Sul Foglio di oggi
l'Andrea`s Version è dedicata a Emma Bonino. Scrive Andrea
Marcenaro: Ora, non vorrei dire. Ma quando ho visto Emma Bonino
prendere la parola con quell`aria da maestrina sul tormentato
pensatrice che quasi sempre assume, quando ho sentito che esortava
il Senato a votare per l`arresto di Lusi "senza entrare nel
merito del problema" perché il problema non era di merito,
quando le ho sentito affermare che, essendo contro la carcerazione
preventiva di 27 mila (dei quali tutti si impipano) sentiva forte e
coerente il dovere civile di farne 27 mila e uno, per poi concludere,
dulcis in fundo, che non esisteva possibilità di scorgere alcun
fumus persecutionis in qualcosa del cui merito non si era occupata
lei, figurarsi quindi se dovevano occuparsene gli altri, be`, mi sono
venute le ragadi.
Bene, vediamo
quindi di cosa si tratta, perché Marcernaro è simpatico e preoccupa
saperlo afflitto da qualcosa di fastidioso che potrebbe avere delle
ripercussioni negative sulla sua verve.
Innanzitutto
occorre distinguere le ragadi anali dalle emorroidi. Le seconde sono
vene varicose all'interno del retto in prossimità dell'ano, le prime
invece si formano durante la defecazione quando l'ano si dilata per
far passare le feci, e di solito la normale dilatazione dell'ano è
sufficiente per eseguire questa funzione fisiologica senza sforzo e
senza che la pelle si rompa. Ma se per qualche motivo, chessò a
seguito dell'ascolto di un intervento molto stimolante in Senato,
l'ano si dilata troppo, allora succede che la pelle in corrispondenza
dell'ano si strappa e si rompe. E son dolori per cui come prima
reazione si corre al computer e si scrivono un paio di righe
terapeutiche.
Fortunatamente però, la rottura per
strappamento della pelle dell'ano si presenta come un piccolo
taglietto. A molti, di tanto in tanto (poche volte all'anno, in
media) accade questo tipo di sanguinamento. In effetti Radio Radicale
viene ascoltata da circa 3-400mila persone al giorno.
Occorre altresì precisare che il
sangue che esce da queste piccole lacerazioni della pelle dell'ano è
rosso vivo (sangue fresco), mentre se si dovessero osservare
sanguinamenti di colore rosso scuro questi sarebbero da attribuirsi a
problemi ben più gravi di emorragia interna, di cui occorre
informare subito il medico curante.
Fortunatamente la letteratura
scientifica ci informa che il sanguinamento occasionale dell'ano non
è un fatto problematico: la piccola lacerazione si rimargina da sola
in pochi giorni come qualsiasi altra escoriazione della pelle in
altre parti del corpo.
E allora perché addirittura
scriverne? Tra l'altro i medici ci dicono che non deve preoccupare il
passaggio delle feci a contatto con una lacerazione cutanea fresca.
Infatti i batteri contenuti nelle feci sono tutti ben conosciuti
dall'organismo umano. I batteri vengono combattuti dal sistema
immunitario, e non possono provocare infezioni preoccupanti e secondo
me Andrea Marcenaro il sistema immunitario ce lo ha bello e che
sviluppato e consolidato vista la sua militanza all'interno di uno
dei gruppi politici più egocentrici ed edonistici che si siano mai
visti: Lotta Continua.
Sarà magari per questo, che proprio
un discorso in punto di regolamento provochi delle lacerazioni anali
al buon Marcernaro? Tra l'altro, si osserva che di solito, per
questioni meccaniche e di conformazione dell'ano stesso, in caso di
lacerazioni ripetute (anche a distanza di mesi e di anni) il punto di
rottura della pelle è sempre lo stesso. E può accadere, alle
persone soggette al fenomeno descritto, che un bel giorno la
lacerazione non si rimargina più! Ed è proprio allora, quando la
lacerazione che si rimargina che nasce la ragade in tutto il suo
splendore. Ahinoi, ma più ancora ahilui, non è neanche troppo
originale come patologia, anzi, pare che sia molto più diffusa di
quanto non si creda perchè la gente che ne soffre si vergogna di
parlarne anche al dottore, e vi sono casi di persone che si sono
trascinate per anni ed anni col problema di una ragade nell'ano.
Ma, sappia Marcernaro, che non ci si
deve preoccupare più di tanto, perché comunque, la ragade anale è
una patologia minore: tanto per cominciare non è mortale, il che è
già un sollievo per tutti noi lettori occasionali del Foglio, in
compenso è una patologia dolorosissima, tanto dolorosa da provocare
tutta una serie di patologie collaterali tra cui la paura di
defecare, con gli aggravamenti che ne derivano. Ecco questo in
effetti ci dispiacerebbe, sapere Marcernaro costipato a vita potrebbe
in effetti rovinarci l'estate con tutte le albicocce ciliege che si
mangiano di questi tempi...
Immaginare che chi soffre di ragade
non riesce a sedersi, e non trova pace neanche stando in piedi o
sdraiato. La notte è difficile addormentarsi, al mattino successivo
ci si alza più stanchi di quando ci si è coricati, il lavoro e le
attività quotidiane sono svolte con difficoltà. Peggio che
ascoltare certi interventi.
Infine vediamo come se ne guarisce. E'
necessario rilassare in qualche modo lo sfintere involontario, in
modo da dare tempo alla lacerazione di guarire in modo spontaneo. Per
ottenere questo scopo ecco alcuni utili suggerimenti:
- dilatatori meccanici
- applicazione di pomata a base di nitroglicerina
- iniezioni di botulino
- intervento chirurgico
In effetti neanche qui ci sono le
suffumigi e quindi chissà come andrà a finire. Però, mentre scrivo
mi segnalano le dichiarazioni al Fatto del fratello di Luigi Lusi, certo talAntonino, e poi addirittura l'intervento garantista a babbo morto dell'ex Parlamentare DS ClaudioPetruccioli, temo di essere affetto da un principio di orchite!
E siccome dicesi orchite...
6 comments:
Dopo averci spiegato la differenza tra emorroidi e ragadi sarebbe carino se ci spiegasse quando a tempo, quella tra lusi e Cosentino.
Saluti
a un anonimo?
Dovrebbe,ad esempio,sempre se non le arreca troppo disturbo, spiegarla agli elettori del Partito Democratico, quando a tempo.
Saluti.
volentieri, ci pensa lei a farmi invitare a una qualche festa del pd o a mandarmi in tv?
Quando HA tempo.
per un passaggio alla festa del pd o alla rai o mediaset o la 7 o sky o o o il tempo si trova!
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