11.14.2010

Per la ratifica della Convenzione sulle bombe a grappolo


PERDUCA (PD). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

PERDUCA (PD). Signora Presidente, intervengo a seguito di una lettera inviata a tutti i senatori dalla ONLUS «Campagna italiana contro le mine».

Domani si conclude nel Laos la prima conferenza di tutti i Paesi che hanno deciso di sottoscrivere la Convenzione sulle munizioni cluster - anche se probabilmente è stato scelto il posto peggiore in cui convocare questo incontro - riconoscendosi nei contenuti di quel documento internazionale.
Ebbene, l'Italia non ha ancora fatto sapere quando intende ratificare la Convenzione. La senatrice Pinotti ha presentato un disegno di legge - di cui il Governo, purtroppo in maniera non stringente, si è impegnato a facilitare l'iter - a conclusione del quale l'Italia si troverà tra i Paesi che riconoscono quanto indicato nella suddetta Convenzione. Il problema è legato al fatto che si ritiene siano necessari fino a 160 milioni di euro per dismettere le munizioni in nostro possesso e contribuire anche ad una serie di iniziative volte a dare un aiuto ai Paesi vittime dell'utilizzo di queste bombe. Siccome nel corso della prossima settimana sarà trasmessa dalla Camera la manovra finanziaria, considerato che il Governo ha già annunciato di non essere riuscito a trovare i 2 miliardi di euro necessari per far fronte a tutto ciò che si dovrà includere nel cosiddetto milleproroghe di fine anno, chiediamo un impegno ulteriore, o quanto meno una maggiore attenzione per questo impegno internazionale che l'Italia assume, ma che poi non mantiene. Ciò è fondamentale, sia perché ne va ancora una volta della nostra reputazione all'interno delle organizzazioni multilaterali, sia perché si sta parlando di aiuti concreti nei confronti di popolazioni civili che hanno subito da anni l'uso di queste bombe. (Applausi della senatrice Granaiola).

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