3.18.2012

Immigrazione, il governo riveda decisione su Lampedusa 'porto non sicuro' altrimenti saranno disastri

Se, come c'era da aspettarsi, col migliorare delle condizioni atmosferiche e col permanere di situazione conflittuali in molti paesi africani, come Somalia, Sudan, Etiopia ed Eritrea come la guerra civile in Siria ricominceranno le fughe dal nord Africa verso l'Europa, e vista la sentenza della Corte europea dei diritti umani del febbraio scorso, occorre che l'Italia dimostri di aver cambiato radicalmente le proprie politiche relative al rispetto degli obblighi internazionali derivanti dall'aver ratificato tutti i maggiori trattati sui diritti umani.

 Tra le decisioni da rivedere deve esserci quella di dichiarare Lampedusa "porto sicuro", e in breve dotarla di strutture d'accoglienza dopo l'incendio che nel settembre scorso ha distrutto il Centro di contrada Imbriacola. Le rivolte dell'estate scorsa furono legate alla modifica della natura del centro, Lampedusa può essere agevole se e solo resta un centro di prima assistenza, proprio come era prima che il Ministro Maroni ne cambiasse destinazione d'uso nel gennaio 2009. I Ministri Cancellieri e Riccardi ci pensino per tempo prima di doversi trovare a nominare un altro commissario straordinario.

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