Ammesso e non concesso che quando si parla di “inquinamento genetico” possa esistere qualcosa che anche nominalmente possa avere un significato onestamente comprensibile per ciò a cui si fa riferimento, occorre che il Governo, prima di dar seguito ai demagogici appelli dei più, buon ultimo quello dell'ex ministroPecorario Scanio di oggi, possa decidere su fatti e non sui soliti allarmismi frutto della manipolazione dell'informazione.
In
una nota diramata, e non smentita, dalla parte dell'associazione
“imputata” di cotanto inquinamento si legge che “Il Corpo
Forestale dello Stato ha fornito a Futuragra i dati delle analisi
svolte sul campo di Vivaro dopo la trebbiatura avvenuta lo scorso 12
ottobre. Dai risultati emerge che non è avvenuta commistione oltre i
10 metri. Il terreno era stato seminato da Silvano Dalla Libera con
mais OGM”
Occorre
quindi che la commissione agricoltura della Camera che ha avviato una
serie di audizioni in materia ampli la rosa dei convocati, proprio
come richiesto dagli interessati e dall'Associazione Luca Coscioni in
queste ore. Tra questi anche la Guardia di Finanza che avrebbe
affermato che la contaminazione del 10% di cui si sente parlare in
questi giorni sarebbe stata riscontrata solo sulla bordatura di mais
isogenico, seminato a fianco del mais OGM per evitare qualsiasi tipo
di commistione dei campi vicini.
D'altronde,
come ha fatto giustamente notare il signor Dalla Libera in una nota,
se fossero stati commessi illeciti, in virtù dell'obbligatorietà
dell'azione penale gli starebbe, gli sarebbe già stato notificato un
procedimento nei suoi confronti.
Sarebbe poi interessante poter avere ulteriori informazioni da parte dell'Onorevole Pecorario Scanio su come azioni tipo quelle di Futuragra siano di per sé “molto pericolose per l'ambiente e la qualita' dell'agricoltura italiana” perché se ci dovessimo basare su esperienze extra-italiane, a ben approfondire potrebbe esser vero il contrario – anche dal punto di vista ecologico e occupazionale.
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