4.18.2012

Aderisco a campagna #internetbenecomune con interrogazione

Ho aderito alla campagna internet bene comune perché ritengo che la connettività diffusa e senza costi per l'utente rappresenti una potenzialità creativa civile, politica ed economica ancora tutta da scoprire in molte parte dell'Italia. In un momento in cui il Governo ha deciso di riassegnare le frequenze televisive non più tramite un beauty contest ma con una vera gara, occorre porsi il problema dell'utilizzo che alcune frequenze e considerarle come un bene comune. 

Assiema al segratario di Agorà Digitale a dicembre dell'anno scorso avevamo preparato e presentato un'interrogazione al Ministro Passera che chiedieva al Governo se non ritenesse che la mancanza di una gara e la mancata valutazione della possibilità di ritenere le frequenze un "bene comune" costituissero una grave perdita in termini di possibilità di concorrenza, nonché un limite allo sviluppo e all'applicazione delle più recenti tecnologie nel campo della comunicazione, e come intendesse affrontare tale perdita in una congiuntura economico-finanziaria in cui si chiedono sacrifici per il bene comune del Paese.

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