La delegazione del Partito Radicale e di Nessuno Tocchi Caino ha
concluso oggi la sua missione nella Repubblica Centraficana incontrando
il Primo Ministro Faustin-Archange Touadera. A Sergio D’Elia, Elisabetta
Zampartutti e Marco Perduca, il Capo del Governo ha assicurato che ,
dopo gli impegni presi a livello nazionale coll’adozione del progetto di
legge per l’abolizione della pena di morte la Repubblica Centraficana
voterà a favore della Risoluzione sulla Moratoria universale delle
esecuzioni che verrà presentata il mese prossimo alle Nazioni unite a
New York. Il Primo ministro ha inoltre espresso la volontà politica di
mettere in atto tutti gli strumenti giuridici a disposizione per
concellare la pena di morte, confermando gli impegni presi dal suo
governo davanti al Consiglio dei diritti umani dell’Onu relativi alla
ratifica del protocollo opzionale al Patto internazionale dei diritti
civili e politici prodromico all’abolizione definitiva della pena di
morte, ormai non più applicata nel paese da oltre 30 anni.
La delegazione Radicale ha poi visitato due carceri nella capitale Bangui, quello femminile di Bangui-Bimbo e quello maschile di Ngaragba. Nel primo caso si trattava di un piccolo istituto che ospitava 31 donne e tre bambine, in tre cameroni separati. Le celle sono aperte dalle 6 di mattina alle 1730, ma le condizioni anche delle parti all’aperto dell’istituto sono particolarmente fatiscenti, due terzi delle presenti sono in attesa di giudizio e tra queste molte sono accusate di stregoneria.
Il carcere maschile è struttura costruita dai coloni francesi nel 1947 ospita 328 uomini, di cui due terzi in attesa di giudizio. La struttura, divisa in blocchi per pericolosità e tipo di reato, è guardata da una ventina di soldati. Ogni blocco ha una denominazione diversa : chambre blanche per i detenuti politici oggi riservata alla massima sicurezza, couloir destinato alle stregonerie, Irak per i delitti di sangue e Golo-Waka per furto e consumo di cannabis e DDP per i reati contro la pubblica amministrazioni. L’istituto versa in gondizioni gravissime colla stragrande maggioranza dei detenuti che dorme direttamente per terra dove non esistono le minime condizioni ingieniche e dove il cibo viene preparato e distribuito in locali del tutto inadatti. Grazie al Ministro della Giustizia alla delegazione è stato consentito di fografare le due visite, nelle prossime ore una selezioni delle immagini sarà pubblicata su www.radicalparty.org e www.nessunotocchicaino.it
La delegazione Radicale ha poi visitato due carceri nella capitale Bangui, quello femminile di Bangui-Bimbo e quello maschile di Ngaragba. Nel primo caso si trattava di un piccolo istituto che ospitava 31 donne e tre bambine, in tre cameroni separati. Le celle sono aperte dalle 6 di mattina alle 1730, ma le condizioni anche delle parti all’aperto dell’istituto sono particolarmente fatiscenti, due terzi delle presenti sono in attesa di giudizio e tra queste molte sono accusate di stregoneria.
Il carcere maschile è struttura costruita dai coloni francesi nel 1947 ospita 328 uomini, di cui due terzi in attesa di giudizio. La struttura, divisa in blocchi per pericolosità e tipo di reato, è guardata da una ventina di soldati. Ogni blocco ha una denominazione diversa : chambre blanche per i detenuti politici oggi riservata alla massima sicurezza, couloir destinato alle stregonerie, Irak per i delitti di sangue e Golo-Waka per furto e consumo di cannabis e DDP per i reati contro la pubblica amministrazioni. L’istituto versa in gondizioni gravissime colla stragrande maggioranza dei detenuti che dorme direttamente per terra dove non esistono le minime condizioni ingieniche e dove il cibo viene preparato e distribuito in locali del tutto inadatti. Grazie al Ministro della Giustizia alla delegazione è stato consentito di fografare le due visite, nelle prossime ore una selezioni delle immagini sarà pubblicata su www.radicalparty.org e www.nessunotocchicaino.it
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