6.22.2012

In Siria quando si potrà dire basta alla diplomazia e agire politicamente? Conflitto a rischio internazionalizzazione

Da fonti diplomatiche USa si apprende dal Cairo che l'inviato speciale di Onu e Lega araba, Kofi Annan, dovrebbe a breve presentare un nuovo piano per una transazione politica in Siria. Si tratterebbe di un ultimo tentativo per trovare una soluzione diplomatica alla crisi siriana. Kofi Annan infatti starebbe cercando di trovare un compromesso USA e Russia per convincere Assad a sedersi ad un tavolo di negoziati. A questa preoccupante "novità" è seguita invece la smentita che americani e britannici fossero disposti a concedere asilo al presidente siriano. Il tempo della diplomazia è finito e le centinaia di morti quotidiane, anche colla presenza degli osservatori internazionali, stanno lì a dimostrarlo. Occorre inchiodare la Russia alle proprie responsabilità politiche di sostegno di un assassino e occorre farlo in Consiglio di Sicurezza con una risoluzione che deferisca la Siria alla Corte Penale Internazionale perché si apra un'inchiesta sulle responsabilità politiche del regime per oltre un anno di eccidi.

Occorre farlo presto perché pare che i fedelissimi di Assad siano pronti a passare con l'opposizione qualora il regime dovesse essere gravemente minacciato dalla rivolta. Abbiamo già visto in Egitto e Libia cosa possa accadere in termini di "stabilità" e rispetto delle regole quando l'ex nomenclatura passa armi e bagagli coi ribelli. La stampa americana racconta di grosse somme di denaro siriano già trasferite in banche libanesi e cinesi, nonché che sono stati avviati contatti con l'opposizione e governi occidentali il tutto di concerto con alcuni gruppi di opposizione. Se queste manovre dovessero andare in porto a breve l'escalation sarebbe terribile. Occorre agire politicamente quanto prima per evitare la sempre più probabile l'internazionalizzazione del conflitto.

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