TRNC NEWS HEADLINES

ZERIHOUN: WE ARE ENCOURAGED

UN General Secretary’s Special Representative in Cyprus and UN Peace Forces Missions Chief Taye-Brook Zerihoun expressed that it was encouraging to see that the two leaders have taken initiative in determining the initial point of commencement of the negotiations.

Zerihoun reiterated that by advancing the process to contribute to the inititiatives, he could see that a solution could be attained from the new and positive atmosphere in Cyprus.

Mentioning that he was hopeful with respect to the new developments, Zerihoun added that that the two leaders were decisive in developing the peace phase and that he had supported them in their joint initiative.


GREEK CYPRIOT COURT REJECTS COURT CASE

The Greek Cypriot Supreme Court rejected the appeal made against the Greek Cypriot Administration by relatives to the missing persons in the villages Taşkent and Teraziköy.

The judgement of the Greek Cypriot Supreme Court was read yesterday. The relatives of the five missing persons whom were amassed wthin the two villages in 1974 and still remain as missing had made an appeal to the Greek Cypriot Supreme Court that the Greek Cypriot Administration had failed to fulfil their constitutive obligations, had failed to conduct an effective inspection of the relative missing persons and have refused to provide information to the relatives of the missing.

Preceding the judgment, the lawyer representing the relatives of the five missing persons’ Şefika Durduran underlined in her announcement that it is a constitutional obligation to provide information and to effectively investigate the fate of missing persons.

Making reference to the judgement made by the European Court of Human Rights in the “Varnava” case against Turkey for “…not fulfilling responsibilities for the missing Greek Cypriot persons in 1974 Peace Opration”, Durduran stated, “We contrarily claim that the Republic of Cyprus has not fulfilled its obligations and despite the passing of so much time has not effectively investigated the fate of missing persons.”

Pointing out that just as the documents issued to them, the judgement of the court was made in Greek and added that their next steps will considered once the judgement is translated.

Durduran explained that despite that the official languages of the Constitution of the Republic of Cyprus is both Turkish and Greek and that the documentation delivered by them as filed exhibits, replies made to them and court judgements were delivered in Greek. Durduran expressed the difficulties they had faced in translations of these replies and court
hearings.

Riassunti

Casini caucasici

NE/ GEORGIA, PERDUCA: DIBATTITO ONU NON EPISODIO, MA DISCUSSIONE
Vicepresidente Radicali: aprire dibattito sul Caucaso

Roma, 30 mag. (Apcom) - La discussione in Consiglio di sicurezza dell''Onu sul drone georgiano abbattuto il 20 aprile non sia solo un episodio, ma apra un dibattito sul tema. E'' l''invito di Marco Perduca, vicepresidente del Partito Radicale, al Senato nelle liste del Partito democratico.

"E` positivo che il Consiglio di sicurezza, seppur a porte chiuse, si riunisca per accertare la dinamica dell`abbattimento del drone georgiano del 20 aprile scorso. Le richieste di una presenza abkhaza a New York da parte della Federazione russa potrebbero essere accolte se Mosca confermasse questo atteggiamento inclusivo ogni qualvolta si parli di Caucaso e non solo di quelle regioni che si ritengono godere del sostegno russo come la Abkhazia e l`Ossezia del sud, dove continuano misteriosi attentati - ha dichiarato in un comunicato - Il silenziamento della Cecenia, ma anche quello sulla situazione in Dagestan o Inguscezia non può che lasciar presagire contesti dove la "normalizzazione" russa sta creando situazioni esplosive.

L`utilità della discussione sull`incidente georgiano al Palazzo di Vetro ci sarà se esso verrà inquadrato pienamente nel contesto trans-caucasico".

Quindi Roccella, Quindi?!?!?

AIDS: ROCCELLA, PAROLE PAPA DI BUON SENSO

(ANSA) - ROMA, 29 MAG - E'' ''un''affermazione di buon senso'' quella del Papa sull''astinenza e la fedelta'' coniugale come mezzi per prevenire l''Aids. Lo afferma il sottosegretario al Welfare Eugenia Roccella.

