5.22.2014

L'anti-politica di ritorno dei critici di @Beppe_Grillo

Che la democrazia italiana non godesse di sana e robusta costituzione fisica mi sembrava una diagnosi che, almeno in casa Radicale, fosse condivisa, addirittura compresa e magari pure posta al centro del proprio agire politico. Però provate ad affermarlo in termini diciamo "da polemista" e vedrete che la reazione anche dei vostri compagni vi dimostrerà come lo stracitato (da tutti) brocardo gandhiano "siate il cambiamento che volete veder accadere nel mondo" è fatto ormai di parole vuote. 

Triste, direte voi, molto peggio dico io.

Succede che l'altro giorno ho scritto un pezzo nello spazio messomi a disposizione dall'Huffingtonpost.it da me intitolato Per come stanno e vanno le cose non si può che votare #M5S. L'ho scritto fiducioso che i miei quattro piccoli lettori fossero avvezzi alle provocazioni e che, soprattutto, fossero persone che prima di commentare il contentuto dello scritto si togliessero lo sfizio di leggerlo fino alla fine, e invece... 

E invece, pezzo titolato capo ha! E l'autore deve prepararsi a esser decollato per aver, sul filo del "doppio senso", sviluppato (o tentato di sviluppare) un ragionamento che si conclude con l'aver nominato Beppe Grillo e il suo movimento nella stessa frase in cui ci si compiace del fatto che una buona maggioranza di italiani li sceglierà il 25 maggio prossimo. 

Certo il titolo di un pezzo è importante, ma trovar due minuti per legger qualcosa lo è altrettanto no? Par di no.

Eppure che in Italia, come altrove, esistesse una grande maggioranza di "uomo qualunque" (non di qualunquisti), di individui che non hanno una vita calata nella quotidianità della politica, cson ideologizzati, con opinioni formate nell'ascolto distratto di radio e tv, nella lettura veloce di questo o quel quotidiano e di qualche sito e/o social, di persone che però, proprio in virtù di questa loro 'formazione' frutto dell'offerta mediatica dell'Italia del Terzo Millennio, sono imbufalite, frustrate, esasperate, arrabbiate se non rabbiose, mi pareva assodato. E invece...

E invece che è successo? E' Successo che dopo aver cercato di descrivere come il governo e il parlamento siano complici nella sistematica violazione della Costituzione e di tutta una serie di trattati internazionali che ormai hanno rango costituzionale, e aver cercato di descrivere (non spiegare perché se t'azzardi sei subito arrogante) come quelle del 25 maggio non siano elezioni e, comunque, non saranno elezioni democratiche ho tratto una conclusione banale.

Se mettiamo insieme l'anti-democrazia italiana e la propaganda goebbelsiana che distribuisce quotidianamente a reti unificate patenti di buono e cattivo, vecchio e nuovo, cariatide e rottamatore, duro e puro e corrotto e corruttore senza che vi possa essere contradditorio pubblico sulla scelta dei soggetti/oggetti di cotanto spettacolo né tantomeno sulla qualità della loro offerta politica, la "gente" non puà che votare Movimento 5 Stelle perché proiettato/percepito come "altro" dal "sistema" o "regime" che dir si voglia. E, siccome i responsabili, non da ieri, della mancanza di rispetto dello Stato di Diritto son altri, la "gente" non fa altro che bene - la gente, mica io! che invece son subito stato attaccato come un sostenitore qualunque di Beppe Grillo, niente di offensivo per carità, almeno per me, forse un po' meno per chi dispensa...

Ma da esser fiancheggiatore al vienir considerato un rinnagato venduto all'illiberale, nazista, razzista, sfascista, populista Beppe Grillo che pianifica la marcia su Roma e i tribunali del popol il passo è (stato) breve. 

Ora, io son buono e caro, anche se non sembrerebbe, e ho imparato a gestire le mie pulsioni bestiali (anche se 23andme.org dice che c'è un 2,9% di neanderthal in me), ma come reagireste voi se vi si desse ragione sulla premessa, cioè che il governo e le maggioranze parlamentari sono attori della flagranza criminale della Repubblica italiana, e si ritenesse un comico e i suoi seguaci una minaccia per la democrazia? 

No dico, come reagireste?

Ecco appunto ;-)

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