8.22.2015

Sul futuro della Libia con risposta di @claudiocerasa direttore de @ilFoglio_it

Al direttore - Se il menù per la Libia dev`esser quello della "guerra al terrore" il pranzo avrà lo stesso sapore amaro e insoddisfacente di quello iracheno e afghano. Perseguire un governo d`unità nazionale potrà portare i frutti se, e solo se, la comunità internazionale, intesa come Nazioni Unite, si impegnerà in un prudente e possente esercizio di state building. Dopo 40 anni di dittatura, da noi strenuamente difesa, e quattro anni di guerra tra bande (che di islamico hanno ben poco) occorre costruire, e non comporre, delle istituzioni fondate sullo Stato di Diritto e non dedicarsi a esercizi tipo "larghe intese" o attacchi mirati contro questo o quel "califfo". La politica non deve aver bisogno di agitare spauracchi bellici per trovare giustificazioni.

Marco Perduca
C`è solo un problema: la comunità internazionale, caro Perduca, come si sarà accorto non esiste. E le alternative alle guerre al terrore, vedi la strategia scelta negli ultimi tre anni dalla "comunità internazionale" in Siria, hanno prodotto risultati disastrosi. Il problema non è "se" intervenire, ma come farlo. E su questo mi sembra che tutti facciano i furbetti e se ne stiano lì a fischiettare in allegria.

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