''Mi sembra puro buon senso, il problema dell''Africa e'' la promiscuita'' che inficia anche l''efficacia dell''uso del preservativo - afferma Roccella - non dico che il profilattico non sia utile, ma se non e'' accompagnato da un rapporto tendenzialmente monogamo e'' difficile che possa fornire la salvaguardia assoluta dal contagio. Questo non lo affermo io - aggiunge il sottosegretario - ma una ricerca dell''Ong Ippf, che si occupa di pianificazione delle nascite, e che ha dimostrato che se si hanno molti rapporti la capacita'' del profilattico di proteggere dal contagio tende a zero''.(ANSA).

GAY PRIDE: RADICALI,DA QUANDO S.GIOVANNI PROPRIETA' VATICANA?

GAY PRIDE: RADICALI,DA QUANDO S.GIOVANNI PROPRIETA''VATICANA?

(ANSA) - ROMA, 29 MAG - Un ''''diniego inaccettabile'''': cosi'' i
Radicali Rita Bernardini, Marco Perduca e Sergio Rovasio
commentano la decisione della Questura di Roma di revocare
l''autorizzazione alla sfilata del Gay Pride romano a concludersi
in Piazza San Giovanni.
''''La questura di Roma, dopo aver confermato nel mese di
aprile che Piazza San Giovanni sarebbe stata il punto di arrivo
del Gay Pride del prossimo 7 giugno, ha obiettato ieri che la
piazza non si puo'' usare perche'' alle 21 del 7 giugno ci sara''
un concerto all''interno della Basilica. Ricordiamo alla
questura, e al Vaticano, che il Gay pride si svolgera'' in orario
pomeridiano e certamente per le ore 21 sara'' concluso. Riteniamo
quindi del tutto inaccettabile questo diniego e ci auguriamo che
le autorita'' rivedano questa loro decisione, nella quale si
potrebbe scorgere un profumo d''incenso per gratificare le
gerarchie vaticane che, lo ricordiamo, non sono proprietarie
della piazza''''.
Oggi pomeriggio una delegazione di radicali, guidata dal
senatore Perduca, partecipera'' alla conferenza stampa convocata
presso la sede del Circolo Mario Mieli a Roma. (ANSA).

Joint statement on Cyprus

JOINT STATEMENT BY GREEK CYPRIOT LEADER DEMETRIS CHRISTOFIAS AND TURKISH CYPRIOT LEADER MEHMET ALI TALAT

23 May 2008

The Leaders today had genuine and fruitful discussions, and reviewed the results achieved pursuant to the 21 March agreement.

They reaffirmed their commitment to a bi-zonal, bi-communal federation with political equality, as defined by relevant Security Council resolutions. This partnership will have a Federal Government with a single international personality, as well as a Turkish Cypriot Constituent State and a Greek Cypriot Constituent State, which will be of equal status.

They instructed their Representatives to examine, within 15 days, the results of the technical committees.

The Representatives will consider civilian and military confidence-building measures. They will also pursue the opening of Limnitis/Yeşilırmak and other crossing points.

The Leaders decided to come together again in the second half of June to make a new assessment.

Vorrei firmare l’appello del Riformista ma non posso

Niente di più necessario e urgente che opporsi al regime fondamentalista islamico di Ahmadinejad come nelle intenzioni dell’appello del Riformista, oppure di passare a una politica estera italiana alternativa alla ricerca di quel quieto vivere che troppo spesso ha caratterizzato le relazioni italiane con decine di paesi detentori di fonti energetiche, ma sottoscrivere l’appello del Riformista risulta alquanto difficile.

Per i Radicali, e non da ieri, la possibile soluzione del cosiddetto conflitto israelo-palestinese passa per l’ampliamento anche a quella regione del Mediterraneo delle norme e trattati che hanno consentito oltre mezzo secolo fa la nascita della Comunità europea e che hanno progressivamente ridotto la sovranità nazionale assoluta degli stati coinvolti nel processo di “unione” promovendo pace, libertà e prosperità. Il primo punto dell’appello del Riformista invece fonda la ricerca della pace tra israeliani e palestinesi sul principio del “due popoli due stati” cancellando quanto, dal Manifesto di Ventotene in poi, ha invece costituito l’elemento qualificante delle relazioni civili, politiche ed economiche di una regione del mondo che in pochi anni aveva lanciato due guerre mondiali.

