3.01.2015

All'ONU sulla Ketamina l'Italia sostiene la Cina contro i paesi poveri

Lo avevamo denunciato un paio di settimane fa e si è puntualmente verificato: l'Italia ha deciso di allinearsi, ma forse andrebbe detto allearsi, con la Cina nel richiedere che la ketamina venga inclusa nella prima tabella della Convenzione sugli stupefacenti delle Nazioni unite del 1971 per renderla una sostanza da proibire in tutto il mondo.

La ketamina è un anestetico usato dai veterinari nei paesi ricchi ma in migliaia di ospedali nei paesi poveri. Costa poco ed è di facile somministrazione ed anche per questi motivi l'Organizzazione Mondiale della Sanità la ritiene una medicina essenziale. Negli anni vari paesi hanno chiesto una valutazione della pericsolosità della ketamina e l'OMS ha sempre confermato che i rischi di un uso diverso da quello medico non superano i benefici che la ketamina produce per miliardi di persone che vivono nei paesi poveri. Per ben cinque volte negli ultimi
10 anni, l'OMS ha sempre scoraggiato un regime di proibizione per la ketamina.


Il governo italiano, senza consultare la comunità scientifica nazionale, né prendere in considerazione i dubbi posti dall'interrogazione parlamentare preparata dall'Associazione Coscioni e prontamente presentata dalla deputata Socialista Pia Locatelli, ha dato istruzioni per sostenere la richiesta cinese - tra i paesi europei solo l'Ungheria ha fatto altrettanto (vedasi paragrafo 45 del documento E/CN.7/2015/7 a questo sito.


La proposta cinese dovrà adesso esser affrontata dalla plenaria della 58esima sessione della Commissione Droghe delle Nazioni unite che si terrà a Vienna dal 9 al 17 marzo prossimi. C'è da sperare che l'Italia non insista col sostegno alla Cina né colla forzatura delle procedure per forzare un voto sulla richiesta di proibizione della ketamina. 


Il Partito Radicale sarà presente a Vienna con una delegazione per l'intera durata dei lavori.

No comments: