La Russa se la rilegga, legga poi e faccia circolare tra chi cavalcherà a fianco della cavalleria libica, tra gli altri documenti, il Rapporto di Amnesty International sulla Libia - Riforme ferme, ne soffrono i diritti umani dove si denuncia che “Le violazioni dei diritti umani continuano a essere commesse dalle forze di sicurezza, in particolare dall’Agenzia per la sicurezza interna (Asi), che pare avere poteri incontrastati di arrestare, imprigionare e interrogare persone sospettate di essere dissidenti o di svolgere attività legate al terrorismo. Queste persone possono essere trattenute senza contatti con l’esterno per lunghi periodi di tempo, torturate e private dell’assistenza legale. Centinaia di persone languono nelle prigioni libiche, anche dopo la fine della pena o dopo essere state assolte da un giudice, nonostante negli ultimi anni ne siano state rilasciate altrettante, tra cui alcune detenute illegalmente”. Per pudore andrebbe cancellato li programma.
We’re on a road to nowhere Come on inside * Takin’ that ride to nowhere We’ll take that ride
8.27.2010
Sdoganamento circense di Gheddafi indegno di Salvo d’Acquisto. Dopo Frecce tricolori si macchia reputazione anche dei Carabinieri. Per rispetto dei m
“Se festeggiare un trattato firmato con una dittatura liberticida è indegno di un paese civile celebrarlo col circo a cavallo da svolgere nella prestigiosa caserma dei Carabinieri intitolata al martire civile Salvo D’Acquisto è intollerabile. L’anno scorso il Ministro La Russa inviò le Frecce Tricolori a Tripoli, quest’anno fa ospitare invece la cavalleria rivoluzionaria nella Caserma intitolata a chi si sostituì a vittime innocenti e 67 ani fa fu insignito della medaglia d’oro al valor militare con questa motivazione «Esempio luminoso d’altruismo, spinto fino alla suprema rinuncia della vita, sul luogo stesso del supplizio, dove, per barbara rappresaglia, era stato condotto dalle orde naziste insieme a 22 ostaggi civili del territorio della sua stazione, pure essi innocenti, non esitava a dichiararsi unico responsabile di un presunto attentato contro le forze armate tedesche. Affrontava così — da solo — impavido la morte, imponendosi al rispetto dei suoi stessi carnefici e scrivendo una nuova pagina indelebile di purissimo eroismo nella storia gloriosa dell’Arma.»
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