Lusi,
Radicali: No a voto segreto, serve massima trasparenza. Noi contrari a
custodia in carcere, ma oggi si vota sulla persecuzione politica, che
pare davvero non ci sia
-Sulla richiesta d'arresto per Luigi
Lusi "non solo non abbiamo firmato la richiesta di voto segreto ma
auspichiamo che, qualora 20 senatori l'avessero pronta, non la
depositino. Lo avevamo trovato politicamente discutibile già in
occasione del voto sulla richiesta di domiciliari per il senatore De
Gregorio; oggi ribadiamo tale convinzione". Lo hanno dichiarato i
senatori Radicali Emma Bonino, Donatella Poretti e Marco Perduca, a
proposito del voto che nel pomeriggio l'aula di palazzo Madama sarà
chiamata ad esprimere sulla richiesta avanzata dai pm romani a carico
dell'ex tesoriere della Margherita. "Riteniamo poi - hanno aggiunto -
che la decisione della Giunta di accogliere le richieste dei pm sia
rispettosa del nostro regolamento che, come si sa, prevede di accertare
se vi sia fumus persecutionis per negare le autorizzazioni su quella
base e solo su quella. Occorre assumersi le gravi responsabilità che
abbiamo di fronte nella massima trasparenza; per quanto ci riguarda
oggi, come abbiamo sempre fatto in passato, lo facciamo annunciandole
pubblicamente in anticipo".
"Inoltre, in un momento in cui Marco
Pannella è alla seconda settimana di sciopero della fame per rilanciare
la campagna che chiede un'amnistia per la Repubblica italiana, anche al
fine di prevenire dichiarazioni di presunto abbandono del garantismo da
parte dei Radicali, ribadiamo la nostra contrarietà alla custodia
cautelare in carcere contro cui alla Camera quanto al Senato abbiamo
presentato disegni di legge. Quella è la sede per avanzare proposte di
merito, oggi si vota su altro", hanno concluso i tre senatori.
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