11.30.2011

Backstage @Razza Umana by Olivieri Toscani

La foto non e' del maestro 
l'iniziativa era per finanziare i Radicali 

Audio del'audizione della Ministro Severino in Commissione giustizia del Senato

Sulla giustizia, per affrontare problemi alla radice occorre trovarla. Amnistia come prima riforma necessaria e urgente non solo per le carceri

Nell'annunciare il voto favorevole al governo Monti, Emma Bonino aveva premesso che il contributo dei Radicali sarebbe stato quello di aiutare un governo di "tecnici" a capire quale era il contesto politico-istituzionale in cui si trovava a operare. Le parole della Ministro confermano la necessita' di perseguire questa strada perche' non prendono minimamente in considerazione l'illegalita' costituzionale del nostro paese ne' hanno minimamente fatto cenno alle condanne quotidiane della corte europea dei diritti umani sia per le condizioni carcerarie che pei temi della giustizia.
La Ministra ha affermato a chiare lettere che vuole "affrontare i problemi alla radice" un ottimo proposito posto che sia individuato quale sia questa radice. 

Oltre sei milioni di processi tra penali e civili della durata media di sette anni, oltre 150mila prescrizioni l'anno - un'amnistia illegale e di classe - non possono sfuggire a un tecnico che sia chiamato a promuovere misure che vadano alla radice del problema. Con queste premesse i Radicali saranno quindi sostenitori del governo molto vigili perche' avviare delle "riforme" facendo l'economia di questa flagranza di violazione di leggi non potra' contribuire al rilancio economico del paese ne' alla ricostruzione dell'immagine dell'Italia nel mondo. Per far tutto cio' occorre la certezza del rispetto delle leggi e uno Stato di Diritto funzionante, quindi amnistia come prima riforma.

11.29.2011

Sria: Radicali aderiscono a sit-in davanti Ambasciata a Roma di Api e Giovani Democratici Europei

Il Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito, Radicali Italiani, Nessuno Tocchi Caino e Non c'e' Pace senza Giustizia aderiscono al sit-in contro la dura repressione delle proteste in Siria 'Night 4 Democracy', organizzato dai giovani dell'Alleanza per l'Italia (API) in coordinamento con il network dei Giovani Democratici Europei.

Al sit-in romano che si aprira' alle 18, per poi passare la staffetta, in serata, ad altre piazze europee. Alle manifestazioni parteciperanno dirigenti, militanti e Parlamentari Radicali

I Radicali, che nei mesi scorsi avevano organizzato diverse manifestazioni davanti all'ambasciata siriana a Roma, terranno una sessione del proprio congresso, che si inaugura a Roma l'8 dicembre prossimo, interamente dedicata alle "primavere arabe" con parlamentari e militanti dei diritti umani di Marocco, Tunisia, Egitto, Libano, Iraq, Bahrein e, per l'appunto, della dissidenza siriana all'estero.

Sulla giustizia, per affrontare problemi alla radice occorre trovarla. Amnistia come prima riforma necessaria e urgente non solo per le carceri

Nell'annunciare il voto favorevole al governo Monti, Emma Bonino aveva premesso che il contributo dei Radicali sarebbe stato quello di aiutare un governo di "tecnici" a capire quale era il contesto politico-istituzionale in cui si trovava a operare. Le parole della Ministro confermano la necessita' di perseguire questa strada perche' non prendono minimamente in considerazione l'illegalita' costituzionale del nostro paese ne' hanno minimamente fatto cenno alle condanne quotidiane della corte europea dei diritti umani sia per le condizioni carcerarie che pei temi della giustizia.
La Ministra ha affermato a chiare lettere che vuole "affrontare i problemi alla radice" un ottimo proposito posto che sia individuato quale sia questa radice. 

Oltre sei milioni di processi tra penali e civili della durata media di sette anni, oltre 150mila prescrizioni l'anno - un'amnistia illegale e di classe - non possono sfuggire a un tecnico che sia chiamato a promuovere misure che vadano alla radice del problema. Con queste premesse i Radicali saranno quindi sostenitori del governo molto vigili perche' avviare delle "riforme" facendo l'economia di questa flagranza di violazione di leggi non potra' contribuire al rilancio economico del paese ne' alla ricostruzione dell'immagine dell'Italia nel mondo. Per far tutto cio' occorre la certezza del rispetto delle leggi e uno Stato di Diritto funzionante, quindi amnistia come prima riforma.

11.25.2011

Aids/Fondo Globale; Senatori Radicali Italia usi multe manifesti selvaggi per contribuire

Dichiarazione dei Senatori Radicali Marco Perduca e Donatella Poretti:

"Il Fondo Globale contro la Malaria e l'AIDS ha annunciato che per mancanza di fondi si vedrà costretto a chiudere i programmi nel 2014 in un momento in cui si iniziavano finalmente a vedere i frutti delle cure che, scevre da impianti ideologici reazionari, avevano salvato milioni di vite. La crisi finanziaria nei principali paesi donatori sarebbe all'origine delle attuali difficoltà. 

Siccome non si tratta di cifre stratosferiche e siccome l'Itali fu, proprio con Berlusconi, uno dei paesi che maggiormente volle quel fondo, anche se poi negli ultimi tre anni non ha più dato un euro, e siccome esiste un tesoretto che in molti si vuol condonare, occorre immediatamente passare all'incasso delle multe per i manifesti abusivi che sono in profumo di condono e stornare quei soldi al Fondo Globale anche per dare un segnale di grande discontinuità colle distrazioni e presunti risparmi frutto più delle ideologie che non delle crisi finanziarie.

Sulla Siria, occorre imparare la lezione dei Balcani, Assad sempre più come Milosevic. Italia proponga di discutere di sospensione all'Assemblea generale

Il Ministro Terzi ha oggi giustamente affermato dalla Turchia che di fronte alla responsabilità di proteggere la popolazione inerme non si può dar credito al principio di non ingerenza in affari interni di uno stato membro delle Nazioni unite. Occorre però essere conseguenti a queste lodevole affermazione di principio. In queste ore, come ampiamente documentato dalla BBC, è in corso di formazione e addrestramento un vero e proprio esercito per la "Siria libera" ed è ragionevole ipotizzare che quei kalashnikov inizieranno a essere usati se la comunità internazionale continuerà colle sua inefficace azione nei confronti delle brutali repressioni del regime di Assad.

Dopo la sospensione del Sud Africa nel 1974, nel settembre del 1992, quando ormai nella ex Jugoslavia si stavano infiammando sempre più fronti interni, mentre si definivano le norme dello statuto del Tribunale penale ad hoc per i crimini commessi colà, si sospendeva Belgrado dal suo seggio all'Assemblea generale.

Quelle misure non furono sufficienti a salvare la vita di migliaia di persone perché la necessaria coesione internazionale non esisteva; oggi, coll'esempio dato dalla risolutezza colla quale la Lega Araba sta agendo nei confronti di Damasco, prima colla sospensione e poi coll'ultimatum per l'invio degli osservatori internazionali, le condizioni potrebbero essere diverse, occorre però che se ne inizi a discutere al Palazzo di Vetro per doversi poi trovare di fronte a una guerra civile.

