4.24.2013

La Ministra Severino non s'e' preoccupata dei propri doveri a poco serve insistere sui diritti dei detenuti. Basterebbe la Costituzione

E' da sperare che quella di oggi sia l'ultima trovata (auto?) promozionale della Ministro Severino che nei suoi 15 mesi di reggenza del Ministero della giustizia niente ha fatto per andare alla radice del problema della mala-amministrazione della giustizia in Italia.

Malgrado confrontata quotidianamente coll'iniziativa politica e nonviolenta di dialogo di Marco Pannella e dei Radicali pel rientro della Repubblica italiana nel pieno rispetto della propria legalita' costituzionale e degli obblighi internazionali - denunciati sistematicamente dalla Corte europea dei diritti umani di Strasburgo - la Ministro Severino ha ritenuto non solo insistere su misure cosmetiche e totalmente inefficaci (come l'omonimo decreto del dicembre 2011) ma non ha dedicato un attimo del proprio lavoro alla sentenza Torreggiani del gennaio scorso, la cosiddetta 'sentenza pilota', della CEDU, anzi ha insistito perche' il governo facesse ricorso!
Chi, come i Radicali, frequenta le carceri da sempre sa perfettamente che i diritti dei detenuti sono contenuti nella Costituzione, a partire dall'articolo 27 che inequivocabilmente recita: "La responsabilità penale è personale. L'imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva. Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato. Non è ammessa la pena di morte". La diffusissima carcerazione preventiva, la qualita' delle strutture detentive e il piu' alto tasso di scuidi in carcere in Europa, mettono la nostra Repubblica al di fuori della legalita' nazionale e internazionale. La mancanza di rispetto della Carta non puo' quindi esser riparata con circolari amministrative in piu' lingue che cianciano di vitto e docce docce, anche perche' la qualita' del primo e' quella che e' e le seconde spesso son fatiscenti e un po' dappertutto manca l'acqua.
Occorre che il Parlamento e il prossimo governo affrontino urgentemente e strutturalmente il tema giustizia manistiando decennni di illegalita' diffusa.

No comments: