Resoconto della prima giornata dela visita della missione della
delegazione radicale composta dal Segretario di Nessuno tocchi Caino
Sergio D`Elia e dai parlamentari Radicali Marco Perduca ed Elisabetta
Zamparutti, a Bangui nella Repubblica Centrafricana. I Radicali son
stati accolti dalla notizia che Il Consiglio dei Ministri aveva
approvato il 9 ottobre scorso un disegno di legge per abolire la pena
di morte dal codice penale. A informare D’Elia, Zamparutti e Perduca è
stato il Ministro della Giustizia Jacques M’Bosso che ha espresso la
volontà del Paese di iscriversi a pieno titolo tra I protagonist del
processo abolizionista in corso nel mondo. Il Ministro ha inoltre
annunciato che a breve il testo sarà trasmesso all’Assemblea Nazionale
per la sua definitiva adozione sottolinando l’importanza di avviare al
contempo una campagna di sensibilizzazione dell’opinione pubblica. La
delegazione dei Radicali ha poi incontrato il Comitato di riflessione
per l’abolizione della pena di morte – un gruppo di magistrati,
avvocati , direttori generali di ministeri e delle tre principali
confessioni religiose istituito creato a seguito della partecipazione
della RAC alla conferenza sulla pena di morte organizzata da Nessuno
Tocchi Caino e il Presidente del Ruanda Paul Kagame, nell’ottobre 2011 a
Kigali. Il Comitato, presieduto da Dominique Said-Banguindji, durante
l’incontro ha deciso di ampliare i propri obiettivi includendo anche la
richiesta al governo di voto a favore della risoluzione delle Nazioni
unite sulla Moratoria Universale della pena di morte.
Ha fatto seguito l’incontro coll’Alto Commissario ai diritti umani
Abacar Dieudonné Nyakanda che ha confermato gli impegni assunti dal
paese di fronte al Consiglio dei diritti umani dell’Onu relativi
all’abolizione della pena di morta e alla ratifica del secondo
protocollo opzionale al Patto internazionale sui diritti civili e
politici.
Particolarmente positive sono inoltre state le parole pronunciate
dal Presidente dell’Assemblea nazionale Célestin Leroy Gaombalet che si
è detto consapevole del fatto che la RCA non deve essere ai margini di
processi globali come quello verso l’abolizione anche se molto deve
essere ancora fatto sul piano sociale dove il paese è in grave
ritardo.
I tre Radicali sono poi stati auditi dalle commissioni giustizia e
diritti umani all’Assemblea nazionale, dove hanno presentato i motivi
della loro missione e si son confrontati colle domande e
preoccupazioni dei 20 parlamentari presenti tutti dichiaratisi
abolizionisti. In particolare è emersa la necessità di fornire quante
più informazioni possibile sul contesto nazionale e internazionale al
fine di preparare il terreno per l’abolizione definitiva della pena di
morte.
A conclusione della giornata i Radicali hanno anche aggiornato la delegazione dell’Unione europea.
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