7.14.2011

Dopo "coesione nazionale" per tempi manovra adesso rispetto legalità per "gli ultimi" quando il Senato affronterà il decreto "flussi". Senatori maggioranza visitino Cie prima di voto

Dopo la collaborazione, almeno per quanto ha riguardato i tempi, tra maggioranze e opposizioni circa la manovra, occorre che tanta condivisione di "urgenze" caratterizzi anche il passaggio al Senato del decreto flussi. E' infatti da tenere in seria considerazione l'auspicio dell'Ufficio dell'Alto commissariato dell'Onu per i  rifugiati (Unhcr) per apportare maggiori garanzie e tutele per le persone  destinatarie di un provvedimento di allontanamento.

Senza scadere in uno sterile muro contro muro, anche perché il governo ritiene di non averlo mai praticato, occorre che venga infatti riconosciuto esplicitamente i
l principio di non respingimento, principio richiamato tra le altre cose dalla direttiva in diversi  punti, ma non presente nel testo del decreto.

Diverso sarà invece il confronto sulla proposta di
trattenimento nei centri di identificazione ed espulsione (Cie) fino a 18 mesi. Anche in questo caso occore, come auspica l'Unhcr,  introdurre un rafforzamento delle garanzie e dei diritti dei soggetti trattenuti, così come un adeguamento  delle condizione dei Cie e dei relativi servizi. Basterebbe infatti visitare qualche Cie prima del voto per rendersi conto delle condizioni degradanti in cui vengono trattenute migliaia di persone.

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