5.11.2011

il Maestro Fontani, un altro tassello del "caso Italia"

INTERPELLANZA A RISPOSTA SCRITTA Al Ministro della Giustizia, Al Ministro dell’Istruzione, al Ministro degli Affari Interni, Al Ministro della Difesa

Dei senatori Perduca e Poretti

Premesso che:

Per quanto risulta agli interroganti, da oltre 6 anni (marzo 2005) va avanti a Siena una chiara, evidente e voluta  STRATEGIA DI DENEGATA GIUSTIZIA - che ormai è degenerata a nostro avviso in un vero e proprio ACCANIMENTO o PERSECUZIONE GIUDIZIARIA, un MASSACRO GIUDIZIARIO - a carico di un docente-cittadino retto, capace e preparato e quindi assai stimato ed apprezzato dagli onesti ma proprio per questo scomodo, il Maestro elementare senese Adriano Fontani, “reo” solo, dal 9-2004, di aver promosso iniziative per la legalità, la trasparenza, la democrazia e la buona amministrazione dentro e fuori la scuola o di non aver taciuto o aver evidenziato “internamente” per sanarle o aver documentatamente denunciato pubblicamente sui migliori media nazionali (cui ha da molti anni facile accesso per la sua preparazione e la stima di cui gode presso redazioni giornalistiche e televisive di ogni livello) numerose situazioni di discriminazioni, illegalità, abusi, mala amministrazione e malaffare da lui subite o viste, dentro e fuori la scuola, scolastiche e politico-amministrative, ciò che gli ha procurato una cinica e dura persecuzione scolastica e politico-ambientale a 360 gradi, come sotto ben documenteremo, che si trascina ormai da quasi 7 anni che lo porta ad essere ormai un CITTADINO SENZA DIRITTI, DEPRIVATO IN PRIMIS PROPRIO DEL FONDAMENTALE DIRITTO ALLA GIUSTIZIA;

su queste discriminazioni, abusi e persecuzioni scolastiche e politiche da lui subite sono già state presentate 2 diverse interrogazioni parlamentari a risposta scritta ai vari Ministri dell’Istruzione entrambe alla Camera dei Deputati, la prima in data 10-3-2005 (n° 04-13378, seduta 600, Bianchi Clerici, LNP) sulla discriminazione religiosa che è all’origine dell’odissea del Maestro Fontani, la seconda molto più dettagliata sulla persecuzione scolastica e politica che né è seguita, presentata in data 29-7-2008 (n° 04-00824, Emerenzio Barbieri, UdC);

sulla chiara Strategia di Denegata Giustizia che a Siena si porta avanti a suo carico sono già state presentate al Ministro della Giustizia due diverse interrogazioni a risposta scritta, una prima assai corposa e dettagliata presentata dagli attuali interroganti al Senato in data 21-9-2010 (n° 04-03687, seduta n° 425, Marco Perduca e Donatella Poretti, “Radicali” nel PD) ed una successiva più sintetica alla Camera dei Deputati in data 28-9-2010 (n° 4-0883, Emerenzio Barbieri, PdL);

la gravissima situazione avversa a Fontani di persecuzione a 360° da una parte e di Denegata Giustizia dall’altra è purtroppo ben descritta amaramente in una e.mail scritta al Maestro Fontani in data 10-7-2009 da uno Studio Legale senese che - nonostante pienamente consapevoli delle sue lampanti ragioni e della sovrabbondante, ma purtroppo del tutto inutile, mole di prove testimoniali e documentali per sostenerle – prima si vide “costretto” in data  2-4-2009 ad abbandonare la difesa del Fontani con RRR senza alcun preavviso orale e poi  via e.mail ad incoraggiare calorosamente ed amichevolmente Fontani a desistere da ogni ulteriore tentativo di cercare Giustizia a Siena “…avendo a cuore le sorti Sue e della Sua famiglia, che da tanti anni sopporta le conseguenze di un sistema che non esito a definire mafioso…Devo dirLe con la consueta sincerità che dubito che troverà soddisfazione nella (in)giustizia senese….spendere molti soldi per fare riscorsi, appelli e che perda la sua salute e il patrimonio costruito con una vita di lavoro” (ogni commento  è del tutto superfluo sulla assoluta gravità della situazione globale descritta a carico di Fontani a Siena);

prima di addentrarci nelle documentate ed innumerevoli prove che dimostrano come la STRATEGIA DI DENEGATA GIUSTIZIA a carico di Fontani è ormai sempre di più diventata una vera PERSECUZIONE ed ACCANIMETO GIUDIZIARIO contro di lui vogliamo dare conto, suffragandola solo con una minima parte di fatti ed eventi disponibili (quasi tutti supportabili da inoppugnabile documentazione scritta, oltre a testimonianze), di questa persecuzione a 360° di cui Fontani è vittima, che possa spiegare la sconcertante espressione dei suoi ex legali secondo cui Fiontani è da tempo vittima di una sorta di “sistema mafioso”;

si ricordi innanzi tutto che il maestro Fontani ha fondato nel 2007 il “Comitato Nazionale contro Mobbing-Bossing Scolastico” che tanto successo ha avuto tra i colleghi, tanta vasta e grave casistica ha raccolto in tutta Italia sul grave degrado di legalità, democrazia, diritto e trasparenza sempre crescente nella Scuola Pubblica sempre più feudalizzata dall’Autonomia in ogni parte del nostro paese, tanti autorevoli spazi ed interviste ha ottenuto sulla migliore Stampa nazionale ed alla Rai (con varie decine di interviste rese in pochi anni su Rai 3 in Toscana ed Emilia Romagna, Rai-Parlamento, Rai-News-24, Radio1-Rai-RadioAnchi’io,…), RadioRadicale,… ed inevitabilmente tanta avversione, cinica persecuzione e mirato accanimento gli ha procurato da parte di tutta la filiera scolastica: locale, provinciale, regionale e nazionale tanto da essere ufficialmente e formalmente accusato, nel Decreto firmato in data 19-9-2008 dal D-USP di Siena Luigi Sebastiani che disponeva la sua sospensione per 3 mesi dal servizio e dallo stipendio (10-12/2008), di “portare avanti un disegno strategico volto a demolire l’intera Scuola Pubblica  Italiana oltre alla Scuola dove insegna” (“Provveditore” Sebastiani che disponeva  tale pesante e completamente ingiustificata misura contro Fontani pochi mesi dopo averlo già sanzionato con la “censura”, il tutto dopo che lo stesso Sebastiani lo aveva pure denunciato penalmente, RGNR 89-2009);

ormai dal dicembre 2009 Fontani ha subito (ed inutilmente denunciato: RGNR 1249-2010, 3990-2010 e 4203-2010) 3 casi accertati (2 dei quali documentati e testimoniati da postini e funzionari delle stesse Poste Italiane) di chiara violazione della corrispondenza e recentemente, sollecitando indagini (sul procedimento 3990-2010) Fontani ha fornito indicazioni su altri 3 episodi sospetti di corrispondenza intercettata ma “ovviamente” nessuna indagine è stata disposta dalla Procura di Siena come ha scritto il PM Marini nella sua Richiesta di Archiviazione (datata 16-3-2011) sulla 1° di queste denunce (RGNR 1249-2010);

