5.04.2011

Sullo sciopero dei direttori delle carceri toscane

PERDUCA (PD). Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

PERDUCA (PD). Signor Presidente, come sicuramente lei saprà, visto che viene dalla Toscana ed è stato eletto in quella Regione, dall'inizio della settimana tutti i direttori delle carceri toscane sono in sciopero per almeno trenta giorni. Due almeno sono i motivi di fondo di questa loro agitazione: da una parte, la mancanza di sette direttori; dall'altra, il mancato rinnovo del contratto ormai scaduto nel 2006. Quindi, sono passati oltre cinque anni.
Il 15 marzo scorso assieme alla senatrice Poretti ho presentato un'interrogazione al Ministero della giustizia che chiedeva lumi sulla mancanza non solo di direttori, ma anche di vice per la nostra Regione che ha 17 istituti di cui sette scoperti - alcune scoperture sono molto gravi; penso all'Ospedale psichiatrico giudiziario (OPG) di Montelupo - sul mancato rinnovo del contratto e, infine anche se forse sarebbe dovuta essere la prima preoccupazione, sul perché dall'inizio degli anni Novanta non si fanno più concorsi per assumere direttoti. Tutti i fine settimana ho l'occasione di visitare istituti di pena in tutta Italia e non solo nella Regione da cui provengo e mi sembra di capire che la tendenza è di arrivare ad una progressiva sostituzione dei direttori con i commissari.


Credo, con la militarizzazione ormai imperante di qualsiasi emergenza nel nostro Paese, che arrivare a militarizzare anche un luogo nella più patente delle illegalità costituzionali come le carceri italiane sarebbe qualcosa che l'Italia non ha tra le risposte da dare a questo stato ormai non più di emergenza ma di vera e propria vita al di fuori della legalità costituzionale e anche dei trattati internazionali.


PRESIDENTE. Senatore Perduca, lei ha posto questioni di assoluta delicatezza e rilievo. La Presidenza si attiverà perché a questa interrogazione ci possa essere una risposta da parte del Governo.

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