1.19.2010

Sul permesso di soggiorno

PERDUCA (PD). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

PERDUCA (PD). Signor Presidente, innanzitutto vorrei aggiungere la mia firma all'interrogazione ricordata poco fa dal senatore Lannutti. Più che amici, andrei a vedere anche i parenti, perché mi sembra che siano parte in causa abbastanza pesante nella questione.

Riagganciandomi poi alle tematiche sollevate dal senatore Di Giovanni Paolo relativamente all'immigrazione, desidero informare che in queste ore a Caserta è in corso un presidio non violento davanti alla prefettura. Come è noto, da Caserta provengono molti dei braccianti che a Rosarno sono stati al centro degli attacchi all'inizio dell'anno. Braccianti che sono in Italia talvolta anche dall'inizio degli anni 90, molto spesso con permesso di soggiorno, valido o scaduto.

Abbiamo avuto nelle settimana scorsa, insieme al segretario dei Radicali italiani, Mario Staderini, e a un militante di origine ivoriana, Ouattara Gaoussou , un incontro con il ministro Brunetta per chiedergli che vengano rispettati i termini di legge: 21 giorni sono necessari per il rinnovo del permesso di soggiorno, 21 giorni vengano utilizzati. Qualora vi fossero problemi amministrativi - chiaramente in Italia la burocrazia non si fa mancare nulla dal punto di vista dell'inefficienza - si adotti il silenzio assenso proprio per evitare di creare condizioni in cui, specie laddove lo Stato non è necessariamente presente, alla mancanza di una presenza di ordine pubblico si va ad aggravare la condizione di chi da legale si trova ad essere illegale, quindi alla mercé delle organizzazioni criminali o informali per la raccolta stagionale di pomodori o aranci.

Quindi, la raccomandazione è in primis sicuramente quella di rispettare le leggi e, in secondo luogo, di adottare un silenzio assenso perché si tratta di centinaia di migliaia di persone che sono in Italia, che vivono e lavorano tranquillamente e che spesso quando lavorano fuori dalla zona in cui risiedono vivono in condizioni non propriamente dignitose.

No comments: