5.06.2011

Scambio a distanza con Zucconi su Osama bin Laden

Nei giorni scorsi all'interno della Galassia Radicale e' nato un dibattito sul silenzio attorno all'uccisione di Osama bin Laden e ad alcune opinioni espresse sulla stampa italiana da alcuni opinionisti (con rispetto parlando). In particolare son state portate alla mie attenzione alcune cose scritte da Vittorio Zucconi. Qui sotto alcune mie risposte, edulcorate rispetto allo scambio avuto via mail con altri militanti e dirigenti Radicali.


Proviamo a guardarla un po’ più a fondo con alcune domande (di Zucconi):

VZ 1) Processo dove? Quale tribunale in quale nazione avrebbe avuto giurisdizione su di lui, visto che i crimini dei quali è imputata al Quaeda hanno colpito dozzine di Paesi in ogni continente? Forse che i morti a New York avrebbero dovuto avere precedenza sui morti in Kenya, in Marocco, in Tanzania, in Inghilterra, a Madrid ecc ecc? Non avremmo subito gridato ai “morti americani” che contano più degli altri? O avremmo portato in giro per il mondo, come un orrendo “Osama’s Traveling Circus” Osama e i suoi avvocati?

MP 1) sappiamo che, per fortuna, lo statuto della cpi non prevede il crimine di terrorismo, ma sappiamo anche, proprio perche' lo ricorda Zucconi, i crimini commessi dall'aorganizzazione ispirata da bin Laden son stati commessi in mezzo mondo, niente avrebbe impedito (anzi bin Laden e' citato come pericolo in diversi documenti del Consiglio di Sicurezza) la creazione di una corte ad hoc che avrebbe ben definito il crimine di terrorismo e individuato gli attacchi o il periodo oppure gli individui da processare. la solita aia avrebbe potuto funger ottimamente alla bisogna ma anche le isole feroesi, magari piu' facili da difendere.

2) Quale governo, o governatore di stato nel caso degli Usa (l’11settembre colpìNew York, la Virgina e la Pennsylvania) avrebbe accettato l’incubo di un processo e di una detenzione che avrebbe molto probabilmente prodotto azioni terroristiche per chiedere la liberazione del “profeta”? Come avremmo reagito se qualche gruppo jihadista avesse catturato un autobus pieno di scolaretti minacciando di sgozzarli tutti uno per volta con web cam per Internet se Osama non fosse stato liberato? Ci siamo già dimenticati gli anni delle BR, dei ricatti con lettere e comunicati ai giornali, che pure al confronto di al Quaeda erano boy scout?

R-2) direi che questo secondo punto non merita risposta sia perche' in parte gia' data sia perche' questo zucconi scrive delle banalita' non di poco conto. certo il processo doveva godere di tutti i piu' alti standard di giustizia, ma non necessariamente andare in diretta in mondovisione.

3) Con quale procedura? Militare (corti marziali) o civile? Se militare, avremmo parlato di processo sommario, di “kangaroo court”, di giustizia da Far West, trovate un ramo alto e una corda. Se civile, l’imputato avrebbe avuto diritto, come qualsiasi uxoricida, rapinatore, serial killer, alle piene e totali garanzie offerte alla difesa. Non ci sarebbe stata scarsità di avvocati disposti a rappresentarlo affermando – come è giusto – che ogni imputato deve essere difeso nella pienezza del codice. Altrimenti perchè fargli un processo, se è soltanto una farsa come quella contro Saddam Hussein in Iraq?

R-3) vedi sopra

4) Per quali reati specifici? Come sappiamo da Norimberga in poi, dimostrare “oltre ogni ragionevole dubbio” il reato di crimini contro l’umanità è difficilissimo e gli esiti sono spesso contraddittori. il Feldmaresciallo Keitel, un militare che sosteneva di avere fatto soltanto il proprio dovere agli ordini del capo dello stato, fu impiccato. Albert Speer, architetto e civile, senza il quale la macchina bellica del Reich si sarebbe inceppata e i Keitel non avrebbe avuto gli strumenti per compiere i loro crimini, se la cavò.


R-4) posto che per crimini contro l'umanita' abbiamo gia' la definizione dello statuto di roma bella e che pronta, molto probabilmente con un intenso lavoro si sarebbe anche potuti giungere alla definizione del crimine di terrorismo (il che avrebbe finalmente tolto tutte le manipolazioni politiche in atto che vedono in paesi, anzi gli ex regimi arabi, impegnati a trovare una definizione di 'terrorismo di stato' per portare alla sbarra israele). non sarebbe stato, come norimberga, la giustizia dei vincitori sui vinti, perche' al qaeda e' viva e, mi si dice, prontissima a colpire.

5) Avremmo dovuto usare testimonianze estorte con la tortura? No, perchè ogni tribunale civile vero le avrebbe considerate inammissibili. Pentiti? Ma non ci stanno disperatamente spiegando che i pentiti sono inattendibili? Saremmo ricaduti nella comoda trappola del “mandante morale” che tanti guasti ha fatto anche in Italia?

