1.15.2012

Carceri/Firenze. Radicali: al Gozzini resiste rispetto della Costituzione, scaramucce al Meucci, caserma di Sollicciano tale e quale al carcere. Sempre piu' necessaria un'amnistia per la Repubblica e non solo pel pianeta carcere

Nella girnata di domenica 14 i radicali fiorentini hanno effettuato tre visite ispettive agli istituti della citta'. Le delagazione, guidata dal Senatore Marco Perduca, per Solliccianino e Sollicciano comprendeva i neo-eletti segratario e tesoriere dell'Associazione Radicale Andrea Tamburi Maurizio Buzzegoli ed Emanuele Baciocchi e Ilaria Sborgi, mentre al minorile Meucci era presente Massimo Lensi, consigliere provinciale del PdL, iscritto al Partito Radicale. Le visite dei Radicali avvengono alla vigilia del voto del Senato sul cosiddetto decreto legge "Severino" che dovrebbe affrontare il sovraffollamento della carceri. "Ringrazio innanzitutto la direttrice, il commissario e l'ispettore capo di Sollicianino per averci accompagnato in tutte le tre ore di visita non annunciata, perche' ci hanno presentato onestamente luce e ombre dell'istituto" ha dichiarato in una nota il Senatore Perudca "in un istituto pensato per il recupero dei detenuti, dove esisterebbero tutte le strutture per le attivita' trattamentali, si fa fronte alla mancanza di fondi col sostegno delle istituzioni locali e il volontariato. Oggi la capienza regolamentare era di poco sfiorata, un'ottantina di detenuti di cui 21 in semi-liberta' e tutti con sentenza definitiva - quindi come dovrebbe essere nel 99% dei casi e non per il 60% come avviene purtroppo in Itala. A fronte di una dozzina di scarcerati in virtu' della legge 199/2010 (il cosiddetto svuotacarceri di Alfano) nei vari colloqui coi presenti abbiamo purtroppo incontrato una ventina di persone che da mesi attendono una risposta da parte dei magistrati di sorveglianza per poter passare ai domiciliari; una problematica che dovremo tener presente settimana prossima quando saremo chiamati a convertire in legge il decreto Severino sulle carceri. Il necessario passaggio di fronte al giudice di sorveglianza allunga di settimane i tempi di attesa e si esce perche' la pena e' finita piuttosto che perche' si puo' godere delle nuove norme che consentono i domiciliari a chi ha meno di 18 mesi da scontare. Solliccianino, seppur con qualche problema strutturale dovuto alla mancanza di fondi per la manutenzione straordinaria, e col cronico deficit di organico effettivo di circa il 20%, resta pero' un esempio di come la Costituzione possa esser ancora rispettata e dove alcune politiche interne di buon senso consentono una convivenza dignitosa".

Dai microfoni di radio radicale da anni Marco Pannella parla di "pianeta carcere" intendendo tutta la comunita' che dai direttori agli agenti di polizia penitenziaria passando per i medici, gli educatori, i volontari i detenuti arriva anche a tutti i loro famigliari. Nelle visite ispettive i Radicali dedicano sempre piu' attenzione alla medicina penitenziaria, che anche in Toscana pare scontare un sostanziale disinteresse burocratico da parte della ASL nei confronti di tutti gli operatori, nonche' alla polizia penitenziaria. In questo quadro la delegazione Radicale ha voluto visitato la caserma degli agenti penitenziari del carcere di Sollicciano trovando gravi condizioni di degrado strutturale, dovute ai soliti tagli, che vanno ad appensantire le gia' difficili condizioni lavorative della polizia penitenziare costretta a fare straordinari, non pagati, per far fronte a situazioni che, a Firenze, vedono un sovrannumero di detenuti intorno al 130% e una progressiva diminuizione di agenti. Oltre alle pessime condizioni di accosermamento gli agenti della polizia penitenziaria non hanno alcun sostegno di tipo psicologico che potrebbe aiutarli nella loro opera quotidiana di guardiani di una discarica sociale che solo nel 2011 ha prodotto quasi 186 morti in carcere di cui 66 suicidi, dall'inizio dell'anno sono 5 i suicidi e 8 i morti.

La visita al carcere minorile Meucci era stata suggerita dai fatti accaduti domenica scorsa che avevo provocato l'incendio di una cella. Perduca e Lensi hanno potuto visitare la cella ancora inagibile apprezzando l'entita' del danno; non hanno potuto parlare coi responsabili dell'atto perche' gia' tutti e sei trasferiti in altro istituto. L'incendio era stato appiccato da ragazzi di origine magrebina nel tentativo di poter creare una situazione emergenziale che li avrebbe fatti ricongiungere cogli altri 16 detenuti al fine di regolare alcune scaramucce avvenute il giorno stesso e in passato. Le fiamme, e soprattutto il fumo sprigionatosi dai materassi ignifughi, hanno invece fatto sfuggire dal "controllo" il fuoco e solo il pronto intervento del personale ha scongiurato una tragedia. Al Meucci al netto dei sei trasferimenti erano oggi presenti 16 ragazzi guardati da tre agenti per turno.

"Posto che il decreto Severino, per ammissione dello stesso Ministro, e' un tampone, colla situazione di illegalita' costituizionale che si deve affrontare" ha affermato Perduca "i primi problemi emersi dal dibattito e voto in commissione giustizia settimana scorsa, ci devono far sapere che si trattera' di un tamponcino se non verranno almeno intaccate le norme relative alla recidiva e alcuni passaggi della legge sugli stupefacenti. Far uscire intorno alle 3mila persone nei prossimi 12 mesi ed evitare che ne entrino circa 10mila, come potrebbe accadere se la legge fosse adottata com'e' e se venisse sempre applicata in modo garantista, non e' che un piccolissimo passo avanti rispetto al necessario. Di fronte a questa gravissima situazione di violazione della Costituzione e al crescente genuino interesse del Governo Monti, il Parlamento deve contribuire all'avvio di rientro nella legalita' con un procediimento di amnistia e indulto per poi passare a riformare codici e ordinamento giudiziario. I tempi ci sarebbero, occorre lavorare perche' si rafforzi la volonta' politica.

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