5.27.2011

Risposta a lettera del Presidente della Provincia di Firenze sull'omofobia

Caro Presidente,

in linea di principio posso essere d'accordo con quanto ci scrivi ma, come sicuramente immaginerai, i Radicali ritengono che la legge Mancino ponga dei seri problemi di interpretazione per quanto riguarda la sanzione penale per reati di "opinione" (chi scrive sui muri frasi offensive deve finire nelle nostre galere illegali?). Altra cosa sono naturalmente le violenze a seguito dell'odio omofobico. La Tua proposta mi pare quindi sicuramente utile per recuperare ciò che già esiste nel quadro normativo nazionale, ma ahimé incompleta per fornire ulteriori strumenti necessari ad affrontare il fenomeno dell'omofobia nelle sue radici sociali e culturali. Occorrerebbe infatti prevedere iniziative politiche volte all'informazione e alla promozione del concetto della non discriminazione come avviene in molti altri paesi europei perché, come l'esperienza ci insegna, e purtroppo l'amministrazione della giustizia italiana conferma, l'inasprimento delle pene funziona forse come argomento per le campagne elettorali ma raramente governa i fenomeni che si prefigge di circoscrivere.

Avvicinandosi il gay pride che a Roma sarà vedrà svolgersi l'appuntamento europeo di maggiore importanza, credo che dovremo tornare ad affrontare la questione in modo laico e a 360 gradi.

Un saluto,

Marco Perduca
membro Commissione Giustizia
segretario Commissione speciale diritti umani
co-vicepresidente del senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito

OMOFOBIA: BARDUCCI, ESTENDERE LA LEGGE MANCINO =
      IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI FIRENZE SCRIVE AI PARLAMENTARI

      Firenze, 26 mag. - (Adnkronos) - ''Se anche in luoghi di eccellenza del pensiero, come ad esempio le universita', appaiono scritte che invitano ad usare contro i gay i gas di Auschwitz, allora vuol dire che il livello di guardia e' stato ampiamente superato''.

Prendendo spunto dai recenti fatti accaduti alla Bocconi, il presidente della Provincia di Firenze, Andrea Barducci, ha scritto una lettera ai parlamentari toscani per chiedere un loro impegno ''al fine di estendere anche alle manifestazioni chiaramente omofobiche gli effetti della cosiddetta legge Mancino del 25 giugno 1993, n. 205 che gia' prevede misure in materia di discriminazione razziale, etnica ereligiosa''.

      Nella sua missiva Barducci prende atto che ''quasi mille giorni non sono stati sufficienti per concludere il travagliato iter legislativo della cosiddetta legge contro l'omofobia che, nella proposta purtroppo bocciata dalla Commissione Giustizia, introduceva aggravanti per i reati commessi a scopo discriminatorio. Una norma che tra l'altro aveva il pregio di ricalcare il testo del Trattato di Lisbona, gia' recepito dall'Italia nel 2008''. ''Nel frattempo - conclude Barducci - nel Paese si avvertono pericolosi rigurgiti omofobici che dovrebbero indurre il legislatore a studiare velocemente specifiche norme di tutela contro l'omofobia''.

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