radicale

mattia panazzolo said...

Nulla da dire sul merito della mozione originaria, a parte che è scritta male. Certo la Toniollo proponeva la stessa cosa da un sacco di tempo e nessuno se l'è filata, ma pazienza. L'emendamento, scritto in quel modo, farà apparire il tutto come una cosa ad personam, fatta solo per farlo fuori. Sai bene che mediaticamente lui è un mostro, noi zero. Nessuno la percepirà come la "grande riforma politica e parlamentare". Radicali Italiani farà una figura di merda, Daniele riuscirà a far passar sopra al suo assenteismo.

perdukistan said...

intanto grazie della segnalazione. mi fa piacere sapere che sei iscritto alla setta radicale, per il resto penso di poter far poco relativamente le tue paure. io le mie le vivo quotidianamente nel tentativo di non usarle quando mi trovo ad esprimer giudizi sul circostante...

Anonymous said...

e da quando i radicali sanno cosa è politicamente producente e cosa no?

Nico Valerio said...

Perduca, vedo che hai corretto il titolo, bene.
Ero iscritto molti anni fa. Ma mettiti in testa che i radicali più veri paradossalmente non sono gli iscritti (che spesso col loro comportamento fanatico e poco "laico" lasciano interdetti), ma, appunto, gli elettori.
Perché gli elettori sono i soli a poter giudicare da fuori, con mente fredda, sulla validità ed efficacia dell'opzione radicale.
Che deve al più presto tornare ad essere liberale. Basta coi residui di socialismo, basta con gli eroismi da operetta lontanissimi da una mentalità liberale.
Anche perché non paga, lo vedete. I liberali potenziali in Italia sono ad oltre il 35%, mentre i Radicali non vanno oltre l'1,5%.
E caleranno ancora: dopo questo episodio rivelatore, io e molti altri non voteremo più radicale.
A meno che non si dimettano i dirigenti e il partito cambi profondamente.
Rivolgendosi a tutti, non alle solite piccole minoranze sindacalizzate. In realtà volete restare piccoli, per manovrare meglio iscritti e militanti, ed evitare che nasca una classe dirigente alternativa.

perdukistan said...

mattia spero che almeno (ti) sia chiaro che l'iniziativa politica non e' stata quella di aver adottato una mozione al comitato... adesso faremo le nostre proposte ai presidenti dellle camere perche' vengano resi accessibili i dati relativi alla vita, e magari pure alle proprieta', degli eletti della repubblica. come gia' avviene per il parlamento europeo. per il resto non credo che, ammesso e non concesso che capezzone sia quel mostro (nel senso che dai tu al termine) e noi poi tutto quello zero, ci si debba porre il problema della comunicabilita' di un'iniziativa prima di farla, specie una che ha al centro il "conoscere per deliberare" se poi, anche a seguito dell'aver fatto conoscere, le reazioni della "gente", cioe' di coloro che ne avranno avuto conoscenza, restano immutate ci assumeremo tutti le nostre varie responsabilita'.

perdukistan said...

chi ha detto producente?

perdukistan said...

grazie nico o valerio, con uno che sa tutto e' difficile poter avanzare il dubbio che possa capire qualcosa. una volta del liberale era il dubbio, oggi, vedo che c'e' la certezza che il 35% del popolo sovrano e' liberale, speriamo che lo intercettino i veri liberali e non quei settari dei radicali. auguroni!

Anonymous said...

ma a chi la vuoi dare a bere? se pannella fosse stato capace di assumersi le proprie responsabilità ogni volta che le sue azioni non venivano comprese o premiate dagli elettori, non sareste arrivati a questo punto

perdukistan said...

fammi 3 esempi

Anonymous said...

te ne faccio un paio che valgono per tre: 1) la dilapidazione del patrimonio radicale per ottenere un effimero fuoco di paglia alle europee, che il partito non è stato capace di confermare in Italia per garantire al partito la sopravvivenza..una puntata al casino sarebbe stata la stessa cosa e 2) la dissennata scelta del transnazionale e della costituzione di una galassia di microorganismi affetti da nanismo organizzativo, politico e finanziario, invece di investire tutto sulla continuità e riconoscibilità di un solo simbolo, quello del PR, operante su tutti i fronti ma in grado di mantenere un costante rapporto con l'elettorato.

perdukistan said...

che sciocco io a non averci pensato prima! ma dimmmi e sull'1 come avremmo fatto a non continuare a nutrire il fuoco fatuo dell'anno prima, che ti ricordo porto' pure in cassazione milioni di firme su 20 referendum? sul 2 posso solo ricordarti la creazione della corte penale internazionale, l'incriminazione di milosevic oppure la probabilita' che in autunno si voti sulla moratoria?

Anonymous said...

cvd

Anonymous said...

ah ecco, grazie per avermelo ricordato: siete anche riusciti a sterilizzare l'arma del referendum! Ma la colpa è sempre del caso Italia, della cupola della mafiosità partitocratica, del popolo bue che non vi capisce...mica vostra. hai ragione tu, scusa. continuate così

perdukistan said...

grazie graziedavvero. ma ora chi glielo va a spiegare a quei referendari liberali che stanno stimolando la riforma della legge elettorale?

Anonymous said...

provaci tu, ne avete di esperienza di referendum inutili

perdukistan said...

no guarda, secondo me e' piu' efficace se ci parla un vero liberale

Anonymous said...

insisto, MOOOLTO meglio tu

perdukistan said...

nonnò

Anonymous said...

sissì