sul 1° e più importante rinvio a Giudizio ottenuto da Fontani a carico dei suoi persecutori (RGNR 364-2006, ovviamente ottenuto dall’unico PM che ha sempre fatto rapide e puntuali indagini sulle sue denunce, quella Chiavegatti Alessandra ben preso “trasferita” via da Siena, 8-2008, tutti personaggi potenti ed importanti o con strettissime parentele che sono tali: il Dirigente Scolastico –DS- Mauro Guerrini che era al contempo Sindaco dello steso paese di Montalcino + Dirigente provinciale del Partito + Membro della Fondazione MPS banca e  2 maestre con familiari importanti, il marito di una di esse, Rosa Anna Giorgi, è il n° 2 di una delle 3-4 più importanti nostre aziende multinazionali, Finmeccanica) va registrato che ad oltre 4 anni dal rinvio a giudizio (1-2007) il processo non è mai iniziato, non è mai entrato nel merito, ben 2 giudici si sono astenuti ed 1 altro ha preferito liberarsene facendo spostare il processo a Firenze (peraltro con motivazioni poco sostenibili) facendo così avvicinare i tempi della prescrizione;

a riprova del clima di ostracismo ed intimidazione da sempre esistente a carico di chi difende e sostiene Fontani in Val d’Arbia, nell’altro processo ottenuto dal Fontani a carico dei suoi persecutori (ovviamente anch’esso risultato delle indagini del sopra citato PM Chiavegatti: RGNR 242-2008) si è verificato che la test dell’accusa Cialdani Angiolini, che aveva testimoniato a sommarie informazioni dai Carabinieri di Monteroni confermando gli abusi subiti dal Fontani, in sede di udienza (12-10-2010) ha sostanzialmente ritrattato tutto, dicendo  ripetutamente di non ricordare più nulla (neppure di aver testimoniato e firmato dai CC) e la stessa testimone chiave a carico della moglie del n° 2 di Finmeccanica nel processo che non si riesce a celebrare sopra citato (RGNR 364-2006) da tempo va dicendo che in aula non confermerà come test dell’accusa le sue dichiarazioni rese e controfirmate dai CC che dimostravano la totale falsità delle gravi accuse della Maestra Giorgi a carico di Fontani per cui è stata rinviata a giudizio (violenze fisiche e verbali che Fontani le avrebbe fatto davanti agli alunni) difendendolo dalle pesanti diffamazioni subite dalla Giorgi stessa;

ad ulteriore conferma di tale clima di ostracismo, persecuzione ed intimidazione contro Fontani recentemente un suo concittadino ha scritto al Presidente della Regione Toscana a difesa di Fontani testimoniando che molti genitori di alunni vorrebbero difendere Fontani e lo stimano ma hanno paura di ritorsioni politiche e scolastiche raccontando pure che il Sindaco del suo paese gli chiese di non far iscrivere Fontani in una nota associazione nazionale di cui era responsabile locale;

ancora una prova della persecuzione che rischiano di subire coloro che sostengono e testimoniano per Fontani sta nella vicenda, che lo stesso ha raccontato a molti concittadini, di un genitore che andò a testimoniare a favore di Fontani davanti all’Ispettore Chiaramonte in data 28-1-2008, lui come gli altri visti e avvicinati dalla DS che stava alla porta d’ingresso per identificarli tutti, guarda caso pochi giorni dopo sanzionato dal Sindaco (di cui la DS era Consigliera Comunale e compagna di partito)  per essere uscito in strada fuori dall’ufficio sito sul marciapiede per fumare una sigaretta (ciò che meraviglia è che lo ha fatto per decenni, mai sanzionato prima di essere stato visto a testimoniare per Fontani): guardacaso è lo stesso Sindaco che prima scrive (guardacaso in piena visita ispettiva) alle autorità scolastiche una lettera ufficiale contro Fontani volta a farlo cacciare e poi in data 29-2-2008 si reca pure personalmente a testimoniare contro di lui dall’Ispettore Chiaramonte accusandolo….di essere presente ai consigli comunali e di avvicinare gli amministratori (Cosa c’è di male? Cosa c’entra il dirlo ad un Ispettore Scolastico?) definendolo un “molestatore dell’altrui tranquillità” (tutto riportato nella relazione finale di Chiaramonte datata 8-3-2008);

lo stesso Ispettore scolastico Umberto Chiaramonte in detta sua relazione finale prima si vanta per iscritto di aver impedito a Fontani di portare centinaia di genitori come testimoni a suo favore “perché tanto vengono a dirgli che è assai amato e benvoluto da genitori ed alunni” (pagina 12), ostacolandolo in ogni modo e negandogli tempo per convocarli (dal venerdì pomeriggio per il successivo lunedì mattina, a Scuola chiusa il sabato), poi, di fronte ai numerosi genitori che sono comunque riusciti a presentarsi a favore di  Fontani nonostante gli ostacoli per la profonda stima ed affetto verso di lui, ha del tutto ignorato il merito delle loro testimonianze, non li ha citati neppure per nome ammassati in poche righe ed ha dichiarato comunque “del tutto ininfluenti le loro dichiarazioni ai fini dell’ispezione” appunto perchè favorevoli a Fontani (pagina 16);

una recentissima inchiesta-denuncia televisiva di 2 ore e mezza intitolata “Feudo Scuola”, trasmessa dalla principale TV privata della Toscana (RTV-38) in data 22-3-2011 nonostante telefonate di diffida a non trasmetterla dopo che era stata localmente pubblicizzata in Val d’Arbia da Fontani - condotta dalla giornalista Patrizia Menghini in rigoroso stile “Report-Gabanelli” e realizzata grazie alla documentazione, alle testimonianze ed alla casistica messa a disposizione dal Maestro Fontani che l’aveva proposta all’emittente - non solo ha mostrato il forte clima di intimidazioni, ritorsioni, omertà, illegalità, abusi, frodi, ruberie che caratterizzano molte Scuole oltre ai  complotti contro i docenti scomodi che i DS organizzano aizzando contro di loro genitori e docenti (come confermato anche da una docente fiorentina che si è fatta intervistare incappucciata) ma, sullo specifico caso del Maestro Fontani, ha confermato da una parte l’inoppugnabilità dei documenti scritti in suo possesso per dimostrare gli abusi subiti e quelli visti cui lui si è opposto (pagandola sempre cara con persecuzioni, campagne di calunnie e cacciate per “incompatibilità ambientale”) e dall’altra come sia stato sempre inutilmente e massicciamente difeso da famiglie e genitori, tanto è vero che un suo ex alunno di Buonconvento ormai maggiorenne ha telefonato in diretta a nome della classe per confermare che Fontani fu un ottimo insegnante e ribadendo che inutilmente tutti si coalizzarono per difenderlo ma mai presi in considerazione dall’Ispettore scolastico (Majorana nel 2005) e mai convocati come testimoni neppure dalla Procura (aggiungiamo qui noi);

in data 23-11-2009, pare su disposizione del Capo locale della Digos di Siena Berardini, è dimostrato che Fontani fu l’unico cittadino senese cui venne, del tutto ingiustificatamente ed abusivamente, ripetutamente impedito ad personam l’ingresso (con agente che gli sbarrava fisicamente l’ingresso ogni volta che si avvicinava) alla conferenza pubblica  “GoverIncontra” tenuta al Teatro dei Rinnovati di Siena, Fontani che chiedeva ripetutamente quanto inutilmente di entrare solo per dare una busta di materiale sulla sua vicenda e sulla piaga del Mobbing nella Scuola ViceMinistro dell’Istruzione Pizza presente all’incontro (mentre fu permesso l’ingresso a diverse personalità che contestarono in modo verbalmente violento Ministri e ViceMinistri): ciò che appare tanto più strano quanto più proprio la Digos è stata per anni testimone in decine di occasioni del comportamento totalmente correttissimo di Fontani, sia che abbia manifestato o che sia semplicemente intervenuto al dibattito o abbia solo presenziato in occasione di Convegni, Incontri, Visite Istituzionali, Manifestazioni varie;

Fontani ha inutilmente da allora chiesto numerose volte di esser ricevuto dal Questore e dal Prefetto di Siena per avere spiegazione di tanto immotivato abuso a suo carico e una sua Denuncia-Esposto penale presentata ala procura su questo sconcertante abuso in data 30-12-2009 non si sa neanche che fine abbia fatto, tanto che anche recentemente (15 aprile) il Cancelliere della Procura di Siena Dott. Cozzi, sempre disponibilissimo e corretto per fare ricerche e fornire informazioni, gli ha detto di non essere riuscito neppure a rintracciare detta sua denuncia, né quindi il Fontani ne conosce a distanza di quasi 1 anno e mezzo il relativo n° di procedimento (RGNR), necessario per chiederne l’avocazione alla Procura Generale;

in data 26-10-2008, 1 ora dopo che Fontani aveva smesso di manifestare individualmente ed in modo silenzioso solo con un cartellone in mano a Montalcino e mentre stava parlando con l’ex Sindaco Raffaelli, il Maresciallo Alberti ed il Brigadiere Carlo Ventrone lo obbligavano a seguirlo nella locale Caserma dei Carabinieri (ore 18.00 ca, al che Fontani attivò il suo dispositivo di  audio-video-registrazione che porta con sé in tali occasioni e che usa per difendersi da abusi e prevenire false accuse) dove il Maresciallo Raimondo Viscomi gli contestava una denuncia scritta ex art. 20 T.U.L.P.S. (“manifestazione non autorizzata”) e mentre lo faceva teneva a rassicurarlo che era solo una formalità e che tutto sarebbe finito nel nulla perché in realtà nessun  reato vi era ma, all’obiezione del Fontani sul perchè allora lo denunciasse, lo stesso teneva a ribadire semplicemente che DOVEVA farlo ma tutto sarebbe finito nel nulla, tanto che poche ore dopo (27-10 alle ore 11.50) il Fontani, convocato telefonicamente nella stessa caserma veniva invitato prima a stracciare la denuncia, poi si vedeva scrivere dallo stesso Viscomi un documento che lo discolpava completamente da qualunque reato, accompagnato da lodevoli scuse ufficiali dello stesso Viscomi a nome dell’Arma, apprezzate dal Fontani;

innumerevoli volte e senza che ve ne fosse il minimo motivo il maresciallo dei Carabinieri del Comune di Monteroni d’Arbia (dove Fontani risiede dal 1981 e vi ha insegnato in ben 3 riprese ed è quindi assai conosciuto stimato e benvoluto dalla stragrande maggioranza della popolazione) Gaetano Medico ha disposto nel 2008 l’identificazione del Fontani o mandato i suoi Carabinieri a richiesta della DS Tardio (oltreché al contempo Consigliera Comunale di maggioranza e Dirigente provinciale del Partito qui da sempre egemone) e delle sue solite più strette amiche-collaboratrici, senza che nulla mai sia minimamente successo  né ve ne fosse alcuna minima necessità né nulla giustificasse la presenza dei Carabinieri, anche quando Fontani era semplicemente presente senza manifestare, laddove è dimostrato che ci sono state occasioni in cui gli stessi Carabinieri di Monteroni non sono interventi di fronte a segnalazioni e richieste per molestie di un ubriaco, rischi di risse in un bar,.…

non bastasse in data 27 gennaio 2008 lo stesso Maresciallo Medico fece prima pronte indagini sua sponte (senza che neppure vi fosse la formalizzazione della Querela contro Fontani, presentata presso di lui in data 1-11-2007) e poi stese un rapporto con cui chiese zelantemente al Giudice di Pace la diretta incriminazione del Maestro Fontani accusandolo di aver causato un presunto malore alla bidella Erminia Salerno per una semplice conversazione di pochi secondi da lui avuta in data 30-10-2007 (le chiese chiarimenti sul perché spiasse completamente la sua vita scolastica con falsi resoconti scritti, causandogli 2 addebiti disciplinari in una settimana) nonostante la ricostruzione dei fatti  del Maresciallo fosse direttamente e platealmente smentita proprio dall’unica testimone oculare da lui stesso escussa in data 20-12-2007 (M.a Michela Butini), peraltro indicata come tale dalla stessa querelante, che aveva testimoniato a discolpa del Fontani riferendo di aver visto una normale discussione, indirettamente smentito lo zelante Maresciallo dallo stesso rapporto dei suoi stessi subalterni  Brigadiere Palla Marino e Nucci Luca che, chiamati sul posto quel 30-10-2007 dalla stessa Salerno, se ne erano andati via tranquilli senza chiamare il 118 perché la Salerno stava benissimo e lagnandosi a voce di essere stati chiamati e disturbati (dalla Salerno) per così poco (atti dei procedimenti RGNR 132-2008 e 406-2009);

dall’altra parte mai una sola volta il Maresciallo Medico ha fatto con altrettanto zelo indagini sua sponte o ha chiesto il rinvio a giudizio delle controparti sulle numerose denunce presentate dal Fontani presso la sua caserma contro la locale DS Tardio e le sue più strette amiche-collaboratrici (bidella Salerno inclusa), anzi una volta dovette essere richiamato dal PM Chiavegatti che gli dovette sollecitare con nota autografa scritta le indagini già da tempo a lui richieste su una di queste denunce presentate da Fontani, come risulta dagli atti del relativo procedimento (RGNR 1160-2007);

incidentalmente, tra le tante iniziative e denunce scomode del docente-cittadino Fontani, assai sgradite ai “potentelli” locali, c’è quella di aver acquisito ufficialmente documentazione presso il Comune ed averla pubblicata su un magazine on line su cui scrive (Mondoraro) che ha fatto emergere definitivamente lo scandalo morale, di cui nel Comune si parlava da tempo a bassa voce, delle cosiddette “Case in Edilizia Popolare semiregalate per soli VIP”: 16 appartamenti di pregio (terra-tetto con mansarda, giardino davanti, orto-giardino-gazebo dietro, parcheggio da 100 posti auto davanti)  che ad un 1/3 del valore di mercato, con una cooperativa-passaparola con sede fissata presso i capannoni del Sindaco di allora, sono risultati assegnati in buona parte a personaggi di potere locali, tra cui appunto il Maresciallo Gaetano Medico (oltre alle 2 figlie di quel Sindaco, il Capo dei locali VV.UU., i figli del Funzionario dell’Ufficio Tecnico e del Direttore della locale Filiale di MPS banca, l’allora Assessore ai LL.PP., la compagna dell’Ingegnere dell’Ufficio Tecnico,…);

oltre a questo Fontani si è permesso pure di commentare in una Radio Locale che gli concede spazi di denuncia il fatto che sia diventato nuovo Vigile Urbano (il 4°) nello stesso Comune di Monteroni dove egli risiede e dove opera il maresciallo Medico proprio la figlia di detto Maresciallo Medico;

che negli ultimi tempi si sia passati da una “semplice” STRATEGIA DI DENEGATA GIUSTIZIA (limitarsi “solo” ad archiviare sistematicamente tutte le sue numerose e documentatissime denunce senza mai indagare né mai convocare i numerosi test indicati - salvo un unico caso ed a parte il PM Chiavegatti che sempre faceva indagini e spesso rinviava a giudizio i persecutori di Fontani ma presto “trasferita” via da Siena, 8-2008) ad una sempre più accentuata evidente PERSECUZIONE ed ACCANIMENTO GIUDIZIARIO (consistente da una parte nel far archiviare frettolosamente tutte le sue denunce pregresse onde impedire pure alla Procura Generale di indagare per Avocazione e dall’altra ricercare con ansia ogni denuncia contro Fontani e chi lo sostiene per trasformarle in immediati rinvii a Giudizio a suo carico per “diffamazione” o “calunnia”) è clamorosamente dimostrato da quanto accaduto ultimamente alla Procura di Siena negli ultimi mesi ma in particolare nei SOLI 8 GIORNI CHE VANNO DAL 9 AL 16 MARZO 2011;

le date ed i numeri parlano da soli visto che IN SOLI 8 GIORNI da quando Fontani si è avvalso per la 1° volta della facoltà di Richiesta di Avocazione alla Procura Generale di Firenze (PG) a partire dal 9-3-2011 (facoltà ex art. 412/1° di chiedere l'Avocazione alla Procura Generale Regionale quando una Procura locale non comunica entro 6 mesi - più eventualmente altri 6 con Richiesta di proroga al GIP - la Comunicazione di conclusione delle Indagini o la Richiesta di Archiviazione o  il Rinvio a Giudizio) la Procura di Siena  non solo Richiede frettolosamente l'Archiviazione di 14  sue pregresse denunce, giacenti da oltre 2 anni e mezzo, tutte documentatissime, dettagliate ed inutilmente infarcite di testimoni da chiamare, ma contemporaneamente fanno a suo carico 2 Rinvii  a Giudizio su 2 denunce della solita sua Dirigente Scolastica e Politica e Tardio  le cui varie illegalità, favoritismi, abusi e mala amministrazione (peraltro riconosciute perfino dall’Ispettore mandato a  fare la sua preconfezionata ispezione contro Fontani, nella sua relazione finale datata 8-3-2008) erano state inutilmente evidenziate allo scopo di “sanarle internamente” da Fontani nell’ISC del suo Comune di Monteroni d’Arbia prima di esserne cacciato per “incompatibilità ambientale”, DS Tardio che ha visto in pochi mesi trasformare 4 sue denunce in altrettanti immediati Rinvii  a Giudizio contro Fontani e chi lo sostiene, tutti per “diffamazione” per aver esposto e denunciato o internamente alla autorità scolastiche superiori o pubblicamente la persecuzione subita dal Maestro Fontani (RGNR 2379-2008, 44-2009 poi diventato 86-2011, 240-2008, 374-2009: gli ultimi 2 con processi già prontamente iniziati);

doverosamente informata la Procura di Siena dalla PG delle Richieste di Avocazione del Fontani del 9 marzo, il ViceProcuratore di Siena Nicola Marini NEI SOLI 3 GIORNI CHE VANNO DAL 14 AL 16 MARZO si affretta a Richiedere l'Archiviazione di ben 14 sue diverse documentatissime denunce pregresse (DI CUI 12 IN UN SOLO GIORNO, IL 14 MARZO: RGNR 2865, 2866, 2867, 2869, 2870, 2871, 2876, 2878, 2880-2008; 104-2009; 198-2008; 101-2010 -- le altre due in data 16 marzo: RGNR 1249-2010 e 1491-2010) riguardanti gli abusi subiti sia nella 1° (Buonconvento 2004-05) che nella 2° (Monteroni d'Arbia 2007-08) parte della  persecuzione scolastico-politica da lui subita (in particolare erano accusati i DDSS + amministratori + Dirigenti politici Guerrini e Tardio e gli Ispettori scolastici Salvatore Majorana ed Umberto Chiaramonte), giacenti da 2 anni e mezzo ad ora, Richieste evidentemente strumentali onde farle frettolosamente archiviare ed impedire così che con l'avocazione la PG faccia quelle indagini  che Siena rifiuta di fare da oltre 6 anni (alla Procura di Siena si ha paura che indagando finalmente si scoprano le tante evidenti e ben documentate ragioni rivendicate dal maestro Fontani?);

non solo, nello stesso giorno in cui chiede l'Archiviazione di queste ben 12 sopraelencate denunce presentate da Fontani (14 marzo) il PM Marini si accorge che nel fascicolo di una di esse (RGNR 198-2008) è stata inserita per sbaglio una denuncia contro Fontani della solita sua suddetta Dirigente Scolastica e Politica Donata Tardio (RGNR 44-2009) e così nella stessa data 14 marzo immediatamente ne chiede con scritta autografa di pugno con grande zelo lo stralcio per avviare pronte "investigazioni" (come sempre si deve fare alla Procura di Siena quando le denunce sono CONTRO Fontani) da cui deriva un altro pronto e scontato rinvio a giudizio per "diffamazione" contro Fontani per il contenuto in realtà niente affatto diffamatorio di alcuni suoi cartelli di protesta contro la persecuzione scolastica e politica subita da lui esposti la domenica davanti alla Chiesa (RGNR 86-2011);

in data 9 marzo Fontani deposita un’istanza di sollecito di fare indagini su una sua dettagliata deposizione di 11 pagine, documentata da 40 allegati e dall’indicazione di numerosi testimoni da lui tematicamente e nominativamente indicati  in cui esponeva i numerosi abusi ed irregolarità gestionali(ma anche sui bambini), favoritismi, omissioni ed illegalità  subiti e visti nella gestione dell’ISC di Monteroni d’Arbia commessi o tollerati da parte della suddetta DS Tardio (dopo e per aver evidenziato i quali era stato poi perseguitato in quella Scuola con evidenti complotti portati avanti dalla stessa DS e dal suo ristrettissimo gruppo di amiche-collaboratrici, le stesse che erano “danneggiate” dall’opera in favore di legalità e trasparenza portata avanti da Fontani a Monteroni nel periodo che va dal 3-2007 al 12-2008) - deposizione da lui resa in data  28-12-2009 come persona sottoposta ad indagini nell’ambito di un procedimento a suo carico (RGNR 2379-2008) sempre su denuncia della solita DS Tardio sulle quali sempre si procede prontamente – ma il PM non solo non fa fare alcuna di dette indagini da Fontani richieste ma il giorno dopo 10 marzo con grande zelo rinvia per la 4° volta a Giudizio Fontani per "diffamazione" contro la suddetta Dirigente scolastica e politica Tardio (come è successo 4 volte su 4).

