5.18.2011

Siria come Yugoslavia anni 90, Italia sospenda accordi bilaterali e passi all'offensiva multilaterale di verità come chiede Pannella sulle condotte criminali del regime prima che sia necessario lavarsi la coscienza con tribunale ad hoc per crimini contro l'umanità

Anche a seguito delle ultime notizie circa il ritrovamento di una fossa comune a Deraa con almeno 40 corpi tra cui donne e bambini e la violenta reazione del regime che ha isolato la città vietando agli abitanti di andare a cercare i cadaveri dei loro familiari e confiscando i telefonini per paura che inizino a circolare le immagini per informare il mondo, occorre che l'Italia congeli tutti gli accordi bilaterali con Damasco e bombardi di speranza il tutto popolo siriano rendendo nota la natura sanguinaria del regime siriano e le iniziative internazionali in atto per bloccarlo.
Proprio come Milosevic, Assad dopo aver per anni pratica l'eliminazione sistematica del dissenso, ormai non può che reagire con esecuzioni extragiudiziarie di massa per mettere a tacere chi chiede libertà e diritti. Se Milosevic aveva la Russia che gli copriva le spalle - un'alleanza che ha bloccato qualsiasi iniziativa politico-diplomatica europea per prevenire i massacri di croati, bosniaci e kosovari - oggi Assad ha dietro l'Iran che incute altrettanto timore reverenziale alla comunità internazionale bloccando qualsiasi seria iniziativa che ponga fine alle stragi quotidiane.


Negli anni 80 i Radicali avevano proposto che la Cee adottasse la Yugoslavia lanciando un processo federalista europeo che garantisse agli individui i diritti fondamentali cancellando sul nascere i rigurgiti nazionalistici; il silenzio di attenzione nei confronti di quella proposta politica fu rotto, sempre grazie ai Radicali e colla leadership del governo Amato, colla creazione del tribunale ad hoc per quella che ormai era diventata la ex-Yugoslavia. Oggi Pannella, al 29esimo giorno di sciopero della fame, tra le altre cose si appella alla comunità internazionale perché questa bombardi di informazione se stessa e le vittime delle condotte criminali del regime siriano al fine di sostenere moralmente e materialmente chi scende in piazza per la libertà contro i carri armati di Assad dandogli speranza.


E' forse ancora possibile isolare il regime criminale siriano e fermarlo prima di esser costretti un domani a creare un altro tribunale ad hoc per giudicarne i patenti crmini contro l'umanità che vengono commessi quotidianamente.

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