Per applicare
pienamente lo spirito, oltre che la lettera, delle previsioni della
spending review, occorre Il governo congeli la decisione di chiudere il
Centro di Ricerca per le Colture Industriali di Rovigo in attesa della
pubblicazione del documento del gruppo di lavoro
inter-ministeriale sui farmaci cannabinoidi. Dal 2007 infatti In Italia
esiste una legge che consente la prescrizione di prodotti sostituitivi
di terapie derivanti dalla cannabis, si tratta di una legge quasi del
tutto sconosciuta e, se possibile, osteggiata ma che invece, se
pienamente applicata, consentirebbe la creazione di una domanda legale
di sostanze tali per cui si consentirebbe la creazione di un
significativo settore di mercato che garantirebbe vita e profitti a
tutti i soggetti coinvolti e tra questi il Centro di Rovigo. Per non
parlare del rispetto del diritto alla salute di decine di migliaia di
persone.
Gli esperti del Ministero della salute e della Difesa hanno fissato in 80 piantine, selezionate per l'appunto dai ricercatori di Rovigo, la quantità per far partire il progetto pilota di produzione della cannabis terapeutica "made in Italy", una decisione tanto importante quanto insufficiente a far fronte alle richieste nazionali - la sola Rita Bernardini, segretaria di Radiali Italiani ne ha piantate 50 come disobbedienza civile, anche per gli aspetti terapeutici. Se dovessimo chiudere oggi un istituto che domani, in virtù delle competenze costruite in anni di ricerca, potrebbe tornar molto utile a consolidare la produzione di cannabis medica made in Italy, equivarrebbe a tagliare un investimento, non una spesa. Renzi ci ripensi.
Gli esperti del Ministero della salute e della Difesa hanno fissato in 80 piantine, selezionate per l'appunto dai ricercatori di Rovigo, la quantità per far partire il progetto pilota di produzione della cannabis terapeutica "made in Italy", una decisione tanto importante quanto insufficiente a far fronte alle richieste nazionali - la sola Rita Bernardini, segretaria di Radiali Italiani ne ha piantate 50 come disobbedienza civile, anche per gli aspetti terapeutici. Se dovessimo chiudere oggi un istituto che domani, in virtù delle competenze costruite in anni di ricerca, potrebbe tornar molto utile a consolidare la produzione di cannabis medica made in Italy, equivarrebbe a tagliare un investimento, non una spesa. Renzi ci ripensi.
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