se ci è consentito un  paragone con l’attualità che ben esprime la situazione, alla Procura di Siena si agisce da anni contro Fontani come se a Torino, fatte le debite proporzioni, ci si fosse rifiutati da una parte di indagare sulle responsabilità dei morti della Tyssen archiviando tutto ma dall’altra rinviando prontamente a Giudizio i familiari e gli amici dei morti per diffamazione per aver essi manifestato con i famosi duri cartelli di protesta che gridavano “Bastardi Assassini”;

nel settembre 2010 un collega del Maestro Fontani - che ha insegnato in entrambe le scuole dove si è svolta la sua persecuzione (Buonconvento e Monteroni d’Arbia) ed è testimone sia di parte delle sue vicende che di certi abusi che in una di queste scuole si commettono - a nome di una piccola delegazione (una 20ina) delle varie centinaia di testimoni da Fontani inutilmente e tematicamente indicati nelle sue tante denunce e mai chiamati dalla Procura da oltre 6 anni ad ora si è coraggiosamente recato in Procura per prendere appuntamento per parlare con il Procuratore Capo che, dopo essere stato informato che chiedeva di parlare a favore di  Fontani, si è fatto trovare con tutti e 4 i suoi Sostituti (gli stessi che hanno sempre ed immancabilmente fatto archiviare tutte le sue denunce e mandato quasi sempre avanti quelle contro di lui in 6 anni), lo ha liquidato in pochi minuti chiedendogli a quale titolo si presentasse a difendere Fontani non essendo il suo legale, gli ha negato l’appuntamento richiesto con gli altrui testimoni dicendogli che li chiameranno se e quando la Procura lo riterrà opportuno (cioè mai, visto ciò che succede da 6 anni);

non bastassero tali semplici date e cifre che ben giustificano a nostro avviso il parlare di “MASSACRO GIUDIZIARIO”, ACCANIMENTO e PERSECUZIONE GIUDIZIARIA a carico del Maestro Fontani se andiamo a vedere come e con quali motivazioni sono state fatte tutte quelle Richieste di Archiviazione di massa in un solo giorno (ben 12 in data 14 marzo 2011) scopriamo che agli atti le sole ""indagini"" (indagini?) che risultano fatte fare dal PM Marini (procedimento RGNR 2865-2008 in cui hanno riunito ben 10 sue diverse denunce) - che come al solito non fa interrogare nessuno dei numerosissimi testimoni da Fontani tematicamente indicati nelle sue denunce sempre assai circostanziate e documentate - risultano 2 stranissimi “interrogatori” fatti con il chiaro fine di aver una “pezza d’appoggio” per poter archiviare tutto a loro favore, fatti proprio a coloro che comparivano più spesso come denunciati e possibili imputati (DS Tardio, 5 volte e l’Ispettore scolastico Chiaramonte, 4 volte) in cui con compiacenti domande si chiede loro se confessano gli addebiti (e loro ovviamente non confessano di fronte a sconcertanti domande fatte “su misura”, come quelle più che compiacenti rivolte dal solito Maresciallo CC di Monteroni d’Arbia Gaetano Medico alla  locale DS Tardio: "E' vero che con l’Ispettore avete raccolto veleni e calunnie contro Fontani per punirlo e farlo licenziare?”; "E' vero che avete aizzato i genitori contro di lui?"; "Ha mai  spinto i genitori LC e AG ad organizzare riunioni contro Fontani?”; “E vero che avete violato la privacy contro di lui mostrando documenti riservati?”, “E’ vero che lei ha perseguitato Fontani su pressioni dei suoi amici e suoi compagni politici come MC?”; “Le risulta che Fontani sia mai stato offeso dai suoi collaboratori nelle riunioni da lei presiedute?”);

in data 1-4-2011, trovato casualmente per i corridoi il Procuratore Capo Salerno, al Maestro Fontani (lì presente per consultare i numerosi fascicoli delle 14 sue denunce di cui è stata Richiesta l’Archiviazione in soli 3 giorni onde preparare l’Opposizione) che gli ha gentilmente chiesto che strano ed assurdo modo fosse questo di fare indagini interrogando in modo compiacente i denunciati invece dei testimoni e perché non venissero mai chiamati invece i testimoni che lui indica a carico dei denunciati, il Procuratore Salerno ha risposto che va bene così e che non c’è bisogno di chiamare i testimoni che Fontani indica perché “sappiamo noi come stanno le cose e conosciamo la situazione generale”;

inutile dire che nei numerosi procedimenti avviati contro Fontani mai una sola volta egli ha goduto di un simile privilegio, quello di essere interrogato lui indicato come denunciato per potersi difendere con simili compiacenti domande in fase di indagini preliminari e così dare "pezze d'appoggio" per far archiviare tutto, anzi, come sopra documentato, si procede sempre con insolito zelo direttamente al suo Rinvio a Giudizio per “diffamazione”;

nello stesso suddetto maxi-procedimento per far archiviare 10 documentate denunce di Fontani (RGNR 2865-2008) non solo il PM Marini si è limitato a fare sbrigative considerazioni a tavolino su 9 di esse per liquidarle tutte senza alcuna minima vera indagine e senza mai far chiamare neppure uno dei numerosi testimoni in esse tematicamente indicati (salvo, come sopra detto, far chiamare direttamente i denunciati a  discolparsi) ma guardacaso “dimentica” di prendere in considerazione nella sua Richiesta di Archiviazione quella che più ancora delle altre mostrava in modo organico, documentato e completo il chiaro disegno persecutorio portato avanti contro Fontani di comune accordo da tutta una filiera gerarchica, scolastica e politica nonchè tutti i gravi falsi, abusi e sviamenti dell’ultima preconfezionata ispezione da lui subita (Monteroni d’Arbia, Umberto Chiaramonte, 2008) come se per quella non il PM Marini non fosse capace di trovare neppure i soliti pretesti usati sulle altre 9 per chiederne l’archiviazione;

nello stesso maxi-procedimento di cui sopra pur di far archiviare (come sempre ha chiesto dal 2005) una documentata denuncia di Fontani contro le solite 7-8 maestre che lo avevano falsamente  accusato per iscritto (lettera protocollata inviata a tutta la filiera gerarchica scolastica guardacaso proprio in corrispondenza della suddetta preconfezionata visita ispettiva di Chiaramonte a suo carico, inizi 2008) di averle offese nelle riunioni scolastiche con pesanti epiteti, pur dovendo il PM Marini dare ragione al Fontani davanti alla genericità delle accuse che non indicavano date o verbali a supporto ed alla totale mancanza di prove, ciò che dimostrava che esse lo avevano davvero chiaramente diffamato, il PM Marini non solo non chiama nessuno dei numerosi test da Fontani citati presenti alle stesse riunioni, né fa acquisire i verbali delle riunioni che dimostrano la totale falsità delle accuse e la piena e ben nota correttezza espositiva del Fontani e quindi la loro consapevole diffamazione ma scrive che conoscendo Fontani "si presume che le affermazioni delle sue colleghe sono tutt’altro che infondate” (RGNR 002865-2871-2008);

questo assomiglia tanto a quando, pur di archiviare (come sempre ha fatto 15 volte su 15) un’altra simile  denuncia di Fontani contro delle maestre che lo avevano gravemente diffamato (Buonconvento, 6-2005) testimoniando ai Carabinieri contro di lui inventandosi che avrebbe addirittura dato in mano ai bambini dei volantini dove era scritto che "il DS è un vecchio arteriosclerotico e le maestre tutte cervelli di gallina" (stranamente nessuna di copia di tale fantomatico volantino è stata mai conservata o fatta oggetto dei sacrosanta denuncia alle autorità scolastiche e giudiziarie) il GIP Francesco Bagnai, preso atto della indimostrabilità e della falsità delle accuse contro Fontani, pur di salvare le calunniatrici di Fontani da un sacrosanto rinvio a giudizio scrisse che sì è vero che Fontani non lo ha mai scritto e nulla risulta a conferma di questa accusa contro di lui ma comunque è dimostrato che Fontani lo pensava e lo pensa (che le maestre sono galline) (RGNR 1890-2008, R-GIP 407-2009);

ciò riconferma l’inaccettabile linea della Procura di Siena a carico del Maestro Fontani da 6 anni, da una parte sempre e comunque colpevole per definizione lui e quindi sempre credibili per definizione tutte le accuse e le denunce in quanto presentate CONTRO di lui a prescindere da prove, testimonianze e documentazione da lui sempre ed inutilmente fornite in abbondanza, dall’altra sempre e comunque scagionati i suoi diffamatori e persecutori, per definizione, e quindi inaccettabili ed archiviate senza indagare le sue pur documentate denunce con testimoni citati ed altre prove fornite in quanto presentate DA Fontani;

inoltre c’è chiaramente l’uso di 2 opposti metri e misure da parte di Procura e Tribunale di Siena nel valutare insulti e diffamazioni a seconda che Fontani ne sia la certa e provata vittima o ne sia il presunto autore come ben dimostra lo stesso PM Marini che ha già dato reiteratamente prova per iscritto del fatto che qualunque pur grave e gravissima offesa, insulto e diffamazione Fontani riceva per lui mai è tale se la vittima è Fontani, trovando scuse, giustificazioni e scriminanti di ogni tipo per scagionare chi lo offende, insulta, denigra o diffama e chiedere sempre e comunque l’Archiviazione delle sue sacrosante e documentate denunce ed il PM Marini ne ha dato abbondanti prove  proprio nella sua sopracitata recentissima Richiesta di Archiviazione del procedimento in cui aveva infilato ben 10 sue diverse denunce (RGNR 002865-2010) dove ha trovato modo con mille acrobazie, giustificazioni e scriminanti di ogni sorta (spesso si inventa presunte ”offese reciproche” in realtà del tutto inesistenti) pur di giustificare e non rinviare a giudizio persone che lo avevano sicuramente offeso e diffamato e per di più  in modo assai pesante;

esempio eclatante ed inconfutabile di tale doppiezza di valutazione (a seconda che Fontani sia il denunciato o il denunciante) si ha laddove mentre quando fu un importante DS (Guerrini di Montalcino, anche 2 volte Sindaco + Dirigente provinciale del Partito qui da sempre egemone + Deputato della fondazione MPS banca) a denunciare Fontani, nella sua denuncia contro Fontani i reati sia secondo il PM Formisano che anche secondo il GIP Francesco Bagnai c’erano ma dovettero archiviare loro malgrado per improcedibilità formale della querela (RGNR 353 o 2553-2005; R-GIP 2481-2005) quando, una volta archiviata, stavolta Fontani vi fece sopra una denuncia per calunnia allora lo stesso GIP Bagnai l’ha archiviata come sempre ha fatto ma stavolta sostenendo al contrario che in quella stessa denuncia iniziale del DS+Sindaco non vi era nulla di rilievo penale, quindi nessuna “calunnia” (RGNR 1896-2008; R-GIP 382 o 322-2009): lo stesso identico documento dunque valutato in modo diametralmente opposto (una volta c’è reato ed una volta no) a seconda che sia usato per denunciare Fontani (allora c’era reato) o che Fontani lo usi per denunciare altri (allora non vi è più reato);

per il PM Marini infatti (così come per gli altri PM della Procura Firrao e Formisano, in assoluta e concordata coerenza) così non è offesa né diffamazione e giustifica (e chiede quindi sempre l’archiviazione di ogni  denuncia di Fontani) l’essere stato lui definito in una pubblica assemblea “fuori di cervello” (RGNR 2865/2867-2008), in 2 diversi colloqui “cretino” (RGNR 2865/2869-2008), “falso, bugiardo, arrogante, squilibrato” dal Vice-DS-Provinciale Timitilli (RGNR 2865/2880-2008), in una pubblica assemblea “malato di cervello” (RGNR 332-2008), “falso e  perverso” dal DS-Provinciale Sebastiani(RGNR 142-2008),….(e l’elenco potrebbe continuare) nonostante che tali insulti e diffamazioni fossero inoppugnabilmente provate da 3 diversi tipi di prove da lui inutilmente prodotte (verbali, testimonianze, audioregistrazioni);

così come per i PM della Procura di Siena fin dal 2005 non sono mai state “diffamazioni” a carico di Fontani, provvedendo quindi a far archiviare, scusare, giustificare e scagionare sempre i suoi diffamatori, accuse da una parte assolutamente certe fatte a suo carico (provate da documenti scritti, spesso firmati dagli stessi autori da lui poi denunciati), dall’altra pesanti, gravissime ed infamanti accuse ed infine risultate inconfutabilmente e provatamente false e decadute quindi in modo inoppugnabile (ma come dire, intanto ci hanno provato e …“calunnia, calunnia, qualcosa rimane”), diffamazioni sistematicamente portate avanti dalla Scuola nell’ambito di una chiara e cinica strategia e disegno persecutorio di pesante delegittimazione finalizzate alla totale distruzione morale, umana e professionale di un docente cittadino retto, preparato e stimato ma proprio per questo sempre più scomodo per la Scuola Pubblica e l’intero contesto politico locale per le sue iniziative di successo e le sue documentate quanto doverose denunce;

come quando si è chiesto comunque di archiviare di fronte alla dimostrata, grave, diffamante e poi provatamente risultata falsa accusa contro Fontani di “aver perseguitato e ridicolizzato con la bava alla bocca un’alunna davanti alla classe“ o di “creare grave turbamento ad alunni” o di “aver perseguitato un bidello” solo per la loro appartenenza religiosa, nonostante Fontani avesse citato  numerosi testimoni che provavano la falsità di tali accuse, confinate in poche righe in calce le loro dichiarazioni dall’Ispettore Majorana (Buonconvento 3-5/2005) ed ovviamente mai chiamati come test dalla Procura (RGNR 2865-2878-2008, PM Marini);

