7.23.2008

Sul decreto sicurezza

Signor Presidente, con la senatrice Poretti e la senatrice Bonino, la delegazione radicale nel Gruppo PD, abbiamo riproposto gli emendamenti 2-bis.100, 2-bis.101, 2-bis.102 e 2-bis.103 per continuare a marcare l'opposizione nei confronti di questo decreto-legge sulla sicurezza, che si caratterizza per voler sospendere e rimandare alcuni processi all'interno di un contesto in cui si aspirerebbe, invece, a garantire la sicurezza pubblica. Si dà così un ulteriore messaggio di come si intenda governare il Paese per i prossimi cinque anni. Si tratta tra l'altro di processi e di procedimenti che riguardano l'oligarchia politica, che è anche fonte di questa Italia mal gestita dal punto di vista dell'amministrazione della giustizia.

Il relatore Berselli ha dichiarato che il testo, paradossalmente - verrebbe quasi da dire - visto e considerato che il tempo potrebbe essere stato consigliere per i colleghi della Camera dei deputati, è tornato in Senato peggiorato. Ci pare che tutto ciò non appartenga né alla necessità, né all'urgenza del Paese: non tanto inasprire le misure di sicurezza, ma addirittura far lavorare il Parlamento per peggiorare norme già pessime portate all'attenzione di una delle due Camere. Sicuramente non è ciò che, come ricordava poco fa il senatore D'Ambrosio, è necessario ad una riforma generale della nostra giustizia.

Ieri, quando ci è stato fatto votare un altro provvedimento che certifica l'impunità per le alte cariche dello Stato, il ministro Alfano ha affermato che il discrimine tra conservatori e riformatori è la riforma della giustizia. Speriamo soltanto che queste norme, che siamo certi nei prossimi mesi manifesteranno la loro inefficacia, non siano il buongiorno per questo mattino di riforma assolutamente necessario per il nostro sistema. (Applausi dal Gruppo PD).

1 comment:

Anonymous said...

L'hai comprato l'aifon??