8.02.2011

Dai respingimenti al "sostegno vitale" a stranieri per 146 milioni di euro, Maroni scopre la rendita della gestione dei flussi immigrazione

Per evitare l'ennesimo procedimento di infrazione per il non recepimento della direttiva europea sui rimpatri, il Governo modifica radicalmente le proprie politiche passando dagli illegali respingimenti manu militari, che hanno caratterizzato troppo spesso il tipo di reazione del governo all'arrivo di migliaia di disperati, alla creazione di strutture che possano arrivare a trattenere fino a 18 mesi i migranti. 

Un mutamente che costa la bazzecola di 146milioni di euro fino al 2014. Ecco che il "sostegno vitale" lungi dall'andare incontro alle esigenze di protezione umanitaria o internazionale o di asilo di chi scappa da incertezze, conflitti e carestie, va a rimpinguare le casse degli enti gestori delle emergenze legate ai flussi migratori. Enti sempre e solo selezionati per chiamata diretta. C'è solo da sperare che la notizia della triplicazione dei tempi di trattenimento venga data col necessario tatto perché altrimenti reazioni come quelle di Bari o Crotone interesseranno tutti i centri per immigrati che abbiamo in Italia.

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