come quando si è comunque archiviato di fronte alla dimostrata, grave, diffamante e poi provatamente risultata falsa accusa contro Fontani fatta dall’Ispettore Chiaramonte (Monteroni d’Arbia, 28-1-2008) ad alcuni genitori e colleghi intervenuti a difenderlo di “picchiare i bambini con calci e pugni e di sbatterli contro il muro” (RGNR  1843-2008), anzi ora la Procura vuole accusare Fontani di “calunnia” per aver lui denunciato l’Ispettore “sapendolo innocente” (visto che gli unici 2 testimoni finora chiamati in 6 anni di quelli indicati da Fontani non  hanno confermato), senza che la Procura voglia acquisire le ulteriori prove (altri testimoni e le decisive audioregistrazioni) che dimostrano inoppugnabilmente che l’Ispettore simili diffamazioni le ha davvero fatte e quindi Fontani non lo ha calunniato (RGNR 3079-2010);

come quando si è comunque archiviato di fronte alla dimostrata, grave, diffamante e poi provatamente risultata falsa accusa contro Fontani, fatte e controfirmate davanti a molte persone, da una docente vecchia amica del DS, che peraltro mai neppure un giorno ha insegnato neppure nello stesso plesso di Fontani, di essere un “subdolo ricattatore” o quella della DSGA della Scuola  che accusa Fontani di avere l’abitudine di “ricattare, minacciare, intimidire,…” senza nulla specificare in proposito (RGNR 85-2006 e 3307-2005);

come quando si è comunque archiviato di fronte alla dimostrata, grave, diffamante e poi provatamente risultata falsa accusa contro Fontani, controfirmata da una collega di aver lui perseguitato un’alunna accusandola falsamente di aver rubato un orologio solo perché era meridionale (RGNR 85-2006 e 3307-2005);

come quando si è comunque archiviato di fronte alla dimostrata, grave, diffamante e poi provatamente risultata falsa accusa contro Fontani delle solite 3-4 colleghe di aver addirittura egli dato in mano ad alunni di 1° elementare volantini con scritto “le maestre sono tutte cervelli di gallina  ed il Preside è un vecchio arteriosclerotico” (RGNR 1890-2008): davanti alla palese falsità delle accuse ed alla assoluta mancanza di prove sull’esistenza di simili volantini (non esistono copie né genitori che ne abbiamo mai saputo nulla) pur di archiviare sempre e  comunque  e salvare le docenti da un sacrosanto rinvio a giudizio il GIP Bagnai  scrisse che comunque che Fontani lo pensa e lo pensava (che le maestre erano galline) (RGNR 1890-2008, R-GIP 407-2009 D.A. del 12-8-2009);

come quando si è comunque archiviato di fronte alla dimostrata, grave, diffamante e poi provatamente risultata falsa accusa contro Fontani da parte del DS di aver lui turbato gravemente i suoi ex alunni che andò a trovare in una breve visitina di 5 minuti dopo la sua cacciata da Buonconvento nel 2005 (contentissimi di rivederlo e  tanti genitori glielo attestarono per iscritto a sua difesa): falsa ed infamante accusa per cui fu pure messo al bando per iscritto da tutto il suo ex ISC di Montalcino come una sorta di persona pericolosa (RGNR 335-2008);

come quando si è comunque archiviato di fronte alla dimostrata, grave, diffamante e poi provatamente risultata falsa accusa contro Fontani fatta dal locale capo dei Testimoni di Geova che, pur non avendo figli iscritti a Scuola, si recò alla Segreteria  della Scuola per denunciarlo definendolo, scritto e firmato, come un “pericolo per l’intera comunità” contro cui “provvedere al più presto” (RGNR 592-2006);

come quando si è comunque archiviato (per di più senza fissare neppure la Camera di Consiglio  a seguito della sua Opposizione alla Richiesta di Archiviazione) la denuncia di Fontani per diffamazione, calunnia e simulazione di reato di fronte alla dimostrata, grave, diffamante e poi provatamente risultata falsa accusa contro Fontani fatta da una bidella che, nell’ambito di una messa in scena organizzata con la DS dalle sue solite 2 più strette amiche-collaboratrici da lei sempre usate per redigere decine di falsi documenti contro di lui, lo aveva accusato e denunciato pure penalmente per averle causato un malore per una semplice conversazione, inutilmente difeso Fontani per iscritto e controfirmato  sia di fronte alla DS (che gli fece irrogare per questo una sanzione) che davanti ai Carabinieri a S.I. dalla docente unica testimone oculare della conversazione incriminata che testimoniò a suo favore scagionandolo da ogni responsabilità, bidella inoltre indirettamente ma chiaramente smentita pure dagli stessi 2 CC da lei chiamati e dalle sue 2 colleghe bidelle, le cui 5 testimonianze ovviamente non furono mai acquisite né dalla Procura né dal GIP pur di archiviare, come sempre (RGNR 406-2009);

insomma, l’elenco potrebbe continuare, neppure la più pesante, chiaramente provata come fatta a suo carico e poi inconfutabilmente dimostrata falsa delle diffamazioni contro Fontani è mai tale per la Procura di Siena se la vittima ed il denunciante è appunto il maestro Fontani Adriano;

ma quando è Fontani ad essere accusato di “diffamazioni”, come sopra detto, si usa ben altro metro e misura e si procede subito a rinviarlo a Giudizio per inezie e “reati” davvero invisibili, talvolta addirittura per aver solo fatto il suo DOVERE di segnalazione e denuncia come pubblico dipendente;

come il Rinvio a Giudizio per “diffamazione” a carico di Fontani anche solo per aver denunciato su Internet la persecuzione subita dalla sua DS Tardio, da lui accusata di aver “aizzato contro di me, invece che difendermi e sostenermi come era suo chiaro dovere, una mamma che voleva vendicarsi dell’essere stato solo io ad avere il coraggio di suggerire il docente di sostegno per la figlia ed averle fatto ripetute note onde non mandasse più la figlia a scuola in canottiera e priva di libro e quaderno” (vedi RGNR 2379-2008);

come un altro Rinvio a Giudizio per “diffamazione” a carico di Fontani per aver accusato nei suoi cartelli di protesta  davanti alla Chiesa poche colleghe di averlo “vigliaccamente colpito con documenti diffamatori scritti alle spalle mentre passavo momenti drammatici in famiglia per l’agonia finale della morte della madre per Alzeimer  ed il padre che rischiava la vita in ospedale per un’operazione sbagliata” ed avere così messo in dubbio i loro senso di “umanità” (RGNR 44-2009 poi diventato 86-2011);

come un ulteriore Rinvio a Giudizio per “diffamzzione” a carico di Fontani per aver scritto una serie di doverose lettere e documenti riservati alle superiori autorità scolastiche competenti (e non alla stampa o in pubblico) per segnalare non solo abusi, favoritismi, ingiustizie e violazioni subite da lui ma anche altre gravi violazioni ed abusi (talvolta anche a carico dei bambini) da lui viste e lasciate impunite mentre lui veniva continuamente controllato, richiamato  e colpito per inezie (RGNR 240-2008);

