Leggo che il Presidente Gasparri sfida il Pd sul semi-presidenzialismo,
bene, almeno si tratta di un modello chiaro e non del monstrum che si
proporrebbe altrimenti. Spero pero' che il Pd risponda prima sul metodo
ancor prima che sul merito. Infatti, dopo mesi di approfondito dibattito
in Commissione affari costituzionali in Senato, a giochi fatti, il PdL
ha presentato cinque emendamenti coi quali ha stravolto il testo sul
quale aveva anch'esso lavorato alacremente.
Giovedi' mattina le nostre richieste di sospensiva, che chiaramente non potevano basarsi su elementi di contingenza politica, son state rigettate e quindi da martedi' si procedera' col dibattito generale e poi col voto degli emendamenti tra i quali, oltre a queli presentati con Emma Bonino e Donatella Poretti prevalentemente totalmente soppressivi, anche ai cinque del PdL - che tra l'altro vanno a toccare anche altre parti della Costituzione rispetto a quelle modificate dalla 1a Commissione.
Se semi-presidenzialismo deve essere, questo non puo' arrivare per via emendativa. Occorre che la legge torni in commissione e si riapra un dibattito anche nel Paese sulla forma repubblicana tenendo di conto del necessario sistema elettorale che vada a bilanciare un'eventuale elezione diretta del Capo dello Stato, con forti poteri esecutivi, con un recupero di rappresentanza territoriale con collegi uninominali di dimensioni intorno ai 100mila cittadini.
Giovedi' mattina le nostre richieste di sospensiva, che chiaramente non potevano basarsi su elementi di contingenza politica, son state rigettate e quindi da martedi' si procedera' col dibattito generale e poi col voto degli emendamenti tra i quali, oltre a queli presentati con Emma Bonino e Donatella Poretti prevalentemente totalmente soppressivi, anche ai cinque del PdL - che tra l'altro vanno a toccare anche altre parti della Costituzione rispetto a quelle modificate dalla 1a Commissione.
Se semi-presidenzialismo deve essere, questo non puo' arrivare per via emendativa. Occorre che la legge torni in commissione e si riapra un dibattito anche nel Paese sulla forma repubblicana tenendo di conto del necessario sistema elettorale che vada a bilanciare un'eventuale elezione diretta del Capo dello Stato, con forti poteri esecutivi, con un recupero di rappresentanza territoriale con collegi uninominali di dimensioni intorno ai 100mila cittadini.
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