4.21.2009

Se il Vaticano vuol legittimizzare Ahmadinejad lo faccia senza i miei soldi

Anche se in extremis e di fronte a notissimi comportamenti, l'Unione europea s'e' finalmente trovata concorde nel non legittimare le infamanti accuse di Ahmadinejad contro Israele e l'Onu stessa col grave gesto dell'abbandono della sala. Adesso pero' non si puo' tornare indietro.

Il Governo italiano, che per una volta c'ha visto giusto, deve ricordare che con questo Iran non si puo' dialogare, ma deve anche rivedere radicalmente i propri rapporti diplomatici con chi in quella sala di Ginevra ha deciso di rimanere, a partire dalla Santa Sede.

Non e' infatti ammissibile non censurare le decisioni dello Stato Citta' del Vaticano rimasto ad ascoltare silente le infamie del Presidente delle Repubblica islamica in virtu' della necessita' del dialogo ad oltranza su temi "etici". Considerate le ultime uscite del Papa e visti i rapporti concordatari col Vaticano, due mi paiono le questioni che l'Italia non puo' non affrontare:

- La valutazione dello status di cui gode la Santa Sede all'Onu, una Citta' Stato di poche anime dove i "diritti civili" quando riconosciuti lo sono solo ai maschi per eleggere a vita un capo di Stato che pur non facendone parte pienamente influenza i lavori delle Nazioni uniti su piattaforme illiberali e discriminatorie contro i valori della Carta dell'Onu e la Dichiarazione universale dei diritti umani.

- A 25 anni dalla sua istituzione la revisione, prevista tra l'altro dalla legge stessa, del meccanismo che finanzia una Chiesa cattolica, militante politico transnazionale, con l'8x1000 sull'IRPEF. Presto interrogheremo il Governo in materia.

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