Quale è l’analisi politica che porta gli amici del Riformista a riconoscere, ancora una volta, questo potere salvifico allo stato nazione piuttosto che auspicare il progresso verso, almeno, il “due popoli una democrazia”?

Non capisco poi come si possano far convivere i punti 2 e 3 dell’appello in cui si afferma il sostegno alle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell’Onu con il rispetto per la sovranità della Repubblica Islamica dell’Iran. Con quali strumenti si impone una decisione delle Nazioni unite se non forzando la sovranità di un membro? Infine, Occorre ampliare ulteriormente la denuncia delle politiche del regime iraniano, un regime che, oltre che perseguire gruppi politici e religiosi fonda la propria esistenza sull’apartheid - mai ricordata da nessuno - di una minoranza di persiani nei confronti degli azeri, assiri, ahwazi, baluci, ebrei, kurdi e turcomanni che costituiscono oltre il 50% della popolazione di quel paese.

Arricchire la critica potrebbe aiutarci a individuare una proposta di governo di una situazione esplosiva. Quindi, NO al benvenuto ad Ahmadinejad, ma anche NO a vecchi e fallimentari schemi che ci fanno solo correre il rischio di perpetrare l’approccio “sovranista” da realpolitik che ha concorso a produrre ciò contro cui oggi dobbiamo invece schierarci agendo per rispetto dello stato di diritto a livello transnazionale.

C'è un clima nuovo anche in estremo oriente

parrebbe, chissà se è all'italiana...

LE PRIME DICHIARAZIONI DEL PRESIDENTE LIBANESE...

Sul Foglio di oggi:

Al direttore - Le prime dichiarazioni del presidente
libanese Suleiman su Israele non lasciano
ben sperare, anzi! Pare proprio che per
suggellare quel compromesso che si è ricercato
per eleggerlo, e che dà a Hezbollah il veto su
qualsiasi decisione, il Libano fondi la ricerca
dell`unità nazionale nella necessità di difendersi
dallo stato ebraico. Come si può pensare
che Hezbollah si disarmi quando, malgrado la
presenza inter nazionale, nei mesi scorsi sono
stati ammazzati. diversi parlamentari. della
maggioranza e nel solo maggio almeno sessanta
persone sono cadute vittime della violenza
del "partito di dio`? Confermare la presenza
nel contingente Unifzl2 non è quindi sufficiente,
anche se necessario; occorre al contempo

promuovere un`iniziativa politica transatlantica
per applicare pienamente la risoluzione
Gnu 1.701, individuando le reali cause del
conflitto, a patente carattere regionale, e sostenere
il lavoro del tribunale speciale per l`omicidio
Harin. Senza un avvio di recupero di legalità
internazionale pare difficile prevedere
un f uturo per il Libano in controtendenza con
gli ultimi trent`anni della sua storia.

Marco Perduca, senatore radicale nel Pd

TRNC NEWS HEADLINES

TALAT ARRIVES TO BRUSSELS

Turkish Cypriot President Mehmet Ali Talat has began his contacts in his arrival to Brussels upon the invitation of European Union Periodic President and Slovenian Foreign Affairs Minister Dimtrij Rupel.

President Talat firstly met with Slovakian Foreign Affairs Minister Jan Kubis in the afternoon. According to an announcement from the Presidency, European Union relations and recent developments of the Cyprus problem were discussed within the meeting. Preceding his first meeting, Talat later met with French Minister for EU Affairs, Jean Pierre Jouyet. Both meetings had taken place at the hotel of where the President was staying.

President Talat will today morning meet with Slovenian Foreign Affairs Minister Dimtrij Rupel. Talat will then meet with Higher Representative for European Union Joint Security and Foreign Policy, Javier Solana.

DISI PRESIDENT WILL TODAY VISIT UBP

Accompanied with his delegation, Opposition leader Greek Cypriot Democratic Movement Party (DISI) President Nikos Anastiades will today visit the Turkish Cypriot main opposition National Union Party (UBP).