11.24.2011

Costi Politica: Senatori Radicali, Senato darà esempio, ma quanto ha speso Governo per ministeri non rinnovati?

Dichiarazione dei senatori Radicali Marco Perduca e Donatella Poretti:

Oggi l'ufficio di presidenza del Senato ha confermato alcuni degli impegni presi durante il dibattito sul bilancio, bene, cercheremo di contribuire in particolare a tutto ciò che rendererà trasparente i meccanismi di amministrazione interna. Allo stesso modo auspichiamo che agisca anche il governo. Abbiamo oggi presentato un'interrogazione parlamentare che chiede di sapere quali siano stati i costi di gestione (e se possibile anche un minimo di valutazione politica) di due dei ministeri che non sono, fortunatamente, stati confermati, quello per l'attuazione del programma e quello per la gioventù. 

Siamo stati ispirati anche dalla dichiarazioni degli ornorevoli Rotondi e Meloni, fieri fautori del ritorno alle urne che pare quasi si sentano a disagio nel restare in carica. Speriamo che quanto prima la Presidenza del Consiglio ci faccia sapere quanto è costato averli al Governo senza che nessuno se ne accorgesse.

Interrogazione a risposta scritta al Presidente del Consiglio dei Ministri

dei Senatori Perduca e Poretti


Considerato che:

Il nuovo governo ha ridotto il numero dei ministeri, in particolare quelli senza portafoglio.

Si chiede di sapere:

in particolare per quanto riguarda i Ministeri per l'attuazione del programma (il cui sito internet alla data della presentazione dell'interrogazione risultava già inattivo) e quello della gioventù, anche al fine di valutarne l'operato tanto in termini di iniziativa politica quanto in termini di costi, se non si ritenga opportuno pubblicare sui relativi ad alcuni dei ministeri in premessa .

Su processo a Gheddafi si comincia molto male, anche per quanto riguarda le informazioni. Si rispettino norme internazionali, CPI non ha ceduto competenza a CNT.

Relativamente al processo al figlio di Gheddafi Saif Al-Islam, da più parti in Italia si è letto che il Procuratore della Corte Penale Internazionale Luis Moreno Ocampo avrebbe "accettato" che il processo  per crimini contro l'umanità si svolga in Libia. Come si evince chiaramente dal comunicato emesso dalla Corte nella giornata di ieri (vedi sotto), la faccenda è molto meno lineare e semplice di come il CNT la presenta. A cosa giova disinformare?

Infatti il nuovo governo libico riconosciuto dalle Nazioni unite, e che quindi deve riconoscere altrettanto pienamente le decisioni del Consiglio di Sicurezza, ha l'obbligo di cooperare pienamente colla Corte sia per quanto riguarda l'arresto che per il processo. La prima camera preliminare della CPI continua ad avere quindi competenze esclusiva in materia e, nel caso in cui la Libia intendesse realmente avviare un processo nazionale, dovrebbe far ricorso per avocare a sé tale procedimento mettendo in questione l'ammissibiltà del caso. Come mai nessuno dei governi che da sempre si ritengono alfieri della giustizia internazionale, a partire dall'Italia, né tantomeno la stampa specializzata, hanno ricordato questo piccolo "intoppo procedurale"? Ricordo inoltre che secondo il diritto penale libico, che proprio in queste ore sta subendo pericolosissimi modifiche strutturali liberticide malgrado la totale mancanza di legittimità democratica, prevede anche la pena di morte... 


Press Release: 23.11.2011


 

Course of action before the ICC following the arrest of the suspect Saif Al Islam Gaddafi in Libya


ICC-CPI-20111123-PR746
Pre-Trial Chamber I of the International Criminal Court (ICC) issued a warrant of arrest for Saif Al Islam Gaddafi on 27 June 2011, for two charges of crimes against humanity consisting of murder and persecution. The warrant of arrest remains outstanding and procedures as provided for in the Rome Statute need to be followed. The Pre-Trial Chamber Judges have the exclusive competence to decide on the continuation of the ICC judicial procedure.
In accordance with Resolution 1970, adopted unanimously by the United Nations Security Council on 26 February 2011, the Libyan authorities have the obligation to cooperate fully with the Court. On 5 July 2011, a request for cooperation with regard to the surrender of the suspect was notified, together with the warrant of arrest, to the Libyan authorities.
Should the Libyan authorities wish to conduct national prosecutions against the suspect, they shall submit a challenge to the admissibility of the case before Pre-Trial Chamber I, pursuant to articles 17 and 19 of the Rome Statute of the ICC. Any decision on the admissibility of a case is under the sole competence of the Judges of the ICC.
Therefore, contrary to what has been reported in the media, Pre-Trial Chamber I of the ICC remains seized of the case and the Libyan obligation to fully cooperate with the Court remains in force.

For further information, please contact Fadi El Abdallah, Spokesperson and Head of Public Affairs Unit, International Criminal Court, by telephone at: +31 (0)70 515-9152 or +31 (0)6 46448938 or by e-mail at: fadi.el-abdallah@icc-cpi.int.

11.23.2011

Chiesa e Ici, La videoinchiesta dei Radicali

di Mauro Munafò
Nei video realizzati dai Radicali si mostra come gli istituti esenti dall'Ici siano in realtà veri e propri alberghi con prezzi di tutto rispetto
(18 novembre 2011) Finché non vedo, non credo. E adesso ci pensano una serie di inchieste dei Radicali a mettere in luce come anche le attività commerciali della Chiesa spesso non paghino l'Ici, eludendo in questo modo il fisco ed esercitando una concorrenza sleale nei confronti degli altri esercenti. La normativa italiana prevede che l'esenzione dalla tassa sugli immobili sia possibile per gli edifici di culto e le attività 'non esclusivamente commerciali', della Chiesa e non solo. Una formulazione piuttosto ambigua che molti istituti sfruttano a loro favore per eludere il fisco, come dimostrano questi brevi filmati.

ICI: Una proposta di ragionevolezza

Istruzione, Perduca e Pagano (Radicali) a Profumo: Manca una strategia economica nelle politiche linguistiche dell'UE.



Dichiarazione del Senatore Marco Perduca (Radicali) e Giorgio Pagano (Radicali/ERA)


"Manca una strategia economica nelle politiche linguistiche dell'UE". E' quanto affermano il Sen. Marco Perduca, Radicale, e Giorgio Pagano, Segretario dell'Associazione Radicale Esperanto, in merito all'interpellanza urgente presentata da Perduca al Ministro Profumo, chiedendogli se ritenga necessario condurre studi sugli effetti economici della politica linguistica fin qui adottata dall'UE e se intenda emendare in tal senso il documento di prossima discussione nel Consiglio europeo sulle competenze linguistiche ai fini della mobilità.

"Nella sessione del Consiglio 'Istruzione, gioventù, cultura e sport' dell’Unione Europea, il 28 e 29 novembre, l’Italia si troverà ad approvare le 'Conclusioni del Consiglio sulle competenze linguistiche ai fini di una maggiore mobilità'; incredibilmente, però, non risultano studi ufficiali dell’UE sui risvolti economici della politica linguistica fin qui adottata né, tantomeno, se essa sia la più appropriata per assicurare la maggiore mobilità possibile conformemente 'al principio di un'economia di mercato aperta e in libera concorrenza'", ha spiegato Perduca.

