Oltre alle denunce dei Radicali, è solo grazie ai post su facebook di
Vasco Rossi in Italia (r)esiste un minimo di dibattito pubblico sulle
sostanze proibite e la loro eventuale legalizzazione; certo gli
interlocutori sono quelli che sono, ma almeno il Corriere della Sera
ieri ne ha dato notizia. Adesso però, proprio per evitare che il Dottor
Serpelloni, le cui competenze sono tanto chiare quanto scientificamente
ancorate ai dogmi proibizionisti di 40 anni fa, possa mentire senza
contradditorio - di quanto detto e ahinoi fatto dal Senatore Giovanardi
fortunatamente non ci dobbiamo più preoccupare più di tanto - occorre
che il dibattito divenga istituzionale: il Ministro Riccardi deve quindi
passare alla convocazione della VI conferenza nazionale sulle droghe
entro la fine dell'anno per onorare anche alcune sue recenti
dichiarazioni non estranee alla regolamentazione di alcune sostanze.
Mentre Serpelloni parla tranquillamente di "riduzione del danno" alle Nazioni unite i suoi uomini concorrono a bloccarne la definizione in modo da non consentire la promozione di quelle politiche "salvavita" in paesi dove la diffusione dell'HIV/AIDS e le overdosi letali restano a livelli di massima allerta, si pensi a tutte le ex repubbliche sovietice. Un dibattito laico basato su evidenze scientifiche internazionali è quel che non può essere più rinviato, Riccardi ci pensi...
Mentre Serpelloni parla tranquillamente di "riduzione del danno" alle Nazioni unite i suoi uomini concorrono a bloccarne la definizione in modo da non consentire la promozione di quelle politiche "salvavita" in paesi dove la diffusione dell'HIV/AIDS e le overdosi letali restano a livelli di massima allerta, si pensi a tutte le ex repubbliche sovietice. Un dibattito laico basato su evidenze scientifiche internazionali è quel che non può essere più rinviato, Riccardi ci pensi...
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