Il silenzio, o silenziamento, relativo alle violazioni dei diritti umani, e di chi si batte per denunciarne le responsabilita' e la sistematicita', genera terroristi e giornalisti. E' accaduto in passato per i ceceni, i kosovari, ma non per i palestinesi, e accade oggi per gli uiguri. Ultimo esempio "La Stampa" di oggi che pubblica un reportage da Kashgar, una citta' piu' vicina a mezza Asia centrale che a Pechino! Per far dire a un tassista uiguro che Osama Bin Laden gli e' simpatico. Eppure si dice che la citta' di quasi mezzo milione di abitanti e' a maggioranza uigura, non si poteva tentare di far parlare anche un venditore di tappeti o un pastore? Inoltre, si ritiene "fatto certo" che almeno sette uiguri siano stati catturati dagli americani in Afghanistan e detenuti a Guantanamo perche' membri di al Qaeda. Nessuno degli uiguri in questione e' stato trovato colpevole di alcunche' anzi, visto che il rimpatrio in Cina li mette in pericolo di vita, s'e' aperto un processo negoziale internazionale per assicurar loro un paese terzo, rispetto all'Albania dove un paio erano stati inizialmente spediti dall'Amministrazione Bush, dove poter esser accolti in esilio.
3 comments:
RADICALI DISINFORMATORI, NON GARANZIA
La militanza radicale è tutt'altro che una garanzia. Gran parte delle vostre informazione arrivano da Reporter Senza Frontiere, così notoriamente finanziati dalla CIA che neppure loro stessi provano più a negare...
guarda a me basterebbe sapere chi sei
te bbrucia...
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