"Ci troviamo di fronte al dato sbalorditivo di una comunità europea cresciuta su presupposti di natura economica che per quanto riguarda le lingue non vengono applicati", ha commentato Pagano. "Nel dibattito sul futuro dell'Europa, mai come oggi messo in discussione, si continua a tralasciare il dato linguistico, col risultato che, nell'assenza di strategie razionali e condivise, alcuni paesi godono di enormi vantaggi sugli altri. Ci auguriamo che il Miur accolga quanto prima l'interpellanza: nell'era della comunicazione non si può prescindere dalle pari opportunità linguistiche nella piena realizzazione di un libero mercato".

Sulla cittadinanza si agisca in Parlamento sulle decine di proposte presentate

Va bene che questo passa per essere il governo del Presidente, ma ritenere che ogni appello di Napolitano sortisca automaticamente la modifica dell'agenda parlamentare mi pare sia inesatto, basterebbe vedere cosa e' accaduto a seguito delle esternazioni presidenziali in merito all'amministrazione della giustizia del 28 luglio scoso, sia un argomento poco utile a scansare quello che e' un problema molto importante pel nostro paese in termini di diritti civili, politici ed economici.

Tanto alla Camera che al Senato, "temperate" o radicali, son state presentate decine di proposte che, a costo vicino allo zero, possono esser affrontate quanto prima. Segnalo tra l'altro che colla fuoriuscita del Senatore Vizzini dal PdL la Commissione Affari Costituzionali del Senato avrebbe anche i numeri per sbloccare quanto vetato fino a ieri dalla demagogia leghista.

11.22.2011

RazzaUmana/Radicali - 28 novembre 2011 Oliviero Toscani

Roma: il 28 novembre Oliviero Toscani alla Galleria Colonna per i Radicali con il suo progetto "Razza Umana"
Toscani: «Una mia fotografia in cambio di un contributo per le battaglie Radicali»

Sono ormai quattro anni che Oliviero Toscani, fotografo noto in tutto il mondo, ha dato il via al più vasto progetto di fotografia attualmente esistente: Razza Umana (www.razzaumana.it). Toscani ha girato mezzo mondo con il suo staff, per fotografare la gente comune che volesse mettersi a disposizione del suo prestigioso obiettivo. Ne sta nascendo un archivio di immagini (sono ormai decine di migliaia) che, a detta del fotografo milanese, rappresentano «l’unicità dell’essere umano nelle sue diversità».

Da qui l’idea di dare vita all’iniziativa Razza Umana/Radicali: per la prima volta, in cambio di un contributo al Partito Radicale e a Radicali italiani per le tante battaglie (da quella sulle mutilazioni genitali femminili all’abolizione della pena di morte, dalle liberalizzazioni alla libertà di ricerca scientifica, da un welfare finalmente per tutti a una giustizia giusta, fino al Tribunale internazionale per i crimini contro l’umanità), chiunque avrà la possibilità di portarsi a casa il proprio ritratto, realizzato e firmato da Oliviero Toscani. «Venite con la vostra famiglia, con la vostra o il vostro amante, con il cane, da soli o come vi pare – dice Toscani – e in cambio di un aiuto ai Radicali potrete avere un mio ritratto». Inoltre, alcuni di questi soggetti entreranno a far parte di una grande mostra per le Nazioni Unite.

Un’occasione unica e irripetibile per farsi ritrarre oggi e per sempre da Oliviero Toscani, contribuendo con almeno 200 euro alle battaglie radicali. L’appuntamento è quindi alla Galleria Alberto Sordi (già Galleria Colonna) di Roma, lunedì 28 novembre dalle 15 alle 19:30. n.b. Oliviero Toscani rilascerà ad ogni partecipante una liberatoria con la quale autorizzerà per sempre l'utilizzo della foto anche per scopi commerciali, pubblicitari, lavorativi. Fai parte di un gruppo di musicisti o di una compagnia di attori e vuoi usare la foto per la copertina del disco o per i manifesti dei concerti o degli spettacoli? Vuoi usarla per il tuo curriculum, o metterla su facebook o sul tuo sito? Ne hai bisogno per il tuo book fotografico, o per la brochure con cui pubblicizzi la tua attività di imprenditore? Stai per pubblicare un libro e vuoi inserire il tuo ritratto? Dando il tuo contributo di almeno 200 euro a Radicali italiani e al Partito radicale, avrai il tuo ritratto realizzato e firmato da Oliviero Toscani e potrai farci tutto quello che vuoi!

Per informazioni e prenotazioni, è sufficiente inviare un’e-mail all’indirizzo di posta elettronica: olivierotoscani@radicali.it oppure telefona allo 06-6826

Per aiutare i nonviolenti in Siria ci vuol grande attenzione europea a opposizione e considerazione a sospensione dall'Onu?

Sono mesi che la stampa internazionale, e in particolare il New York Times, parlano della formazione di un vero e proprio esercito di resistenza armata in Siria. Da qualche giorno questa resistenza si articola anche con attacchi dinamitardi che corrono il serio rischio di mutare strutturalmente le modalità - e forse anche i fini - dell'opposizione al regime di Assad. Cameron oggi si appella alla nonviolenza dei dissidenti e disobbedienti, fa benissimo, ma occorre dare all'opzione nonviolenta la possibilità di aver successo, o un successo, perché altrimenti sarebbe martirio. 

In questi giorni entrano in vigore le sanzioni europee contro Damasco, perché possano sostenere la lotta per la libertà e la democrazia in Siria occorre che l'Unione europea e gli USA, di concerto colla Lega araba, prendano in seria considerazione la possibilità di tornare al Consiglio di Sicurezza per sospendere la Siria anche dall'Onu, se non altro come minaccia.

11.19.2011

aRoma di Canna

official trailer

Nessuna lezione da Cei e scienza e vita. Diritti civili, no larghe intese

Libia: Perduca-Figa' Talamanca (Radicali) immediato trasferimenti di Saif Al-Islam all'Aia e totale adeguamento Italia alla CPI

Dichiarazione del Senatore Radicale Marco Perduca e Niccolo' Figa-Talamanca, segretario di Non c'e' Pace senza Giustizia:

"Alla buona notizia dell'arresto del figlio di Gheddafi deve seguire quella del suo immediato trasferimento all'Aia perche' possa esser interrogato dal Procuratore della Corte Penale Internazionale. La Libia non puo' ancora esser considerata in grado di sostenere un procedimento per crimini contro l'umanita' sia perche' sprovvista di strumenti legali acconci sia perche' priva di personale qualificato. Pur nelle difficolta' del momento politico italiano occorre che Roma si adoperi perche' Saif Al-Islam venga trasferito senza indugio all'Aia nel pieno rispetto del diritto internazionale onde evitare contestazioni successive dando finalmente il via libera al Senato al definitivo e pieno adeguamento dei nostri codici alle norme dello Statuto di Roma dove giacciono da luglio. Infine occorre guadagnare anche la presenza della Libia tra gli stati parte della Corte, auspichiamo che il governo Monti si manifesti anche in politica internazionale con netta discontinuita' rispetto al passato.

