2.10.2011

Sotto a chi tocca, anche la piazza libica si mobilita

Sulle relazioni Italia-Libia
PERDUCA (PD). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

PERDUCA (PD). Signor Presidente, sarebbe stato bello poter fare una replica nell'ambito della discussione appena conclusa. 

Vorrei però ora parlare del Trattato di amicizia Italia-Libia, che tra un mese vedrà un ulteriore passaggio senza che il Governo abbia deciso di riferire sul suo stato dell'arte. 

Il Trattato è importante, perché il 17 febbraio, a Tripoli, è stata indetta una manifestazione chiamata «Il giorno della collera».
Ebbene, visto che il ministro Frattini si è affrettato, all'indomani della prima manifestazione di piazza a Tunisi, a invocare il «modello Gheddafi» come il miglior modo possibile di gestire un Paese perché esso sia stabile e possa quindi candidarsi a dialogare nel migliore dei modi possibili con la parte settentrionale del Mediterraneo, non vorrei venissero utilizzate alcune delle dotazioni che sono state date alle Forze armate e alla polizia libiche per non far arrivare in Italia gli immigrati (costretti in campi di filtraggio o in veri e propri campi di tortura) anche in piazza il 17 febbraio contro chi manifesta contro il colonnello Gheddafi.

Ora, dal momento che siamo bloccati perché non si sa se vi sarà qualche spicciolo in più per accontentare chi sta seguendo da vicino il decreto cosiddetto milleproroghe, spererei che il Governo trovasse una mezz'ora per prendere in considerazione la richiesta, più volte portata avanti, anche con documenti formali - (ricordo, tra tutti, alcuni ordini del giorno a prima firma del senatore Marcenaro), di venire a comunicare in Aula a che punto sono le collaborazioni, e in quali campi, tra l'Italia e la Libia, visto che il motivo per cui abbiamo firmato un accordo con una dittatura era che volevamo togliere dalla nostra coscienza i pesi del regime fascista e del Regno d'Italia che avevano colonizzato quella parte del mondo. Si parla di amicizia fra i popoli. Ecco, pare che il popolo libico fra dieci giorni scenderà in piazza contro il colonnello. Vedremo se l'amicizia sarà nei confronti di chi silenzia il popolo o invece del popolo vero. (Applausi della senatrice Poretti).

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