Tra le tante scadenze di queste ore c'è anche la preparazione del
decreto pel finanziamento delle missioni di pace all'estero. Siccome in
virtù dell'annunicato scioglimento anticipato della camere non vi sarà
la possibilità di avere un confronto approfondito col governo sulle
varie missioni, ma solo la "mera" conversione del decreto al fine di
garantirne la copertura finanziaria, occorre capire se verrano
esclusivamente confermate le presenze "storiche" oppure se, come da
dichiarazioni recente, vi è per esempio la decisione di esser presenti
in Somalia e, magari in risposta alle richieste dell'ECOWAS, quella di
inviare degli addestratori del contingente africano che dovrebbe esser
inviato nel nord del Mali. Entrambi le situazioni presentano notevoli
problemi di stabilità interna e caratterizzare la presenza italiana
esclusivamente col contributo di truppe, per quanto altamente
specializzate e con esperienza, potrebbe non esser sufficiente a
prendere in considerazione le necessità di entrambi i contesti. Auspico
che il Governo voglia informare le commissioni competenti quanto prima.
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