11.18.2011

Ministro Cancellieri visiti presto CIE e CARA urgono risposte certe. Recuperare anche facilità di rilascio dei permessi di soggiorno

In attesa che, come annunciato dal Presidente Monti, i singoli ministri presentino alle commissionoi competenti le loro linee programmatiche, mi permetto di suggerire alla Ministro Cancellieri di affrontare le tematiche relative alla "accoglienza" dei migranti recandosi in visita a quanti più CIE e CARA possibili in tutta Italia. Il suo predecessore, oggi per fortuna all'opposizione, ha dimostrato grande disinteresse per la legalità internazionale e per la certezza del diritto nazionale. 

Occorre recuperare anche quel segmento di credibilità nei confronti dell'Europa, sempre e solo evocata perché avara, e prestare grande attenzione alle condizioni in cui arrivano nel nostro paese i migranti riconoscendo loro i diritti che son codificate in decine di trattati e anche un'accoglienza dignitosa. Infine, tra le promesse del Ministro Maroni vi fu anche quella di devolvere ai Comuni la possiblità dell'emmissione e rinnovo dei permessi di soggiorno, l'articolato è fermo sugli scaffali delle commissioni affari costituzionali e giustizia del Senato, occorre garantirgli una corsia privilegiata per sbloccare migliaia di pratiche.

Iraq/Blair: Radicali scrivono a parlamentari britannici preoccupati per sviluppi dell'inchiesta su responsabiltà guerra

Nella giornata di ieri Marco Pannella, Presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito, il Senatre Marco Perduca e Matteo angioli, webmaster del sito www.iraq.radicali.it hanno scritto una lettera a tutti membri della House of Commons e ai Lords per denunciare i problemi che la Commissione d'inchiesta sulla guerra in Iraq guidata a Londra da Sir Chilcot sta incontrando nella preparazione del rapporto finale che doveva esser pronto già a luglio scorso. Il 16 novembre infatti, sul sito della Commissione, era apparso un messaggio in cui si informava che il rapporto finale sarà posticipato di quasi un anno in virtù dei veti posti da Tony Blair e dalle difficoltà create dall'attuale governo circa l'accesso a documenti relativi alla corrispondenza tra Blair e George Bush, nonché a una serie di memorandum relativi all'esistenza delle armi di massa e ai legami con Al qaeda.

Pannella, Perduca e Angioli, oltre a ricordare quanto il Partito Radicale aveva messo in moto nel gennaio 2003 per evitare l'attacco all'Iraq col sostegno a tutte le azioni per l'esilio di Saddam, hanno ricordato ai parlarmentari britannici come, in aggiunta ai problemi denunciati dalla commissione Chilcot, essa abbia sistematicamente evitato di porre domande sulla proposta dello stesso Saddam Hussein di esser pronto di andare in esilio né abbia mai deciso di prendere ufficialmente visione quanto collazionato al sito http://bushblaircontrosicurapacefeceroguerrairakimpedendoesilioasaddam.it/. Nel gennaio scorso il Partito Radicale aveva organizzato una veglia davanti alla Commissione Chilcot in attesa dell'interrogatorio finale di Blair, la questione sarà di nuovo al centro del dibattito del congresso del Partito che si terrà a Roma dall'8 all'11 prossimi.

Emma Bonino al Governo Monti: Radicali al suo fianco per legalità, stato di diritto e democrazia. Rivendichi per il suo governo un ruolo politico

11.16.2011

Tra Colli e Monti

Temo che voterò la fiducia obtorto collo. Il torcicollo è dato da una miscela di competenze e provenienze dei Ministri.

Laicamente si ascolterà il programma, ma sicuramente la retorica della responsabilità ed emergenza la lasciamo ad altri...

DROGHE: SENATORI RADICALI ADERIAMO APPELLO CNCA E FORUM DROGHE PER CAMBIO DI IMPOSTAZIONE AL DIPARTIMENTO DROGHE

Dichiarazione dei Senatori Radicali Marco Perduca e Donatella Poretti:

Alla luce della composizione del nuovo governo aderiamo volentieri all’appello di CNCA e Forum Droghe pubblicato su www.fuoriluogo.it, perché colla caduta del Governo Berlusconi vi sia una svolta anche nel campo delle politiche sulle "droghe". Una svolta che non può prescindere dalla sostituzione del Direttore del Dipartimento nazionale Politiche Antidroga Giovanni Serpelloni.


L’appello stigmatizza la costante opera di demolizione delle politiche di “riduzione del danno” portata avanti dalla coppia Giovanardi Serpelloni con gravi ripercussioni anche a livello europeo. A questo si aggiunga la costruzione di una tecnocrazia proibizionista basata sulla proposizione e sulla creazione di studi “scientifici”, siti web, centri di analisi dati che si citano a vicenda in un'autoreferenzialità tesa a negare quello che è invece evidente: l’Italia è invasa da droghe di tutti i tipi e l’economia legale è ormai indelebilmente inquinata dai capitali mafiosi che hanno nel traffico criminale di stupefacenti uno dei loro punto di forza e di quotidiana autoalimentazione. In attesa delle nuove nomine auspichiamo che si dia un chiaro segnale di discontinuità anche in quel settore dove, se vi fosse un "governo dei tecnici", la scienza suggerirebbe altri tipi di politiche e investimenti.

Occorre andare oltre i fallimenti del proibizionismo. Per riflettere su ciò e organizzare un'iniziativa politica che abbia respiro e ampiezza adeguatamente transnazionali, invitiamo tutti gli antiproibizionisti alla seconda sessione del 39° Congresso del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito dall'8 all'11 dicembre prossimi.


11.15.2011

Immigrazione, subito regolarizzazione di chi lavora. È pronta legge Bonino

Per consentire agli immigrati di poter contribuire appieno alla vita civile, sociale ed economica dell'Italia occorre dar loro la possibilita' di vivere nel nostro paese "regolarmente".

Se la cittadinanza, basata magari sul luogo di nascita piuttosto che sulla parentela o la pur utile concessione di un governo resta la riforma piu' alta in materia, alta perche' deve essere agganciata alla cittadinanza europea, la "mera" regolarizzazione della presenza in Italia di coloro che gia' vi lavorano sarebbe comunque un buon e utile inizio di questa nuova attenzione ai "penultimi".
Da ormai due anni, al Senato, giace un disegno di legge a prima firma Emma Bonino, sottoscritto da decine di senatori di quasi tutti I gruppi, che potrebbe consentire a oltre mezzo milione di persone (stime di allora della Caritas) di emergere da uno stato di illegalita'. Se ne garantirebbero cosi' I diritti e si aiuterebbe anche l'economia del Paese. E' tutto gia' a disposizione del prossimo Governo a Palazzo Madama

Ultime ore per recuperare un minimo di legalità

Cosa ne pensi? Scrivilo sul sito del Partito Radicale.


