2.24.2012

Perduca (Radicali) ci mancava solo che accordo con Libia prevedesse abusi! Italia insista con Tripoli perché ratifichi strumenti dei diritti umani

Leggo delle poco rassicuranti dichiarazioni del Ministro Riccardi relativamente alla sentenza della Corte europea dei diritti umani in materia di respingimenti, poco rassicuranti perché totalmente prive di un chiarimento che sia uno su come intenda reagire il governo alla sentenza e alle sanzioni di ieri di Strasburgo. Il diplomatichese del "leggeremo con attenzione e rispetto per fare considerazioni più approfondite" non coglie la gravità della decisione della corte che conferma quanto avevamo già denunciato allora e cioè una patente e sistematica violazione di tutti gli obblighi internazionali dell'Italia in materia di rispetto dei diritti umani, il controllo dell'immigrazione viene dopo.

Ancora meno rassicurante sapere che, malgrado la visita a Tripoli di un mese fa, il governo non ha chiuso il dialogo coi libici per i nuovi accordi in materia di immigrazione - né ha risposto alle interrogazioni Radicali sul contenuto della Tripoli Declaration - seppure rassicura sapere che negli accordi non son previsti abusi CI MANCHEREBBE ALTRO! il Ministro Riccardi ci dice che il governo non ha intenzione di insistere affinché il CNT libico riconosca i maggiori strumenti dei diritti umani e quindi consenta una presenza strutturata delle agenzie competenti delle Nazioni unite in Libia. Questo della Libia è un banco di prova per la reputazione del governo e in particolare di un ministro come il Professor Riccardi che ha fondato una delle più presenti e attive organizzazioni non governative che si interessa anche di queste cose.

IMMIGRAZIONE: RICCARDI, ACCORDO CON LIBIA NON PREVEDE ABUSI (ANSA) - ROMA, 24 FEB - "L'accordo con la Libia non prevede di maltrattare i migranti o di violare i diritti dell'uomo. Non sempre questo rispetto è stato garantito nella Libia di Gheddafi. Nei recenti incontri tra il nuovo governo libico e quello italiano è stata ribadita piú volte la nostra richiesta di aprire i centri di accoglienza degli immigrati alle organizzazioni umanitarie e di permettere all'Unhcr di svolgere in piena libertà il suo lavoro". E' quanto afferma il ministro per la Cooperazione e l'Integrazione, Andrea Riccardi, in un'intervista pubblicata oggi sul sito del Ministero.
Riccardi ribadisce di giudicare la sentenza di ieri della Corte europea per i diritti umani "con attenzione e rispetto" e che il Governo aspetta di conoscere i particolari "per fare considerazioni piu' approfondite". Conferma anche che occorre "contrastare l'immigrazione illegale e colpire i trafficanti di esseri umani", aggiungendo pero' che "non possiamo sottrarci agli obblighi internazionali, europei e costituzionali sul diritto d'asilo e sulla protezione di profughi e di minorenni".
"C'è poi da aprire un dialogo con i nuovi governi della sponda sud del Mediterraneo - dice ancora - per gestire al meglio i flussi migratori. La politica dell'immigrazione è fatta anche di cooperazione internazionale: condizioni economiche migliori nei Paesi di emigrazione possono garantire un futuro ai giovani anche nel Paese di provenienza". (ANSA).
 

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