il GIP di Siena Francesco Bagnai che ha archiviato sempre e  tutte le denunce di Fontani (14 volte su 14) che nel suo ennesimo Decreto di Archiviazione dichiara inammissibile la sua Opposizione scrivendo che "Fontani non indica elementi per fare indagini che abbiano relazione con i fatti" laddove Fontani aveva indicato i nomi di 5 testimoni oculari dell'evento-reato sia in Querela che in Opposizione e poi argomenta che non si poteva procedere contro la bidella da lui denunciata che lo aveva calunniato perché non era stata ancora archiviata la sua denuncia contro di lui, mentre Fontani aveva scritto già in querela che detta sua denuncia era stata archiviata ben 15 mesi prima (RGNR 406-2009, R-GIP 890-2009);

lo stesso GIP Bagnai che mentre per ben 2 volte definisce "inutili e defatiganti" le indagini sulle denunce DI Fontani (RGNR 1896-2008, R-GIP 382-2009; 2998-2008, R-GIP 494-2009) in uno dei suoi Decreti di Archiviazione non si limita ad archiviare come sempre la sua denuncia ma incoraggia la controparte a denunciare lui (RGNR 1977-2008, R-GIP 2334-2008) come se evidentemente quando sono CONTRO Fontani le indagini non fossero allora nè inutili nè faticose ma benvenute  e fatte con zelo, come in realtà davvero accade con tutte le denunce CONTRO Fontani pur davanti ad ipotesi di reato davvero  "invisibili" (vedi sopra quanto scritto e fatto dal PM Marini in data 14-3-2011 sui procedimenti RGNR 198-2008, su mia denuncia, e 44-2009, poi diventato 86-2011, su denuncia contro di me), salvo quelle formalmente improcedibili, da oltre 6 anni;

tre diversi PM + GIP che concordemente, tutti e 4, pur di procedere contro Fontani per "calunnia" rifiutano in 4 diverse fasi (Querela, Opposizione, Camera Consiglio del procedimento-madre e Memoria post Avviso di Garanzia di quello a mio carico) di acquisire le tutte quelle prove (ulteriori testimonianze ed audioregistrazioni) che dimostrano che Fontani non ha "accusato l'Ispettore scolastico sapendolo innocente" ma lui ha effettivamente fatto a suo carico le gravi diffamazioni da Fontani denunciate (RGNR 1843-2008; RGNR 3079-2010);

nello stesso procedimento di cui sopra, originato appunto per la tanto agognata incriminazione di Fontani per "calunnia" (RGNR 3079-2010), il PM Firrao scrive di suo pugno una frase consapevolmente falsa ("Non c'è da fare alcuna indagine perchè le indagini SUPPLETIVE richieste da Fontani sono già state fatte nel procedimento da cui il presente promana”, maiuscolo aggiunto) mentre è invece facile dimostrare che tale affermazione è palesemente e consapevolmente falsa perchè mai nè in sede di Opposizione, nè di Camera di Consiglio, nè in sede di Memoria post-Avviso di Garanzia sono mai state fatte le indagini "SUPPLETIVE" (cioè AGGIUNTIVE ed ULTERIORI), da Fontani richieste rispetto a quelle iniziali post-Querela (ulteriori testimonianze ed audio registrazioni);

lo stesso GIP Francesco Bagnai che archivia una denuncia di Fontani contro la Scuola perchè gli era stato illegittimamente impedito di presenziare ad una riunione scolastica cui aveva pieno diritto di essere presente (ipotesi di reato di abuso d'ufficio o altro) con la motivazione… "evidente il tentativo di Fontani di strumentalizzare la Giustizia per risolvere i suoi problemi religiosi" senza che nessuno abbia capito cosa c’entrino i presunti problemi religiosi di Fontani con l’illecito impedimento ala sua partecipazione ad un Consiglio di Istituto (RGNR 885-2006; R-GIP 1483-2006);

tre giudici del Tribunale di Siena firmano una sentenza da Giudici del Lavoro (RG 530 dell’8-11-2005) in cui definiscono sprezzantemente Fontani come "Serpiko della Scuola Italiana", respingendo un suo Ricorso civile ex art. 700 CPC, ciò che pare un clamoroso e significativo autogol visto che il famoso e straordinariamente retto poliziotto newyorkese da solo si mise esemplarmente e coraggiosamente contro i suoi colleghi corrotti, come se secondo il Tribunale di Siena si dovesse difendere, proseguendo in metafora, la "Polizia corrotta";

in un’altra sentenza civile del Tribunale di Siena in cui 3 Giudici del Lavoro respingevano un altro  ricorso di Fontani ex art. 700 in un passaggio i giudici dello stesso Tribunale usano contro Fontani 5 documenti senza accorgersi che 2 sono inesistenti (non esiste alcun documento con quelle date), 1 dimostrava esattamente il contrario (bastava leggerlo!) e gli altri 2 (ma potevano pure essere 2.000) sono scritti da quelle solite 5-6 docenti strette amiche-collaboratrici della DS appartenenti (proseguendo nella metafora di cui sopra) a quella “polizia corrotta” i cui interessi erano stati “danneggiati” dall’opera in favore di legalità, trasparenza e buona amministrazione portata avanti da Serpiko-Fontani (RG 814-2008 dell'11-3-2009);


si chiede di sapere:

cosa intenda fare il Ministro della Giustizia affinché dopo oltre 6 anni finalmente si indaghi seriamente e a fondo sui gravi e documentati abusi e sulla grave persecuzione scolastica ed extrascolastica di cui il Maestro Fontani è vittima e che ha già avuto pesantissime ed amare ripercussioni sulla sua famiglia, sui suoi risparmi e sulla sua salute

se il Ministro della Giustizia non ritenga utile disporre in proposito un’attenta ispezione, come ripetutamente richiesto dallo stesso Fontani a far data dal 5-2009, al Palazzo di Giustizia di Siena;

cosa intenda fare il Ministro dell’Istruzione per riparare sia alla grave discriminazione che è alla genesi dell’odissea del Fontani (9-2004) che alla dura e lunga persecuzione che ne è seguita (fino ad ora) e se da una parte voglia disporre un’inchiesta interna su come è stato gestito dall’ex Dirigente scolastico regionale per la Toscana Cesare Angotti (in carica da 12 anni fino allo scorso ottobre 2010) il Caso Fontani provvedendo ad annullare sanzioni, punizioni, ispezioni e trasferimenti dal Fontani ingiustamente patiti dal 2004 al 2009 e dall’altra voglia valorizzare la battaglia (e la preziosa documentazione acquisita) portata avanti dal Fontani e dagli altri docenti e dipendenti del MIUR membri del “Comitato Nazionale contro Mobbing-Bossing Scolastico” per combattere il degrado di diritto e democrazia nella Scuola Pubblica promuovendo la legalità, la trasparenza e buona amministrazione nella Scuola Pubblica dell’Autonomia;

cosa intendano fare i Ministri della Difesa (per le competenze relative all’Arma dei Carabinieri) e degli Affari Interni per accertare e sanzionare gli eventuali abusi e le immotivate limitazioni e compressioni della sua libertà e dei suoi diritti ingiustamente patiti dal cittadino Adriano Fontani - che, a quanto risulta agli interroganti è persona retta, benvoluta e assai stimata dagli onesti, sempre educatissima e rispettosa di istituzioni ed autorità (anche quando manifesta, nel suo silenzioso stile gandhiano che ripudia perfino la sola violenza verbale) - ampiamente documentate in questa interpellanza anche e soprattutto a prevenirne altri ed ulteriori in futuro.

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