11.25.2010

Violenza a donne: Senatori Radicali, il piano Carfagna da 20 milioni di euro includa anche revisione radicale Dl prostituzione

Violenza a donne: Senatori Radicali, il piano Carfagna da 20 milioni di euro includa anche revisione radicale Dl prostituzione

Dichiarazione dei Senatori Radicali Marco Perduca e Donatella Poretti:

"Il piano nazionale della violenza sulle donne finanziato con 20 milioni di euro annunciato oggi dal ministro per le Pari opportunità è tanto urgente quanto necessario, ma per contrastare e prevenire la violenza sulle donne occorre anche rivedere radicalmente alcune di quelle misure 'securitarie' che creano le condizioni per lo sfruttamento delle donne. Non basta infatti mettere in rete o potenziare i centri di antiviolenza o creare un numero verde nazionale, bisogna andare al cuore di certi fenomeni per poter colla legge. Gli effetti criminogeni di leggi come la Bossi-Fini, ma anche la Fini-Giovanardi (troppo spesso incontriamo cittadine non italiane in carcere perché incastrate per spaccio dai loro sfruttatori), devo essere presi in seria considerazione ogni qual volta si parla dei più deboli: le donne vittime della criminalità son sempre vittime due volte. Il Ministro Carfagna, che anche sulle donne rom, sinti e camminanti ha manifestato un sincero interessamento e un impegno a reperire i fondi europei, dovrebbe prendere in considerazione di ritirare la proposta per la regolamentazione della prostituzione perché metterebbe in serio pericolo l'inclumità di migliaia di donne che se riportate - o deportate - verso i loro paesi di origine perché ritenute ree di prostituirsi in luoghi pubblici o aperti al pubblico, ma non processate per questo 'reato' andrebbero incontro a potenziali situazioni drammatiche. Quindi se per le donne italiane occorre applicare sempre le normative esistenti, per le non italiane occorre studiare con grande attenzione le dinamiche migratorie prima di passare all'espulsione, il buon governo necessita di un bilanciamento tra la percezione del miglioramento dell'ordine pubblico nazionale e il pericolo di vita a cui si espongono i migranti, donne e bambini in primis.

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