Alla vigilia del viaggio in Croazia, dove incontrera' l Presidente della Repubblica Ivo Iosipovic, membri del governo e di maggioranza e opposizione, Marco Pannella continua ad incassare sostegni all'appello perche' venga nominato Ministro della Giustizia. Mentre decine sono I messaggi di iscritti al Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito che stanno scrivendo per manifestare la loro vicinanza a pannella questo pomeriggio sono arrivati anche I Sotegni dell'Internazionale liberale tramite l suo vice presidente Josep Soler, parlamentare catalano e del segretario generale dell'Organizzazione dei Popoli e Nazioni non Rappresentati UNPO Marino Busdachin.

L'internazionale liberale raggruppa la stragrande maggioranza dei partiti liberali del mondo, dall'Italia Radicali Italiani e recentemente come osservatori l'ApI; mentre l'UNPO raggruppa oltre 60 organizzazioni, tra cui i tibetanti, gli uiguri, le nazionalita' iraniane dei kurdi, azeri, ahwazi, baluci e assiri; il Cameroon meridionale, il Somaliland, i Masai, i pigmei, Cabinda, le Molucche, Papua occidentale, fino ai popoli indigeni del sud-est asiatico Montagnard, Hmong, Chin, Shan, Karen e Khmer Krom. Molti di coloro che hanno fatto arrivare il loro sostegno a Pannella hanno anche annunciato la loro partecipazione al 39esimo congresso del Partito Radicale che si terra' a Roma dall'8 all'11 dicembre prossimo.

Mentre da stanotte fino a meta' settimana Marco Pannella e una delegazione del Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito coordinata da Marina Szikora sara' in Croazia per incontri istituzionali, tra i quali il presidente della Repubblica Ivo Iosipovich, visita preparatoria del 39esimo congresso del Partito Radicale che si terra' a Roma dall'8 all'11 dicembre prossimi, continuano ad arrivare manifestazioni di sostegno alla candidatura di Pannella Ministro della giustizia.
 
Da Addis Abeba, a nome dei 29 paesi membri dell'Inter-African Committee, il dottor Morissanda Kouyate ha espresso l sostegno dei militanti per diritti delle donne alla candidatura di Pannella. Dal Mali continuano ad arrivare sostegni per l'infaticabile lotta per la giustizia internazionale di Pannella da diversi deputati e dall'Avvocato cassazionista Demba Traore' da anni iscritto Radicale in quel paese.
 
Sostegni anche dal Libano con Hellen Khoury, dall'Afghanistan Nader Nadery della commissione indipendente sui diritti umani, Ogaden, Shirley Cloyes dell'American-Albanian Civic Leage che con Pannella lotto' per l'incriminazione e arresto di Milosevic, Samuel Sahureca dalle Molucche a nome dell'opposizione delle isole al centro di infinite discriminazioni da parte dell'Indonesia.
 
Sono centinaia i messaggi di semplici cittadini e rappresentanti politici o della societa' civile di mezzo mondo che hanno scritto al Partito Radicale per manifestare l loro sostegno alla candidatura di Marco Pannella per il Ministero della Giustizia del nuovo governo italiano. Parlamentari, avvocati, giuristi o militanti dei diritti umani hanno tutto voluto sottolineare le battaglie transnazionali che, colla leadership di Pannella dagli anni Ottanta hanno consentito riforme e sviluppo umano in Africa e medio oriente, ma anche nel caucaso e nel sud-est asiatico.

Tra i primi il deputato britannico Paul Flynn ha immediatamente reagito all'appello coll'auspicio che l Presidente Napolitano faccia la scelta giusta. Anche l'intero gruppo parlamentare del cambogiano Sam Rainsy Party all'opposizione del regime di Hun Sen, per bocca del capogruppo Son Chhay ha voluto aderire all'appello per Pannella ricordando come la generosita' radicale abbia portato Pannella piu' volte in Cambogia anche in momenti critici per la politica italiana per promuovere la democrazia e I diritti umani nel piccolo regno asiatico "lottare per la giustizia in Italia" ha scritto Chhay "e' anche agire per migliorla a livello mondiale".

Dal caucaso, oltre che dalle associazioni turcofone delle varie repubbliche trans-caucasiche anche l sostegno di Oksana Chelisheva, costretta a vivere in nord europa pel suo lavoro a favore dei ceceni in Russia. Anche i curdi iraniani e alcuni gruppi politici del Kashmir, tutti dall'esilio, hanno scritto per sostenere Pannella. Sin sono uniti poi all'appello Ofra Balaban, a nome della rete di coppie infertili israeliane, che aveva potuto conoscere Pannella nel 2006 al congresso mondiale per la liberta' della ricerca scientifica.
 


Violante si confessa, ma chi se lo ricorda?

Bonino: no ai governi tecnici, i politici ci mettano la faccia. Serve più Europa, mai esistita una moneta comune senza un governo

14/11/2011


«Credo che i tecnici siano utilissimi, ma per il futuro del Paese bisogna che le forze politiche si impegnino in prima persona, si assumano la responsabilità e ci mettano la faccia».
Lo ha detto la vice presidente del Senato, Emma Bonino, intervistata da Tg Sky24. «Non credo ai governi tecnici, perchè poi ci vuole un grande sostegno parlamentare. Avrei preferito un grande governo autorevole con un impegno delle forze politiche in prima persona. Sono una parlamentare di lungo corso e so bene che magari appena passata l'emergenza se non c'è un impegno diretto l'esecutivo può rischiare trappole parlamentari, distinguo e prese di distanza. Ho l'impressione che ognuno voglia tenersi le mani libere.
Ho paura, l'ho già vista troppe volte questa idea che ognuno pensa di tenersi le mani libere e di iniziare le scaramucce parlamentari: troppi paletti, troppi distinguo, non mi pare molto serio l'impegno.
Tant'è che noi radicali abbiamo candidato Pannella come Ministro della Giustizia proprio per dire che ogni forza politica deve metterci la faccia». In ogni caso, noi appoggiamo con piena determinazione Monti affinchè non sia un governo a tempo e che abbia la forza parlamentare per fare quelle riforme che il Paese aspetta da 20 anni. Non è che l'ha imposto l'Europa, dovevamo farle da decenni ma nessuno ha avuto il coraggio di farle. 
Faccio un appello alla responsabilità alle varie forze politiche: basta a chi si tira indietro, basta ai distinguo che sanno tanto di tatticismo.
Io credo ci voglia più Europa perché la crisi globale non è ad Atene o Roma, ma è soprattutto a Bruxelles: dobbiamo andare verso gli Stati Uniti d'Europa, perché quest'Europa delle patrie ha finito per distruggere anche le patrie, senza aver creato una patria europea. Io rimango una federalista, penso ci voglia più Europa democratica, penso agli Stati Uniti d'Europa.
Non è mai esistita al mondo una moneta comune sostenibile senza un governo di riferimento.»

11.09.2011

Come mai nessuno chiede più che faranno i Radicali?

Possibile che nel momento in cui, grazie al comportamento di alcuni del PdL, c'è stato un "bomba libero tutti" qui nessuno vuol più sapere che cosa faranno i Radicali? 