According to information provided by the UBP Press Bureau, the visit will take place at 10:30 within the building situated on Mehmet Akif Avenue where the General Presidency of the UBP is located.

Libano: è iscritto a parlare il senatore Perduca

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

PERDUCA (PD). Signor Presidente, colleghi, signor Ministro, nella sua informativa si sono scorti un clima ed un tono che sono propri di queste sale e del contesto politico italiano; cioè, si racconta quel che succede quasi fossimo fatti dalle cose, senza mai analizzare come si arriva a costruire queste cose.

Ci ha descritto quello che è successo e ci ha ricordato che sono state ammazzate 72 persone soltanto nel mese di maggio e almeno una mezza dozzina di parlamentari della maggioranza, che ci sono quasi mille feriti soltanto negli ultimi mesi, ma non ci sono stati dati un giudizio o un'analisi politica da parte sua e da parte del Governo Berlusconi sul modo in cui si è arrivati a dare alla Lega Araba (la lega di Stati non democratici) il potere di arrivare a un compromesso. Dico questo perché - é stato ricordato poco fa - la parte conclusiva dell'intervento del presidente Berlusconi alla Camera, quando ha chiesto la fiducia, si è incentrata tutta sulla necessità di garantire la sicurezza a Israele. Una delle prime dichiarazioni che il presidente Sleiman ha fatto é stata quella di dire che le nostre armi adesso saranno chiaramente rivolte verso l'esterno e non verso l'interno, come lei ci ha ricordato. L'esterno qual è? Non la Siria, con cui continuano ad esserci problemi, ma Israele.

La prospettiva per cui 11 Ministri su 30 saranno del blocco che fa riferimento ad Hezbollah - che sicuramente è un partito politico, ma che ha anche delle fazioni militari armate che sono state la causa della guerra del 2006 - non credo vada necessariamente nella direzione auspicata dal presidente Berlusconi di difesa dello Stato d'Israele.

Ancora più preoccupante in quel che lei ci ha detto oggi è che due sono, secondo lei, gli elementi che trova ulteriormente positivi rispetto all'Accordo di Doha: la stabilità da una parte e la sovranità dall'altra. Ecco, non credo che nel 2008 la sovranità assoluta di uno Stato Nazione possa, in qualche modo, concorrere non soltanto a trovare la pace - che non è mai apparsa nel suo discorso -, ma neanche la stabilità.

Quindi, c'è bisogno di recuperare un'iniziativa politica ben precisa e non soltanto diplomatica e militare, per quanto anche queste siano assolutamente necessarie.

L'Europa, il gruppo degli «Amici del Libano» deve essere composto dagli Stati membri dell'Unione europea per ampliare anche a quella parte del Mediterraneo l'idea di una patria fondata sul diritto internazionale e, soprattutto, sulla ricerca di una giustizia senza la quale non potrà esserci una pace duratura. (Applausi dal Gruppo PD).

Statement by the Presidential Spokesperson Mr. Hasan Ercakica

Statement by the Presidential Spokesperson Mr. Hasan Ercakica

President Talat has been maintaining his contacts in Brussels. The first impression elicited from these contacts is that the EU countries have greatly been interested in the settlement of the Cyprus problem. The Foreign Affairs and the Europe Ministers of the EU member countries wants the immediate settlement of the Cyprus problem. They have conveyed the message that they are ready to provide any kind of assistance.

As it is known, the negotiations regarding the settlement of the Cyprus problem are being maintained under the supervision of the United Nations. The Turkish Cypriot side is not for taking this process under the umbrella of the EU since the Greek Cypriot side spends efforts to exploit their unjust EU membership against the Turkish Cypriot side. Therefore, the contribution of the EU to the negotiation process has to be limited to a technical level.

In order to provide its political contributions to the process, the EU has to prioritize the lifting of the isolations imposed on the Turkish Cypriots and in this context, the implementation of the Financial Aid Regulation and the adoption of the Direct Trade Regulation.

While the EU has been acting enthusiastic to solve the Cyprus problem, it should also pay attention not to organize joint military exercises with the GC side violating the international agreements just like France who will take over the EU Term Presidency soon, did. It should not be forgotten that establishing such relations with the Greek Cypriot side not only encourages them to maintain the isolation of the Turkish Cypriots but also averts their contribution to the settlement process.

