11.06.2012

#opensenato, le infinite peculiarita' italiane che il caso Cucchi solleva

Per la risposta scritta ad un'interrogazione

PERDUCA (PD). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

PERDUCA (PD). Signor Presidente, vorrei sollecitare la risposta all'interrogazione 4-08424, presentata dalla senatrice Poretti e da me il 16 ottobre scorso, relativa ad un preoccupante conflitto di interessi che vede al centro il professor Paolo Arbarello, direttore del Dipartimento di scienze anatomiche, istologiche, medico-legali e dell'apparato locomotore dell'università La Sapienza di Roma, recentemente entrato a far parte del consiglio di amministrazione di varie società assicurative, tra cui la Milano Assicurazioni Spa (che poi è stata comprata) e che, allo stesso tempo, funge anche da consulente per alcuni tribunali nazionali (tra i casi che lo hanno visto partecipare ad operazioni peritali vi è stato anche quello di Stefano Cucchi).

Credo occorra essere molto attenti ogni qualvolta si tratta di questioni relative a conflitti di interessi o a possibili conflitti d'interessi. Nella nostra interrogazione abbiamo pertanto posto ai Ministri dell'istruzione, dell'università e della ricerca e della giustizia tre quesiti fondamentali: se risulti che il professor Arbarello abbia adeguatamente e puntualmente informato la propria amministrazione di riferimento dell'incarico accettato presso la Milano Assicurazioni Spa; se risulti che lo stesso abbia adeguatamente e puntualmente informato i magistrati, che gli hanno conferito incarichi di consulenza scientifica, dell'incarico accettato presso la summenzionata assicurazione; infine, se il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca abbia previsto un sistema di controllo e di verifica degli interessi facenti capo ai propri scienziati che possano risultare in posizione di conflitto di interesse rispetto al perseguimento della verità scientifica, tutelando la fedele espressione di quest'ultima in tutti gli ambiti in cui essa viene richiesta dalle amministrazioni pubbliche, ivi compresa naturalmente l'amministrazione della giustizia.

Ecco, siamo ancora in una fase in cui sul caso Cucchi abbiamo quotidiani riscontri di ciò che non è andato: non vorremmo doverci trovare di fronte ad un altro elemento che va ad ulteriore detrimento dell'amministrazione della giustizia in questo Paese.

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