Dopo il Ministro Frattini anche i presidenti delle Commissioni esteri di Camera e Senato si sono affrettati a predicare la non interferenz negli affari interni della loro alleata strategica Libia.
Bene, siccome c'è il forte dubbio che l'Amico personale di Berlusconi e D'Alema Gheddafi possa restare dove è, occorre che una volta che i libici se ne saranno liberati senza l'aiuto degli europei, europei che ancora una volta manifestano non solo la loro inutilità ma anche il danno che arrecano alle aspirazioni di libertà e democrazia nel resto del mondo colle loro dichiarazioni "prudenti", anche tutti coloro che oggi predicano la non ingerenza, come i Presidenti Dini e Stefani si facciano da parte perché indegni - e magari anche inutili - del ruolo istituzionale che ricoprono.
Sarebbe infatti contro-producente per gli egoistici interessi italiani avere gli amici dell'ex regime in prima fila a confermare gli annunci di amicizia del popolo italiano col vero popolo libico liberato coi quali si è voluto far ratificare il miliardario accordo tra Italia e la Libia del dittatore Gheddafi.
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