11.08.2011

CAMERA,OK RENDICONTO,308 SI',1 ASTENUTO,321 NON VOTANO

che cosa ci vuoi far così è la vita

Crederanno a Bersani? (almeno i suoi dico)

PD. STRETTA DI MANO BERSANI-PANNELLA, PATTO TRA RADICALI E PD
BERSANI: 'UNA COMPONENTE AUTONOMA CHE SARA' CONSULTATA'


(DIRE) Roma, 8 nov. - Marco Pannella e Pier Luigi Bersani si lasciano con una stretta di mano prolungata, molto prolungata.  L'incontro alla Camera segna un riavvicinamento tra la pattuglia  radicale e i Democratici anche in vista di un ipotetico governo  di transizione.
   Il tempo delle liti furibonde sembra archiviato. "Noi e loro siamo contro le elezioni", dice Marco Pannella al termine del faccia a faccia al quale hanno partecipato anche Dario Franceschini ed Emma Bonino. Pier Luigi Bersani, dal canto suo,  usa piu' o meno le stesse parole: "Loro hanno votato mille volte contro la fiducia. Come noi sono contrari alle elezioni. Mi sembra un chiaro indizio di come la pensano".
   Per cominciare, nel voto di oggi sul rendiconto economico, i Radicali dovrebbero, come il Pd, non partecipare al voto. Quanto poi al futuro programma di governo ma anche ai principali temi in agenda, tra Radicali e Pd ci sara' una sorta di patto di consultazione. "Come al solito con loro si parla di contenuti- dice Bersani al termine- ci sara' un coinvolgimento molto stretto con i loro parlamentari e sui vari passaggi cercheremo di tenerci raccordati".
   I Radicali hanno chiesto rassicurazioni, spiega Bersani, "su liberalizzazioni, giustizia e Europa. La discussione su questo e' ripresa". Rientra dunque l'autospensione dei Radicali? "Non so neanche cosa significhi questa autosospensione- aggiunge il leader Pd- noi abbiamo l'esigenza di tenerci raccordato con una componente che ha un suo grado di autonomia".
   Ma avete parlato anche di amnistia? "Ne hanno parlato loro", precisa Bersani ai cronisti.

Quei liberali per sentito dire dell'Italia dei Valori

Di seguito uno scambio a distanza coll'eurodeputata dell'Italia dei Valori Sonia Alfano. In ordine di dichiarazione...

GOVERNO: ALFANO (IDV), TEMO CHE CON RADICALI IN ATTO CAMBIO MERCE

 (AGENPARL) – Roma, 07 nov – “L’attività politica dei Radicali non ha nulla a che fare con il programma di Berlusconi. Ho paura che sia in atto una sorta di cambio merce. Il rinnovo della concessione a Radio Radicale in cambio del sostegno al Governo ne sarebbe la dimostrazione peggiore, nonché una brutta sconfitta per l’elettorato dei Radicali”. Lo ha riferito a KlausCondicio, il salotto tv di Klaus Davi in onda su You Tube, l’europarlamentare IdV Sonia Alfano, che ha aggiunto: “Sono rimasta basita nel leggere le dichiarazioni di alcuni esponenti radicali, come l’intervista all’onorevole Rita Bernardini che diceva di esser stata a cena con Berlusconi e che il premier l’aveva ascoltata. Non c’è nulla che possa far incontrare a metà a strada la cultura dei radicali e i disvalori di Berlusconi. Se continuassero a votare per il Governo, i Radicali tradirebbero il loro elettorato e i loro ideali”. Nel corso della trasmissione, visibile al link http://www.youtube.com/user/klauscondicio, l’europarlamentare IdV ha aggiunto: “Mi aspetto una presa di posizione molto forte di Emma Bonino: è una persona che stimo moltissimo, ma che non si è ancora pronunciata. Non vorrei che i Radicali diventassero la stampella di questo Governo e mi dispiacerebbe vedere alcuni loro nomi nelle prossime liste del PDL. La trasparenza dei bilanci dovrebbe essere una prerogativa di tutti i partiti, ma in questa situazione in particolar modo per quello dei Radicali”.

Governo, Perduca: Alfano (Idv) ricordi quanti dei suoi "mercanteggiatori" son passati di là prima di preoccuparsi per gli altri



"Nel salotto di KlausCondicio, che raramente ospita Radicali, l'eurodeputata dell'Italia dei Valori Alfano si dice preoccupata che i radicali stiano scambiando merci con Berlusconi e si meraviglia che alla famigerata cena addirittura Rita Bernardini sia stata ascoltata dal Presidente del Consiglio in quell'occasione.
Probabilmente la pagina internet di Radio Radicale nell'ufficio della Alfano al PE deve essere piombata perche' da quei microfoni, con cadenza pressoche' quotidiana si informa che di li' passa di quali siano i dialoghi politici in atto in queste ore dei Radicali, Basterebbe fare uno sforzo tennologico e il tutto sarebbe stato meno "preoccupante".
Lo stesso non si puo' dire dell'ignoranza dell'eurodeputata quando, tacendo dei passaggi di eletti dell'Idv, Razzi e Scilipoti in questa legislatura, Di Gregorio nella scorda - tutti fondamentali per garantire sostegno al centrodestra - afferma che i Radicali hanno votato per la fiducia in passato. Vista la permanenza brussellese dellAlfano ci scusera' se su qualche pagina facebook di area Radicale voleranno francesismi.

ALFANO (IDV): "NON SARA' CERTO SCILIPOTI A SALVARE IL PAESE” 

PALERMO, 8 NOV. - “Domenico Scilipoti è un personaggio da teatro dell’assurdo. Non si ha memoria di un suo atto fattivo o concreto per il Paese, mentre è ancora fresco il ricordo del suo salto della quaglia a salvaguardia dell’infido regime berlusconiano. Per cui non se la prenda a male se nessuno crede che lui possa rappresentare il bene dell’Italia e non si lamenti se la gente sghignazza quando lo vede passare per strada: è un fatto del tutto naturale, che si chiama rapporto causa-effetto.
Per quanto riguarda un riavvicinamento all’Italia dei Valori, invece, Scilipoti non faccia lo spiritoso: certi errori, e mi riferisco a quello del partito di accoglierlo tra le sue fila, si fanno una volta sola”.

Lo ha detto l’europarlamentare di Italia dei Valori Sonia Alfano, commentando l’intervista all’ex parlamentare IdV pubblicata oggi dal Corriere della Sera.

“In nessun altro Paese un giornale si sognerebbe di dedicargli spazio - aggiunge l'eurodeputata - ma noi siamo il Belpaese...”.

“Al Senatore Perduca, che mi accusa di essere stata silente sui ‘tradimenti’ di ex IdV passati nelle fila della maggioranza, evidentemente sfugge un particolare di non poco conto: a quei personaggi insulsi ho fatto la guerra ben prima del 14 dicembre, per cui non ho nulla da rimproverarmi. Evidentemente anche Perduca ha avuto problemi, non solo con internet, ma con la lettura dei maggiori quotidiani italiani. In merito alla cena di Rita Bernardini a casa di Berlusconi, come ho già detto in occasione della visita di Matteo Renzi ad Arcore, la mia convinzione è che determinati argomenti vadano affrontati nelle sedi più opportune. In questo caso Palazzo Chigi e non la residenza privata del Presidente del Consiglio. Mi sembra una critica ragionevole. Spero che almeno il diritto di critica mi venga riconosciuto”.

