1.05.2012

Editoria: Senatori Radicali presentano interrogazione su istruttoria del DIE e consenguente intervento dell'avvocatura dello stato

Raccogliendo preoccupazioni manifestate online da giornalisti di testate che attingono al fondo per l'editoria, e in particolare notizie per cui il Dipartimento per l'Editoria (DIE) presso la Presidenza del Consiglio ha deciso di bloccare il finanziamento per decine di beneficiari in attesa della conclusione di un procedimento di verifica in cui sarà coinvolta anche l'Avvocatura dello Stato, i Senatori Radicali Marco Perduca e Donatella Poretti hanno presentato oggi un'interrogazione parlamentare al Presidente del Consiglio Monti . 

Nell'interrogazione (vedi testo sotto) che chiede di conoscere il numero ed il nome delle testate coinvolte nel procedimento di verifica; se la Presidenza del Consiglio abbia effettivamente accantonato i Fondi per evitarne la perenzione; se il DIE abbia terminato l'istruttoria sulle testate coinvolte e che tipo di quesito sia stato formulato alla Avvocatura dello Stato; se la Presidenza del Consiglio intenda garantire una rapida soluzione del contenzioso onde evitare la chiusura delle testate e la conseguente messa in mobilità di giornalisti, poligrafici e personale amministrativo.

Interrogazione urgente a risposta scritta Al Presidente del Consiglio dei Ministri

dei Senatori Perduca e Poretti

Premesso che:

la Repubblica ha il dovere di tutelare il pluralismo dell'informazione e di garantire il diritto alla libera espressione delle proprie opinioni tramite prodotti editoriali

Considerato che:

le erogazioni di contributi a favore di testate di partito, edite da cooperative e legate al mondo del no-profit vengono regolamentate dalla legge 250 del 1990 e dalle sue successive integrazioni e modificazioni;

Negli anni, a seguito di tagli orizzontali, il livello della contribuzione garantito dalla sopraccitata legge ha raggiunto un livello talmente basso da mettere in pericolo la continuità aziendale di circa un centinaio di società editrici;

l'11 dicembre 2011 Il il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all'editoria, Carlo Malinconico prima dell'audizione in commissione Cultura alla Camera ha fatto sapere che "la disponibilità netta, per quanto riguarda i contributi diretti all'editoria, per il 2012 è di 53,5 milioni di euro", aggiungendo che "il dl salva-Italia non ha portato tagli ulteriori, ma sull'ammontare di 138 milioni circa, determinato dall'ultima legge di stabilità, gravano purtroppo una serie di oneri. […] i 138 milioni di euro del fondo per l'editoria per il 2012 in realtà sono solo nominali perché gravano oneri che non sono riferibili all'editoria direttamente […] 'Di questi 50,8 milioni di euro sono dovuti a una rateizzazione di un debito che aveva lo Stato con le Poste. Poi ci sono altri contributi fra cui un milione per non vedenti, 4 milioni per Radio Radicale, 22,5 milioni per convenzioni per minoranze linguistiche. Alla fine restano 53,5 milioni di euro di fatto per l'editoria che sono il 30% di quello che per il 2012 è prevedibile'.

Il Dipartimento per l'Editoria (DIE) presso la Presidenza del Consiglio ha deciso di bloccare il finanziamento per decine di beneficiari in attesa della conclusione di un procedimento di verifica in cui sarà coinvolta anche l'Avvocatura dello Stato;

Qualunque procedimento amministrativo deve rispondere ai criteri di trasparenza, efficacia ed efficienza ed essere imperniato sulla collaborazione durante la fase istruttoria tra l'Amministrazione ed i destinatari del provvedimento così come stabilito dalla legge 241 del 1990;

Secondo quanto raccolto dagli interroganti, il DIE sembrerebbe deciso ad agire senza curarsi dei diritti, degli interessi e delle aspettative delle società coinvolte non corrispondendo alle richieste di chiarimenti ed informazioni delle stesse;

si chiede di sapere:

Il numero ed il nome delle testate coinvolte nel procedimento di verifica;

Se la Presidenza del Consiglio abbia effettivamente accantonato i Fondi per evitarne la perenzione;

Se il DIE abbia terminato l'istruttoria sulle testate coinvolte e che tipo di quesito sia stato formulato alla Avvocatura dello Stato;

Se la Presidenza del Consiglio intenda garantire una rapida soluzione del contenzioso onde evitare la chiusura delle testate e la conseguente messa in mobilità di giornalisti, poligrafici e personale amministrativo

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