La drammatica denuncia della dottoressa Boldrini dell'Alto Commissario Onu pei rifugiati di oltre 740mila profughi dalla Libia verso i paesi vicini o in minimissima parte l'Italia non può avere come unica risposta la solita accusa alle lentezze o i presunti disinteressi dell'Unione europea.
Già a marzo il Ministro Frattini, a seguito del primo dibattito sulla Libia aveva fatto propri gli impegni che la risoluzione della delegazione Radicale in Senato aveva elaborato e cioè a continuare la propria opera in soccorso delle persone che fuggono dalla Libia verso i paesi vicini sia attraverso azioni dirette, sia sostenendo gli sforzi delle varie agenzie internazionali presenti: dall'Alto Commissario per i diritti umani, il Fondo Mondiale per l'Alimentazione e l'Organizzazione internazionale per le migrazioni; e a mettere in atto tutte le misure necessarie al fine di fornire assistenza a tutti coloro che fuggono via mare verso l'Italia coordinando coi partner europei eventuali distribuzioni straordinarie anche in altri Stati membri dell'Unione europea in deroga alla Convenzione di Dublino del 1990.
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