Così Sonia Alfano replica al senatore dei radicali Marco Perduca, infastidito dalle dichiarazioni rilasciate dall’europarlamentare IdV alla trasmissione Klauscondicio.

“Perduca, troppo intento ad inalberarsi per le mie dichiarazioni, che lo invito a riascoltare attentamente, perde di vista la realtà: grazie alla presenza dei deputati radicali in aula, determinante per la tenuta del numero legale, il governo ha ottenuto l’ultima fiducia. C’è poco da discutere, i fatti sono questi. E i risultati di tale condotta risultano evidenti osservando le reazioni della base del partito radicale. Del resto anche l’accoglienza riservata dalla piazza degli indignati a Marco Pannella non mi è parsa festosa. Perduca rifletta - conclude l’eurodeputata - e per quanto riguarda gli eventuali ‘francesismi’ promessi stia sereno: se sulle pagine facebook dei radicali si dovesse andare oltre il confronto politico, pratica tutta italiana alla quale io non sono avvezza, sarò pronta a tutelarmi in tutte le sedi competenti”. 



Roma, 08 nov - In merito a quanto affermato dall'eurodeputata dell'IdV Alfano ieri e oggi circa i comportamenti dei Radicali e il governo, il Senatore Radicale Marco Perduca ha rilasciato la seguente dichiarazione riservandosi di approfondire di persona le questioni tra un paio di settimane a Palermo al Congresso del Partito Liberale europeo ospitato proprio dal partito di Di Pietro nell'isola: "Non ci interessa qui approfondire la qualita' degli eletti dell'Idv - le idee e le lotte di Arlacchi, Vattimo e Giulietto Chiesa certificano che il liberalismo ufficiale in Italia e in europa e' ormai una vuota etichetta; non ci interessa neanche conoscere i motivi per cui l'On Alfano non sia riuscita a purgare ex post (perche' ex ante si starebbe freschi!) le liste dai vari Razzi e Scilipoti (peraltro entrambi personalmente simpatici); non ci interessa ricordare come il partito dell'anti-berlusconismo militante nottetempo si sia messo d'accordo con quei loschi berlusconiani per cambiare fuori dal Parlamento la legge elettorale per le europee del 2009, far eleggere un altro segretario d'aula (il dodicesimo!) in Senato e condonare le affissioni abusive per le campagne elettorali; ne' tantomeno vogliamo difendere il Sindaco di Firenze se ritiene i propri obiettivi talmente importanti da fare come Maometto e la montagna. Ci interessano pero' (almeno) tre questioni, o fatti come direbbe l'On. Alfano: 1) Quanto discusso dall'On. Bernardini a Palazzo Grazioli era stato imposto all'agenda di Camera e Senato, che ne ha poi ah discusso a settembre, da una convocazione straordinaria come previsto dalla Costituzione su giustizia e carceri, richiesta fatta propria da oltre un terzo dei parlamentari - esclusi quelli dell'IdV almeno al Senato; 2) Per bocca del capogruppo del Pd Dario Franceschini son stati chiariti al momento opportuno Ie soglie del famigerato numero legale in merito alla fiducia del mese scorso, altri son stati i salva-governo; 3) Marco Pannella e' stato accolto da tanti "italiani brava gente" che quotidianamente vengono ingannati da una stampa che piuttosto che raccogliere i punti di vista, le proposte o le denunce, ivi comprese quelle del Presidente Napolitano, di tutta la politica semina mistificazioni e cancella sistematicamente voci e temi, specie se inerenti al rispetto dello Stato di Diritto, come le lotte di Pannella, per alzare un utile polverone sull'illegalita' imperante in Italia. L'On Alfano piuttosto che solidarizzare come molti politici italiani, non si meraviglia dell'indignazione degli ingannati che parlano, proprio come lei, per sentito dire. E' probabile che non esistano francesismo all'altezza per commentare certe cose, ma se proprio qualcuno scappera' sara' di genuina indignazione, d'altronde se sputano a Pannella...".

11.04.2011

Che faranno i Radicali nelle prossime ore?

Dovunque uno passeggi, nella realtà o nel dominio virtuale, "cosa faranno i Radicali nelle prossime ore" è una delle domande che direttamente o inderettamente si sente echeggiare un po' dappertutto. 

Intanto, entro il 4 novembre abbiamo ripresentato al Senato tutti gli emendamenti già depositati ad agosto relativi a tagli di sprechi e privilegi nonché a qualche riforma strutturale, tanto per continuare con le storiche offerte di riforme liberali e liberiste, poi, all'inizio della settimana prossima ci dovrebbe finalmente essere l'incontro colla leadership del Partito Democratico e anche da quel confronto si vedrà cosa ne seguirà. 

Come detto più volte, un conto è affrontare le proposte della maggioranza un conto è doverle subire come pacchetto con tanto di fiducia. Se si potrà incidere nel merito delel questioni sicuramente il dialogo ci sarà, se invece il tutto verrà posto come un prendere o lasciare temo che la risposta sarà la solita. 

Certo colle ultime due defezioni del PdL e la mancanza della maggioranza assoluta alla Camera da parte della maggioranza si apre una nuova stagione politica che, essendo in Italia, non ha ahimé niente di nuovo...

Shall We Try Some Liquid Democracy? It's Now or Never

Given that the Italian political scene is always particularly shaky - even more these days that some members of the majority have defected to the so-called "new pole", I have decided to try and apply some forms of liquid democracy to my experience as Senator. Soon some topics will be launched for that exercise. Stay tuned!

What is Liquid Democracy
A democratic system in which most issues are decided by direct referendum. However, since no one has time for this, you can delegate your votes. Here’s the cool part; you can delegate your votes on a certain topic to one person, and then delegate your votes on another topic to someone else. And delegations are transitive; you can delegate to someone who delegates to someone else, etc, in which case your votes will flow to whoever is at the end of the line. Of course, you can “un-delegate” at any time.

So, say you don’t know much about the space program – you give your votes on things relating to the space program to someone who has similar political views to you but who knows more about the space program (and they can pass the vote on if they choose).

There are some example scenarios around the web, please google them

11.03.2011

Yet Another Tibetan Self-Immolates In Tibet

Dharamshala: Yet another Tibetan nun self-immolated in Kham Tawu, eastern Tibet at around 12 noon today. She is the 11th
 

Tibetan to set herself on fire in a wave of self-immolation protests that has taken place this year since march.

Palden Choetso also known as Choesang, 35, from Jangchup Choeling nunnery near by Nyitso monastery in Kham, set herself on fire while chanting “ Long live His Holiness the Dalai Lama”, “Free Tibet” and “Let His Holiness return to Tibet” at a public prayer session held at Tawu Namgyal Stupa.

She has succumbed while committing the self-less act and her body was taken away to nearby Nyitso monastery by the witnesses.  It is also reported that Chinese security forces have already surrounded the monastery in an attempt to suppress the information.

Palden Choetso is from Drotso dzong in Kham Tawu. Her father's name is Joney and her mother's name is Kolen.

