11.22.2011

Per aiutare i nonviolenti in Siria ci vuol grande attenzione europea a opposizione e considerazione a sospensione dall'Onu?

Sono mesi che la stampa internazionale, e in particolare il New York Times, parlano della formazione di un vero e proprio esercito di resistenza armata in Siria. Da qualche giorno questa resistenza si articola anche con attacchi dinamitardi che corrono il serio rischio di mutare strutturalmente le modalità - e forse anche i fini - dell'opposizione al regime di Assad. Cameron oggi si appella alla nonviolenza dei dissidenti e disobbedienti, fa benissimo, ma occorre dare all'opzione nonviolenta la possibilità di aver successo, o un successo, perché altrimenti sarebbe martirio. 

In questi giorni entrano in vigore le sanzioni europee contro Damasco, perché possano sostenere la lotta per la libertà e la democrazia in Siria occorre che l'Unione europea e gli USA, di concerto colla Lega araba, prendano in seria considerazione la possibilità di tornare al Consiglio di Sicurezza per sospendere la Siria anche dall'Onu, se non altro come minaccia.

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