R-5) e' chiaro che qui il problema e' enorme. anche negli stati uniti le confessioni estorte son illegali, oltre che perseguibili visto che negli usa e' prevista come reato penale (in italia no) sicuramente all'accusa non sarebbero mancati elementi di prova contro bin laden sulla base di informazioni raccolte negli anni non necessariamente colla tortura. diciamo che bin laden ha sempre rivendicato il proprio operato, si potrebbe addirittura assistere a un'ammissione di colpa con tentivo di comizio permanente...

6) Con quale durata? Nessuno, nelle civiltà giuridiche serie, può fissare limiti temporali per un processo, che si svolge secondo i propri ritmi non in base a scadenze arbitrarie fissate con maggioranza parlamentari, come si vuol fare in Italia. Sarebbero stati necessari anni, sicuramente. Istruire e condurre un processo a un personaggio accusato di avere creato e diretto una struttura che ha patrocinato, ideato, organizzato, finanziato atti criminali per decenni in tutto il mondo non è il processo Bunga Bunga e neppure il caso Framzoni. Con quanti testimoni, per l’accusa e la difesa? Migliaia? Diecine di migliaia? A quali costi?
 
R-6) dura lex sed lex. con tutti i soldi spesi per catturarlo il costo di un tribunale ad hoc equivale a un paio di mesi di manutenzione degli elicotteri utilizzati per i raid notturni

7) Come avrebbe usato quel pulpito l’accusato? Avrebbe sputtanato l’America, dicono i complottisti, ricordando a tutti di essere stato anche una creatura dei servizi Usa in funzione anti Urss negli anni 70 e 80 e i rapporti che la sua famiglia (non lui, come si blatera in rete) ebbe con i Bush e con altri pezzi da 90 euroamericani. Certamente lo avrebbe fatto, arricchendo la narrazione di prediche, profezie, balle, citazioni sacre, sceneggiate diretti a quel mondo mussulmano che lo stava già abbandonando da tempo, per rinfocolare il proselitismo. Ah ha, molti diranno, ecco la coda di paglia dell’Occidente. Piccolo pro memoria: in guerra, fredda o calda che sia, si formano sempre strane e sordide alleanze per sconfiggere il nemico comune (i nemici dei miei nemici sono i miei amici). Abbiamo già dimenticato che per abbattare Hitler e Mussolini, le democrazie occidentali si allearono con, e rifornirono di armi e soldi, uno dei peggiori criminali di massa della storia, tale Stalin, senza il quale sconfiggere i nazifascisti sarebbe stato molto più duro, se non impossibile?

R-7) nel processo milosevic il giudice toglieva la parola a slob  quando comiziava, non si capisce perche' non avrebbero dovuto fare altrettanto con bin laden. ai detenuti in massima sicurezza (ma
neanche gli altri in attesa di processo) non sono concesse conferenze stampa.

8) Con quale pena? La forca? La siringa? La fucilazione? Certamente, ma soltanto se fosse stata dimostrata la sua colpevolezza perchè la colpa, nella nostra civiltà giuridica che non è quella tagliata con l’accetta del fallacismo islamofobo, il “siete tutti assassini”, è sempre individuale. Vi immaginate che cosa sarebbe accaduto se fra cinque, dieci, quindici anni, esauriti tutti gli appelli e i ricorsi ai quali avrebbe avuto pieno diritto, Osama bin Laden fosse stato condotto in un penitenziario (di nuovo: dove?) per l’esecuzione? Riuscite a concepire il circo tele-inter-giornalistico che – lo so per esperienza di casi ben più piccoli – sarebbe scoppiato nel mondo intero?

R-8) nel confermare che leggere zucconi e' una perdita di tempo, e ripetere che difficilmente bin Laden si dichiarerebbe innocente, magari non riconoscerebbe la legittimita' del tribunale e del processo, ma questo e' un altro discorso, esiste qualcosa che si chiama ergastolo - ahinoni negli USA pure senza appello - e che tale ergastolo sarebbe stato scontato in una prigione di massima sicurezza in a secure and undisclosed location, magari in quelle dove nascondevano dick cheney quando bush era in viaggio ;-)

9) Vi pare che la dirigenza politica degli Usa, da Obama in giù, non abbia considerato e valutato la possibilità di catturarlo vivo, riflettuto se sarebbe stato meglio, anche propagandisticamente (quella del terrorismo è una guerra ideologica, prima che armata) esibirlo in catene come il King Kong del Barnum?

R-9) domanda del piffero, alla quale non potra' che rispondere un giorno l'interessato. secondo me purtroppo no, ma appunto chi son io per dirlo?

10) La mia personale conclusione (di Zucconi) è, avendo assistito ad abbastanza “processi del secolo”, purtroppo, dico purtroppo perchè aborro la legge del taglione, che non esistevano alternative reali all’esecuzione sommaria sul posto. Una volta individuato il covo di Osama e avuta la certezza che lui era nascosto lì, il solo finale possibile era il colpo in testa.

R-10) ecco zucconi e' un radical chic e qui condivide con quelli che lo leggono la sua posa anti-legge del taglione salvo rimangiarsi le convinzioni un attimo dopo quando e' sopravvenuta la convenienza dell'esecuzione sommaria, se questo e' uno che va considerato per quello che pensa siamo veramente messi maluccio.

1 comment:

Anonymous said...

zucconi e' uno di quelli che si beve tutte le fesserie di Obama, e le giustifica pure, con una logica contorta e ondivaga