4.12.2012

Ponte Galeria o Forte Galeria? interrogazione su certezza norme accesso ai CIE

Immigrati: Perduca (Radicali) uniformare normativa per accesso a CIE, Ponte Galeria e' corsa a ostacoli rispetto a resto d'Italia. Interrogazione alla Ministro Cancellieri

Dichiarazione del Senatore Marco Perduca, co-vicepresidente del Senato del Partito Radicale:

"Sebbene in prefettura e al Ministero degli interni sapessero da oltre tre settimane che una delegazione del Partito Radicale composta dal consigliere regionale della lista Bonino-Pannella Rocco Berardo, Servio Rovasio e dal sottoscritto, alla quale si sarebbero aggiunti i giornalisti Valentina Ascione e Andrea Billau pare impossibile avere l'autorizzazione all'ingresso al Centro Immigrazione ed Espulsione di Ponte Galeria di Roma. La visita era prevista per sabato mattina, giovedi' sera ci e' stato comunicato che in quella giornata al centro si svolgono le attivita' di identificazione colle rappresentanze consolari e che quindi neanche gli eletti potranno avere accesso perche' il direttore del centro sara' impegnato in altro.

Colla Senatrice Poretti abbiamo quindi presentato un'interrogazione urgente alla Ministro degli interni per capire come mai esista una dispartita' di trattamento delle pratiche nelle varie prefetture italiane relativamente all'ingresso ai CIE. Infatti, non ci son stati problemi di preavviso ad altre prefetture ne' di controllo da parte del Ministero degli Interni delle generalità' degli accompagnatori a Trapani, Bari, Bologna, Milano e Torino dove il 9 marzo scorso son potuto entrare anche con una troupe di QuartaRete alla quale, a differenza di Roma, non era stata richiesta l'iscrizione all'albo dei giornalisti per la cronista e non concesso l'ingresso all'operatore - che a Roma avrebbe dovuto essere un mio accompagnatore.

In un primo momento sembrava che le ferie del responsabile della firma dell'autorizzazione fossero l'impedimento per la concessione del permesso alla presenza degli accompagnatori dei legislatori - possibile che non esista qualcuno in prefettura che possa svolgere tali funzioni? - ieri sera e' sopraggiunto il problema della presenza consolore nel centro. Possibile che non esista una normativa chiara e uniforme in merito ai tempi e modi di accesso a questi fantomatici CIE per gli eletti al Parlamento italiano ed europeo nonché' per i consiglieri regionali? Alla vigilia di una nuova mobilitazione della campagna fateCIEntrare forse sarebbe il caso di chiarire che l'era della prepotenza e segretezza dell'ex ministro Maroni e' finita e che si e' pronti ad agire nel massimo del rispetto degli obblighi internazionali pel rispetto dei diritti umani nonché' nella trasparenza verso le istituzioni.

testo dell'interrogazione urgente al Ministro dell'Interno   

dei Senatori Perduca e Poretti

premesso che:

per quanto in Italia esistano ormai da oltre un decennio dei centri dove vengono trattenuti, oggi per l'identificazione ed espulsione gli immigrati, non esista una normativa chiara in materia di accesso ai centri da parte dei parlamentari europei, italiani e dei consiglieri regionali;

considerato che:

seppur informalmente, per analogia coll'articolo 67 dell'ordinamento penitenziario relativo alle 'visite' che stabilisce che gli istituti penitenziari possono essere visitati senza autorizzazione da:

a) il presidente del consiglio dei ministri e il presidente della corte costituzionale;

b) i ministri, i giudici della corte costituzionale, i sottosegretari di stato, i membri del parlamento e i componenti del consiglio superiore della magistratura;

c) il presidente della corte di appello, il procuratore generale della repubblica presso la corte d'appello, il presidente del tribunale e il procuratore della repubblica presso il tribunale, il pretore, i magistrati di sorveglianza, nell'ambito delle rispettive giurisdizioni; ogni altro magistrato per l'esercizio delle sue funzioni;

d) i consiglieri regionali e il commissario di governo per la regione, nell'ambito della loro circoscrizione;

e) l'ordinario diocesano per l'esercizio del suo ministero;

f) il prefetto e il questore della provincia; il medico provinciale;

g) il direttore generale per gli istituti di prevenzione e di pena e i magistrati e i funzionari da lui delegati;

h) gli ispettori generali dell'amministrazione penitenziaria;

i) l'ispettore dei cappellani;

l) gli ufficiali del corpo degli agenti di custodia.

rilevato che:

in più' occasioni la summenzionata analogia coll'articolo 67 dell'ordinamento penitenziario non e' stata applicata nel caso degli accompagnatori dei parlamentari in quanto i comma dell'articolo che recita che 'l'autorizzazione non occorre nemmeno per coloro che accompagnano le persone di cui al comma precedente per ragioni del loro ufficio' non e' mai stato applicato e che i nomi dei collaboratori e/o accompagnatori parlamentari devono sempre esser comunicati in anticipo

considerato che:

per esperienza degli interroganti le procedure variano da prefettura a prefettura rendendo praticamente impossibili le visite a sorpresa nonché' la presenza di legislatori in casi di emergenza che non mettano in rischio la sicurezza e l'ordine dei Centri;

il nove marzo una delegazione del Partito Radicale guidata dal Senatore Perduca ha potuto visitare il CIE di Torino accompagnata da una troupe del Canale televiso torinese Quarta Rete e che, grazie alla fattiva collaborazione della questura, e' stato sufficiente comunicare i nominativi degli accompagnatori e quelli dei componenti della troupe;


tale procedure non e' stata riconosciuta come valida da parte della Prefettura di Roma che ha richiesto non solo i nomi degli accompagnatori dei parlamentari ma anche il numero di iscrizione all'albo dei giornalisti di Radio Radicale che avrebbero partecipato alla visita ispettiva, affinché' il Ministero degli Interni potesse dare il via libera.

Considerato infine che:

il 25 luglio 2011 decine di parlamentari parteciparono alla campagna FateCIEntrare che voleva porre il problema della mancanza di accesso ai CIE per i media, anche a seguito di una circolare dell'allora Ministro Maroni che ne proibiva l'ingresso per non meglio spiegati motivi a seguito della cosiddetta emergenza migrazioni della primavera di quell'anno e che a seguito di tale appello, reiterano nel mese di novembre da parte della Federazione Nazionale della Stampa italiana la Ministro Cancellieri aveva annunciato un'inversione di rotta rispetto al passato.

Si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo non ritenga opportuno, sulla base dell'articolo 67 dell'ordinamento penitenziario inteso in tutte le sue parti, codificare le modalita' relative alle visite ispettive in modo da renderne certo e uniforme l'iter in tutto il territorio nazionale;

se e come la circolare  Maroni dell'aprile 2011 sia stata rivista nella parte relativa alla possiblita' per la stampa di accedere ai centri;

cosa ne e' stato delle intenzioni di poter riaprire dei CIE che furono chiusi l'anno scorso, come per esempio quello di Santa Maria Capua Vetere, sia a seguito di problemi di ordine pubblico che di calo degli arrivi di migranti dal nord Africa;

se in occasione di una prossima mobilitazione di parlamentari e giornalisti, ferme restando le esigenze di sicurezza per tutti gli interessati, il Ministero intenda diramare una circolare che possa concedere l'accesso ai CIE, CARA e centri di prima accoglienza senza alcun problema di ordine burocratico.

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