Mi
permetto di segnalare a Papa Francesco che in nessuna parte del mondo
le campagnae di prevenzione del consumo di "droghe" sono riuscite ad
avere un impatto efficace sul controllo del fenomeno. Il mercato turpe
denunciato dal Papa è frutto del proibiziosmo e non delle
caratteristiche intrinseche delle sostanze stupefacenti illecite.
Sono oltre 40 anni che il Partito Radicale denuncia che i danni relativi alle "droghe" non derivano da esse, ma dalla proibizione. E il mero fatto che ogni anno aumentino la produzione, il consumo e il commercio di tutte le sostanze proibite e che ogni giorno vengon scoperte nuove droghe dovrebbe insinuare il dubbio, anche nei meno addentro alla materia, che il proibionismo abbia abbondatemente manifestato i suoi fallimenti.
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