Le rassicurazioni del Presidente Monti a Schifani e Fini circa le destinazioni dell'8x1000 devono esser colte per l'apertura di un dibattito pubblico sulla necessità del mantenimento di tale meccanismo. Infatti, la percentuale dell'8x1000 fu stabilita arbitrariamente ritendendo che col passare del tempo avrebbe dovuto esser valutata se sufficiente; negli anni tutti i governi che si son succeduti hanno ritenuto "inappropriato", in particolare nei confronti della Chiesa, valutarne l'ammontare totale.
Visti però i tempi di crisi, un prelievo nel prelievo, magari di entità minima come l'8x1000, rappresenta sicuramente un problema in più pegli italiani tartassati quotidianamente su ogni fronte; inoltre, visto che anche la richiesta del pagamento dell'Ici-Imu alle attività anche parzialmente commerciali della Chiesa alla fine è rimasta lettera morta malgrado il parere favorevole all'ordine del giorno del Deputato Radicale Maurizio Turco, occorre quanto prima non solo stabilire se l'8x1000 sia un opportuno ulteriore sottrazione delle entrate degli italiani, ma anche avviare una massiccia campagna di sensibilizzazione pubblica che renda noto chiaramente ai cittadini il perverso e truffaldino meccanismo della redistribuzione delle quote in base al quale si regala quando non destinato dagli italiani alla Conferenza episcopale italiana - circa un miliardo di euro!
Bene quindi il chiarimento di Monti, ma adesso se ne discuta pubblicamente perché lo Stato non può permettersi il lusso di non ricorrere a tutte le possibilità di ulteriore entroito per far fronte a emergenze come le calamità naturali o soccorrere affamati e rifugiati o il nostro patrimonio culturale sempre più a rischio. Nella sua veste di Ministro dell'economia Monti lanci una campagna pubblicitaria perché i cittadini conoscano il meccanismo dell'8x1000 per scegliere a chi darlo realmente
No comments:
Post a Comment