In August, Tsewang Norbu, a monk from Nyitso monastery in Kham Tawu have self-immolated calling for freedom and the return of His Holiness the 14th Dalai Lama to Tibet.

Attentato Charlie Hebdo: Solidarietà del Partito Radicale pel grave attacco alla libertà di espressione anche quando è satira dissacrante

In merito all'attacco alla rivista satirica Charli Hebdo avvenuta la notte scorsa a Parigi col lancio di una bottiglia molotov, il Senatore Marco Perduca, co-vicepresidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito ha espresso la solidarietà alla rivista ritenendola "un grave attacco alla liberta' di espressione che devono esser consentite, e quindi tutelate, anche quando appaiono estreme perchè dissacranti'".
 
L’attentato sarebbe avvenuto a poche ore dall’uscita del nuovo numero del settimanale satirico francese la cui copertina mostra Maometto che dice “100 frustate se non muori dalle risate”. Piratato anche il sito web del settimanale. Il direttore dichiara di aver ricevuto minacce precedenti su Facebook e Twitter. Il numero è dedicato alla vittoria del partito islamico, in occasione delle recenti elezioni, in Tunisia e alla decisione delle nuove autorità libiche di fondare il sistema giudiziario sulla legge coranica (la Sharia). Secondo la stampa francese l'attacco possa essere opera di fondamentalisti islamici.
 
La rivista ha negato di voler mettere in atto una provocazione: «Facciamo il nostro lavoro come sempre. Non vogliamo provocare», ha spiegato il portavoce del settimanale. Nel 2006 il settimanale francese aveva già suscitato le ire del mondo musulmano a seguito della pubblicazione delle dodici vignette “empie” su Maometto rinvenute sul quotidiano norvegese Jyllands-Posten.
 
"Si può dissentire anche dalla satira, e spesso ne nascono dibattiti arrichenti, ma occorre denunciare con fermezza il ricorso alla violenza che genera solo risposte autoritarie, ammesso e non concesso che si tratti di una vendetta 'fondamentalista' proibire la critica non ha mai aiutato la democrazia, spero che dalle comunità musulmane d'Europa arrivino presto prese di posizione chiare per la libertà di espressione".

Gaffe e Venerdì

Ho scopero in ritardo questo pezzo apparso su Venerdì di Repubblica della settimana scors, ho preparato una risposta, la pubblicheranno?
 
IL Test antidrogA SPIAZZA I RADICALI



Gaffe in piena regola per il senatore radicale Marco Perduca, "seguace" di Marco Pannella (nella foto) che, nell'enfasi di criticare la proposta, uscita dal Dipartimento antidroga della Presidenza del Consiglio, di un test sull'uso di stupefacenti per gli operatori finanziari, ha chiesto di rendere pubblico quello voluto da Giovanardi sui politici e "di cui non sono stati resi noti i risultati". Peccato che questi siano presenti sul sito del Dipartimento fin dal febbraio 2010. Un solo parlamentare sarebbe positivo alla cocaina sui 176 che hanno effettuato la prova, ma il Dpa non ha autorizzato la pubblicazione del nome. "I dati sono sempre rimasti online" scrivono dal Dpa, "si prega di prenderne visione". (r.bian.)


Relativametne al pezzo "Il test antidroga spiazza i Radicali", ci tengo a ricordare che l'inganno fu frutto del "posizionamento" sul sito del DPA che tanto metteva, e manteneva, in vista i risultati che né io, né la stampa,  ebbero modo di studiarlo nel dettaglio quando fu emesso all'inzio dell'anno. Oltre a stigmatizzare la "gaffe" si poteva anche tornare sulll'argomento - che non è di poco conto,. Peccato, perché il Venerdì si era meritoriamente distinto per le inchieste del Dottor Blumir. Saluti, dal seguace di Pannella Marco Perduca

Discussione delle mozioni nn. 405 e 491 sulla sicurezza da minaccia cibernetica

È iscritto a parlare il senatore Perduca. Ne ha facoltà.

PERDUCA (PD). Signora Presidente, qualche giorno fa, prima che Gheddafi venisse ucciso, nel modo in cui è stato ucciso, il «New York Times» ha reso nota la notizia che il Dipartimento della difesa degli Stati Uniti d'America si era posto il problema se attaccare la Libia con sistemi di cyber guerra, quindi mettendo nel campo delle possibilità di un attacco preventivo, in risposta alla richiesta del Consiglio di sicurezza di proteggere, tutto l'armamentario cibernetico.

La mozione oggi al nostro esame, a mio avviso di gran lunga migliore nell'illustrazione che non nel testo - faccio quindi i complimenti al senatore Ramponi per aver detto cose che però, purtroppo, non si ritrovano nel documento - a mio modesto parere (sapete tutti quanto la modestia mi appartenga) non è all'altezza della situazione. Gli impegni che si chiedono al Governo sono di creare quello che, nella migliore delle ipotesi, sarebbe un centro di coordinamento delle attività sotto la supervisione della Presidenza del Consiglio dei ministri, ma che, nella peggiore delle ipotesi, si ridurrebbe nella creazione di ulteriore burocrazia per prendere in considerazione taluni aspetti. Questo però non per fare ciò che in altri Paesi - nei giorni scorsi si è tenuta a Londra un'importantissima conferenza proprio in tema di cyber guerre - è stato fatto da qualche mese, e da qualche anno, anche sulla scorta di alcuni gravi episodi di vero e proprio scontro, di attacchi di guerra asimmetrica, avvenuti nella rete Internet (in particolare tutti ricordiamo ciò che è avvenuto in Estonia nel 2007 ad opera di alcuni computer siti nella Federazione russa): voglio dire che non si prevede di preparare una vera e propria strategia che affronti tutti i problemi connessi a questo tipo di dominio: quello digitale.
Si parla di cyber crimine, di cyber terrorismo e di cyber guerre. Ebbene, esistono all'interno del nostro codice penale, sufficientemente invasivo già per conto suo, tutte le norme necessarie per poter affrontare la questione, sia per quanto riguarda il cyber crimine sia per quanto attiene al cyber terrorismo. Ciò non vale sicuramente per le cyber guerre.

Anziché porre al Governo il problema di una strategia onnicomprensiva che affronti la questione al livello transnazionale - perché di guerre si parla, e quindi, in ipotesi, anche tra Paese e Paese, oltre che tra attori non statuali - noi come Parlamento andiamo a creare una posizione burocratica all'interno della Presidenza del Consiglio dei ministri. Occorre invece, coinvolgendo il Parlamento, e non escludendolo come si chiede in questo documento, avviare un percorso di revisione delle Convenzioni di Ginevra (che hanno codificato il diritto internazionale umanitario, che è quello che regolamenta le guerre) includendo la possibilità di scatenare e di doversi difendere da una guerra nel dominio cibernetico, senza creare un finto coordinamento tra agenzie già esistenti, che magari fanno già abbondantemente bene il proprio lavoro, a palazzo Chigi.

Fermo restando che ritorneremo sul tema in sede di dichiarazione di voto, per le ragioni espresse mi pare che il testo non sia all'altezza delle premesse del dibattito. (Applausi dei senatori Poretti e De Luca).