Premesso che:
il 28 giugno 2011 il Procuratore generale della Corte Penale Internazionale ha spiccato un mandato di cattura internazionale a seguito dell'incriminazione di Muhammar Gheddafi, del figlio Saif Al Islam e del capo dei servizi segreti del regime libico Mohamed el Sanussi per crimin contro l'umanità;
che tale richiesta faceva seguito al riferimento da parte del Consiglio di Sicurezza della situazione in Libia alla CPI il 15 febbraio del 2011 con la risoluzione 1970;
considerato che:
il 19 novembre 2011, Saif al-Islam, è stato arrestato nel Sud dellaLibia nei pressi a Obari e successivamente trasportato da Obari a Zenten;
Saif Al Islam al momento della cattura sembrava esser ferito a una mano;
secondo le poche informazioni pubbliche che possono essere raccolte dalla stampa internazionale, Saif al Islam sarebbe in custodia della tribù Zentan che a più riprese si è opposta alla richiesta di consegnarlo al Consigio Nazionale Transitorio libico;
che solo i rappresentati della croce rossa hanno potuto visitare Saif Al Islam una sola volta e che in quell'occasione il detenuto ha avuto modo di lamentare maltrattamenti se non veri e propri trattamenti inumani e degradanti;
che al detenuto non è garantito il diritto alla difesa in quanto ai legali non è stato comunicato per quali motivi Saif Al Islam sia trattenuto né tantomeno il perché essi non possano visitarlo;
la Libia non ha mai sottoscritto il Trattato di Roma che istituisce la Corte Penale creando notevoli problemi procedurali relativamente alla cooperazione colla CPI.
Alla data della presentazione dell'interrogazione al Procuratore della CPI non è noto in base a quale mandato di cattura Saif al Islam sia detenuto se quello emesso dalla Corte oppure quello della giustizia libica;
che, malgrado la totale mancanza di tradizione e pratica dello di Stato di Diritto democratico e di istituzioni che possano applicare il codice penale interno nonché le norme internazionali per le quali Saif Al Islam è stato arrestato, il CNT libico si è dichiarato in grado di celebrare un processo giusto ed equo.
che all'inizio di maggio 2012, la Lega Araba si è espressa favorevolmente circa tale affermazione del CNT;
che da subito la comunità internazionale a più riprese si è manifestata possibilista se non a favore di tale opzione ritenendola un passo importante nel processo di “riconciliazione”;
alla data della presentazione dell'interrogazione, il CNT non aveva concluso con successo la trattativa colla tribà Zentan per il trasferimento della custodio di Saif Al Islam;
da quanto si apprende da informazioni pubbliche il CNT vorrebbe celebrare un processo epocale relativo a tutti i crimini commessi dal regime di Gheddafi, mentre i capi di imputazione della CPI sono relativi solo a crimini successivi al 15 febbraio 2011;
in Libia vige la pena di morte per tutti i crimini imputati sia dalla CPI che dal CNT a Saif Al Islam.
Si chiede si sapere:
quali siano le informazioni in possesso al Governo relative alla vicenda su esposta;
quali iniziative il governo intende mettere in campo affinché la legalità internazionale sia rispettata sia per quanto riguarda le condizioni di detenzione di Saif Al Islam, il motivo del suo arresto e il suo eventuale trasferimento o in una prigione di Tripoli o finalmente alla UN Detention Unite de l'Aia;
quali iniziative il governo abbia intenzione di intraprendere per far sì che il CNT ratifichi i maggiori strumenti pei diritti umani a partire dallo statuto della Corte Penale Internazionale e si allinei colle posizioni espresse della risoluzioni dell'Assemblea generale delle Nazioni unite sulla moratoria universale della pena di morte.
il 28 giugno 2011 il Procuratore generale della Corte Penale Internazionale ha spiccato un mandato di cattura internazionale a seguito dell'incriminazione di Muhammar Gheddafi, del figlio Saif Al Islam e del capo dei servizi segreti del regime libico Mohamed el Sanussi per crimin contro l'umanità;
che tale richiesta faceva seguito al riferimento da parte del Consiglio di Sicurezza della situazione in Libia alla CPI il 15 febbraio del 2011 con la risoluzione 1970;
considerato che:
il 19 novembre 2011, Saif al-Islam, è stato arrestato nel Sud dellaLibia nei pressi a Obari e successivamente trasportato da Obari a Zenten;
Saif Al Islam al momento della cattura sembrava esser ferito a una mano;
secondo le poche informazioni pubbliche che possono essere raccolte dalla stampa internazionale, Saif al Islam sarebbe in custodia della tribù Zentan che a più riprese si è opposta alla richiesta di consegnarlo al Consigio Nazionale Transitorio libico;
che solo i rappresentati della croce rossa hanno potuto visitare Saif Al Islam una sola volta e che in quell'occasione il detenuto ha avuto modo di lamentare maltrattamenti se non veri e propri trattamenti inumani e degradanti;
che al detenuto non è garantito il diritto alla difesa in quanto ai legali non è stato comunicato per quali motivi Saif Al Islam sia trattenuto né tantomeno il perché essi non possano visitarlo;
la Libia non ha mai sottoscritto il Trattato di Roma che istituisce la Corte Penale creando notevoli problemi procedurali relativamente alla cooperazione colla CPI.
Alla data della presentazione dell'interrogazione al Procuratore della CPI non è noto in base a quale mandato di cattura Saif al Islam sia detenuto se quello emesso dalla Corte oppure quello della giustizia libica;
che, malgrado la totale mancanza di tradizione e pratica dello di Stato di Diritto democratico e di istituzioni che possano applicare il codice penale interno nonché le norme internazionali per le quali Saif Al Islam è stato arrestato, il CNT libico si è dichiarato in grado di celebrare un processo giusto ed equo.
che all'inizio di maggio 2012, la Lega Araba si è espressa favorevolmente circa tale affermazione del CNT;
che da subito la comunità internazionale a più riprese si è manifestata possibilista se non a favore di tale opzione ritenendola un passo importante nel processo di “riconciliazione”;
alla data della presentazione dell'interrogazione, il CNT non aveva concluso con successo la trattativa colla tribà Zentan per il trasferimento della custodio di Saif Al Islam;
da quanto si apprende da informazioni pubbliche il CNT vorrebbe celebrare un processo epocale relativo a tutti i crimini commessi dal regime di Gheddafi, mentre i capi di imputazione della CPI sono relativi solo a crimini successivi al 15 febbraio 2011;
in Libia vige la pena di morte per tutti i crimini imputati sia dalla CPI che dal CNT a Saif Al Islam.
Si chiede si sapere:
quali siano le informazioni in possesso al Governo relative alla vicenda su esposta;
quali iniziative il governo intende mettere in campo affinché la legalità internazionale sia rispettata sia per quanto riguarda le condizioni di detenzione di Saif Al Islam, il motivo del suo arresto e il suo eventuale trasferimento o in una prigione di Tripoli o finalmente alla UN Detention Unite de l'Aia;
quali iniziative il governo abbia intenzione di intraprendere per far sì che il CNT ratifichi i maggiori strumenti pei diritti umani a partire dallo statuto della Corte Penale Internazionale e si allinei colle posizioni espresse della risoluzioni dell'Assemblea generale delle Nazioni unite sulla moratoria universale della pena di morte.
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