5.26.2011

Il G8 non si dimentichi dei dissidenti siriani. Venerdì anche molti siriani d'Italia davanti all'Ambasciata a Roma

Si apprende dalla stampa che i leader del G8 sarebbero pronti a rivolgere un appello al regime di Damasco perché metta fine alla violenta repressione delle proteste e avvii il "dialogo" e le "riforme fondamentali". Ammesso e non concesso che questo regime possa essere coinvolgibile in un processo riformatore, perché il dialogo sia efficace e fruttuoso le parti coinvolte debbono poter essere trattate da pari a pari e devono potersi sentire libere di avenzare le proprie proposte senza il timore del carcere o della repressione violenta. 

Occorre quindi che il G8 prenda in seria considerazione se non di farsi parte garante dei dissidenti almeno di aiutarli politicamente e, se necessario, anche finanziariamente nel processo di revisione delle istituzioni siriane. Sarà questo uno dei punti che intendiamo sollevare colla manifestazione che il Partito Radicale Nonviolento e Radicali Italiani hanno convocato per domani alle 13 davanti all'Ambasciata alla quale stanno aderendo molto siriani residenti in Italia.

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