Continuare a non prendere in considerazione il problema che la metà del prodotto interno afgano è frutto della coltivazione di papavero resa illegale dalle convenzioni delle Nazioni unite e che, in virtù di tale proibizione, essa è al di fuori del controllo della legge e quindi da sempre nelle mani della criminalità organizzata, vuol dire non avere a cuore il futuro dell'Afghanistan ma solo di voler creare occasioni di spesa militare.
Alla Farnesina sanno perfettamente che le convenzioni internazionali consentono la coltivazione del papavero per fini medico-scientifici e che l'Organizzazione Mondiale della Sanità stima che circa l'80% della popolazione mondiale - oltre quattro miliardi e mezzo di persone! - non ha accesso ad analgesici. Perché non adoperarsi in seno all'Onu per concedere all'Afghanistan la possibilità di trasferire le colture oggi controllate dalle narco-mafie a una struttura gestita dagli internazionali che, coll'aiuto della Nato, potrebbe garantire la produzione di morfina per il mercato nazionale e per buona parte dei paesi in via di sviluppo che ne hanno un drammatico bisogno?
L'esautoramento del Parlamento e la totale mancanza di visione d'insieme relativamente al contesto afgano, oltre che la norma incostituzionale del congelamento fino al luglio 2011 le rappresentanze dei militari, son stati i motivi per cui con la Senatrice Poretti non abbiamo partecipato al voto per il ri-finanziamento delle missioni. Se il Governo dovesse venire a riferire alle Camere, occorrerebbe che fossimo informati sulla strategia globale dell'Italia in quanto membro della Nato circa tutti i problemi sul tappeto afgano e non per offrire la solita rassegna di "grandi temi".
1 comment:
I will not approve on it. I think nice post. Especially the title-deed attracted me to study the sound story.
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