Una ne pensano e cento ne fanno al Ministero della difesa; ma mai la fanno da soli. Infatti, se per la 'mini-naja' e' stata coinvolta la Ministra per la Gioventu' - del paese piu' "vecchio" del mondo - per la 'scuola di guerra' il Ministro La Russa ha coinvolto la Ministra Gelmini. Certo si tratta di una sperimentazione, ma proprio come per la mini-naja il periodo di prova durera' poco per via dal solito grande numero di richieste alle quali il governo non potra' non corrispondere.
Negli ultimi anni per via dei tagli indiscriminati a scuola son diminuite le ore di insegnamento dell'italiano, si ciancia di rendere obbligatorio l'inglese anche per l'apprendimento di altre materie, mentre le ore di scienze son ridotte all'osso, oggi invece si ritiene necessario far allenare gli studenti a dormire in ambienti ostili: probabilmente una legittima preoccupazione visto che i giovani italiani, se si continua cos', si troveranno a dormire sotto i ponti, visto che non saranno competitivi sui mercati internazionali perche' prodotti di una scuola che alla mens sana predilige il corp militare. Con la Senatrice Poretti abbiamo presentato un'interrogazione per capire anche quali saranno i reali costi dell'iniziativa perche' troppo spesso alle dichiarazioni di contributo volontario poi non corrispondono i conti.
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