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It should once again be stated that the meeting held on Friday between President Mr. Mehmet Ali Talat and the Greek Cypriot Leader Mr. Demetris Christofias has greatly been positive in terms of its results.

At the moment, Mr. Ozdil Nami and Mr. Georges Iacovou, as the representatives of the two leaders, are evaluating the results of the said meeting. Naturally, the works of the Working Groups and the Technical Committees are being reviewed as well.

Following the meeting between Mr. Talat and Mr. Christofias on Friday, numerous speculative news items have been published in the Greek Cypriot press. One of these news items puts forward that it was decided during the said meeting that the comprehensive settlement negotiations will start in September. During the meeting of the two leaders, the issue concerning the resumption of the comprehensive settlement negotiations has been discussed and President Mr. Talat has once again conveyed to Mr. Christofias that we, as the Turkish Cypriot side, are ready to start the negotiations. However, the Greek Cypriot side has insisted on the idea of evaluating the works of the Working Groups. As a result of this disagreement, the two leaders have decided to have another evaluation meeting in the second half of June. The Turkish Cypriot side maintains its position that it is possible to relaunch the negotiations in the second half of June. We will be inviting the Greek Cypriot side to put forward an encouraging position regarding the resumption of the comprehensive settlement negotiations as soon as possible.

Meanwhile, it should be stated that we would like to see that this discussion in the Greek Cypriot side is concluded as soon as possible and the Greek Cypriot side fully participates to the negotiation process.

SULEIMAN SU ISREALE NON FA SPERAR BENE

LIBANO: PERDUCA (PD), SULEIMAN SU ISREALE NON FA SPERAR BENE

(ANSA) - ROMA, 26 MAG - Le prime dichiarazioni del presidente
libanese Suleiman su Israele non lasciano ben sperare il
senatore radicale, eletto nelle liste del Pd, Marco Perduca.
''''Anzi - ha osservato Perduca - pare proprio che per
suggellare la sua elezione, frutto di un compromesso che da'' il
potere di veto su qualsiasi decisione a Hezbollah, il Libano
adesso abbia come priorita'' l''unita'' nazionale nella difesa
dallo Stato ebraico. Ricordiamoci che nei mesi scorsi sono stati
ammazzati diversi parlamentari della maggioranza, mentre nel
solo maggio almeno 60 persone sono cadute vittime della violenza
di quel ''''partito di dio'''' con cui si e'' oggi voluto trovare
l''accordo''''.
''''Oltre a confermare la presenza militare italiana nel
contingente Unifil2, occorre dedicare - ha concluso Perduca -
iniziativa politica per individuare, come chiede la risoluzione
Onu 1701, le reali cause del conflitto che ormai e'' sempre piu''
a carattere regionale, sostenere il lavoro del Tribunale
speciale e porre fine alle vuote celebrazioni di una stabilita''
a-democratica. Gli ultimi 30 anni di storia libanese dovrebbero
servire da monito''''. (ANSA).

Pessimo inizio di Frattini sul Libano

«Con i ministri di Hezbollah che saranno nel governo legittimo si può parlare - ha sottolineato Frattini -. Non con le milizie, almeno per quanto riguarda la diplomazia. Poi ovviamente gli arrangiamenti militari sul terreno sono diversi».

Dalai Lama Loses Faith

in talks...

Gianmarco Tognazzi e la censura di regime

Sabato sera ho partecipato alla visione del film "Cecenia" organizzata da alcuni amici del giornalista di Radio Radicale Antonio Russo per onorarne la memoria discutendo delle sue idee, progetti e operato. Erano presenti Leonardo Giuliano e Gianmarco Tognazzi. Alla proiezioni è seguito un lungo e animato dibattito. Essendo "Cecenia" un film che attraverso il lavoro di Antonio denuncia le responsabilità militari e politiche di un conflitto dimenticato, non è mai stato distribuito. Stessa sorte, almeno per ora, è stata riservata a un altro film "scomodo", sempre con Gianmarco Tognazzi, che si intitola "Polvere"...