10.03.2014

#Bananas4Democracy #2 su @ilfoglio_it #umbrellarevolution in Hong Kong

Così la piazza si fa forza per contrastare Pechino. Un diario radicale

Hong Kong. Al momento in cui questo dispaccio di #Bananas4Democracy è inviato, i leader del movimento avevano confermato il loro ultimatum a Leung Chun-ying, il capo dell`esecutivo di Hong Kong: dimettiti entro mezzanotte o occupiamo gli edifici governativi della città. Leung non si è dimesso ma la giornata era iniziata con un editoriale sul China People`s Daily, quotidiano del regime, che minacciava conseguenze gravissime e inimmaginabili se le manifestazioni si fossero trasformate in occupazioni "illegali", definizione del ministro degli Esteri Wang Yi.


L`ammonimento del Cpd faceva seguito a un editoriale sul Wall Street Journal del 1° ottobre firmato da Yang Jianli, Teng Biao e Hu Jia, tre ex prigionieri politici, che si erano appellati a Barack Obama perché non sottovalutasse la gravità della situazione a Hong Kong come fatto con la Siria e l'Ucraina.
 

Dal 1° ottobre le attività bancarie, commerciali e finanziarie dell`isola sono sospese per la festa nazionale. Stamattina riapriranno però gli uffici pubblici e sarà allora, o nelle ore immediatamente precedenti, che si capirà a che gioco gioca Pechino. Intorno alle 16 di ieri, durante un cambio della guardia, la polizia ha introdotto pallottole di gomma, bandiere di dissuasione e, pare, anche lacrimogeni all`interno dell`edificio del Consiglio legislativo. Un muro umano e di telecamere ha cercato di rallentare le operazioni ma alla fine la proverbiale educazione dei manifestanti li ha fatti desistere. I rifornimenti avvenivano mentre la leadership degli occupanti si riuniva poco lontano negli uffici dei parlamentari democratici per decidere come agire, anzi reagire, al silenzio delle istituzioni.
 

La conferenza stampa che ne è seguita ha confermato la "liquidità" del movimento, nessuno comanda, e ha annunciato che le prossime ore saranno decisive. Sempre che qualcuno faccia la prossima mossa.
 

Per le strade tra Central e Admiralty rimangono vivi e attivi i gazebo degli occupanti. Malgrado l`aumentare della tensione, migliaia di giovani vestiti prevalentemente di nero continuano a discutere, lavorare, pregare, fotografare, e a separare la carta dalla plastica raccogliendo l'umido. Il caldo afoso d`ottobre a Hong Kong è a tratti irrespirabile, lasciare le banane ammuffire per la strada sarebbe un serio azzardo sanitario.

Se da noi chi evoca le banane vuole offendere, o finisce con lo scivolarci sopra, nell`ex colonia britannica il frutto è diventato l`ingrediente principale della dieta dei manifestanti. Le banane in più sono gialle, come i fiocchetti attaccati un po` dappertutto, simbolo delle richieste riformatrici. Le banane sono ricche di potassio, saziano alla svelta e sulla buccia vi si possono scrivere messaggi di solidarietà e incitamento. Tutti ingredienti preziosi per la quinta notte in piazza.

No comments: